Medal of Honor
di
Redazione Gamesurf
AND THE AMERICAN WAY
Se sul piano della ricostruzione storica siamo a vette quasi mai raggiunte da una produzione videoludica (basti pensare ai filmati d'epoca, perfettamente integrati con il resto del gioco), su quello della realizzazione tecnica il discorso da fare é un attimino più complesso. Di altissimo livello é senza dubbio il sonoro, creato dagli studi cinematografici della stessa DreamWorks e degno di una vera produzione hollywoodiana. Musiche ed effetti si fondono alla perfezione con l'ambiente, portando al massimo il coinvolgimento del giocatore
Sentire le guardie naziste fischiare appena venite avvistati (metodo realmente usato dall'esercito di Hitler), oppure gridare in perfetto tedesco: "Die Americanen!" prima di chiamare a raccolta i propri compari, rende immediatamente l'idea di quanto sia stato approfondito questo aspetto del gioco. Il comparto grafico risente purtroppo dei limiti tecnici della macchina su cui gira, la meno adatta in assoluto a gestire questo genere di giochi a causa del suo bassissimo quantitativo di RAM (2 Megabyte)
Il risultato é un motore grafico molto ridotto nella distanza visiva (30 metri e poi il nulla) e penalizzato da una definizione del tutto ridicola per gli standard odierni, oltre che impacciato nella gestione delle architetture tridimensionali (leggasi: clipping talvolta evidente). Per fortuna, la struttura di gioco é solidissima, con missioni molto ben progettate e differenziate tra loro e livelli che, come già detto poco sopra, dimostrano un'attenzione ai particolari davvero eccezionale. Medal of Honor diventa così un ottimo acquisto per gli appassionati del genere che aspettavano da tempo un emulo di Half Life (titolo a cui si rifà il gameplay del gioco DreamWorks) per la loro PlayStation, in attesa di vedere cosa riuscirà a combinare il famoso regista con il futuro seguito, già annunciato in via semi-ufficiale per PlayStation 2.
Se sul piano della ricostruzione storica siamo a vette quasi mai raggiunte da una produzione videoludica (basti pensare ai filmati d'epoca, perfettamente integrati con il resto del gioco), su quello della realizzazione tecnica il discorso da fare é un attimino più complesso. Di altissimo livello é senza dubbio il sonoro, creato dagli studi cinematografici della stessa DreamWorks e degno di una vera produzione hollywoodiana. Musiche ed effetti si fondono alla perfezione con l'ambiente, portando al massimo il coinvolgimento del giocatore
Sentire le guardie naziste fischiare appena venite avvistati (metodo realmente usato dall'esercito di Hitler), oppure gridare in perfetto tedesco: "Die Americanen!" prima di chiamare a raccolta i propri compari, rende immediatamente l'idea di quanto sia stato approfondito questo aspetto del gioco. Il comparto grafico risente purtroppo dei limiti tecnici della macchina su cui gira, la meno adatta in assoluto a gestire questo genere di giochi a causa del suo bassissimo quantitativo di RAM (2 Megabyte)
Il risultato é un motore grafico molto ridotto nella distanza visiva (30 metri e poi il nulla) e penalizzato da una definizione del tutto ridicola per gli standard odierni, oltre che impacciato nella gestione delle architetture tridimensionali (leggasi: clipping talvolta evidente). Per fortuna, la struttura di gioco é solidissima, con missioni molto ben progettate e differenziate tra loro e livelli che, come già detto poco sopra, dimostrano un'attenzione ai particolari davvero eccezionale. Medal of Honor diventa così un ottimo acquisto per gli appassionati del genere che aspettavano da tempo un emulo di Half Life (titolo a cui si rifà il gameplay del gioco DreamWorks) per la loro PlayStation, in attesa di vedere cosa riuscirà a combinare il famoso regista con il futuro seguito, già annunciato in via semi-ufficiale per PlayStation 2.
Medal of Honor
7
Voto
Redazione
Medal of Honor
Medal of Honor dimostra che esiste un futuro per gli FPS su console e rappresenta un buon esordio per il regista di Jurassic Park. Alcuni problemi "tipici" del formato su cui gira rimangono, e rendono il suo utilizzo molto più complesso di quanto si possa pensare. Prima di tutto i controlli che, pur contando su una mezza dozzina di configurazioni, risultano sempre troppo scomodi (per non parlare dell'uso di un pad classico...un vero incubo), facilitando in parte il lavoro dei nostri avversari. In seconda battuta la grafica, che appare molto sgranata e afflitta da alcuni difetti francamente evitabili come gli onnipresenti "buchi da pallottola" che appaiono palesemente "finti" stonando con il resto dell'ambientazione. L'assoluta eccellenza del sonoro, le ottime animazioni e la grande varietà di compiti da portare a termine riequilibrano verso l'alto il giudizio e fanno del gioco DreamWorks un buon esponente del genere, seppur non del tutto esente da difetti.