Medal of Honor Frontline

di Fabio 'Malek' Abbruscato

Già dalla prima missione si capisce qual'è l'andazzo vero e proprio del gioco: in pratica, dovremo muoverci da un posto all'altro del livello, parlando con vari compagni, ed eseguendo gli obiettivi che ci vengono impartiti: andare ad aiutare i soldati, stanare dei cecchini, distruggere le mitragliatrici, sabotare il carro armato e via dicendo. Questo da un parte è un pregio, perchè riproduce esattamente quello che si prova a lavorare in squadra con un battaglione di soldati, ma da un'altra è un po' un peccato perchè in questo modo il gioco diventa fin troppo lineare: si tratta di fare gli obiettivi nell'ordine richiesto, e non ci sono strade alternative o particolari segreti da scoprire. L'intelligenza artificiale fa un po' acqua.

A volte i nostri nemici saranno dei perfetti tiratori, pronti a colpirci alla testa al nostro minimo passo, e altre volte saranno fermi come statue, aspettando che noi li colpiamo per dare inizio al fuoco, oppure altre volte ancora se ne staranno fermi e tranquilli anche quando fuori dalle mura di legno della baracca nella quale si sono rifugiati c'è il finimondo. Per non parlare dei piccoli difetti: ad esempio, mi è capitato di fare fuori un sacco di persone prima che si accorgessero di me, che ero proprio alle loro spalle, oppure alcuni soldati vi vengono davanti senza sparare oppure sparando ma con una mira così scarsa che probabilmente la vostra nonna novantaquattrenne farebbe meglio.

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La fisica degli oggetti, anche questa non è certo il massimo: uccidendo i nemici vi capiterà di vederli attraversare il muro o il pavimento, oppure certi oggetti, tipo le bombe inesplose o alcune piccole casse, sembrano essere sospese per aria a 20 cm da terra. Comunque, l'atmosfera di guerra è davvero ben costruita, e il gioco risulta ugualmente divertente per chi abbia un minimo di esperienza in questo genere. Alla fine di ogni missione, ci verrano presentate le nostre statistiche di gioco, e ci verrà conferita una medaglia a seconda delle nostre più o meno buone prestazioni.

Tecnicamente invece il gioco si difende bene: la grafica, si vede chiaramente che è una conversione da PS2, con delle texture un po' a bassa risoluzione, soprattutto negli edifici. I modelli e le animazioni sono buone invece, i primi con un buon livello di dettaglio e le seconde ben realizzate anche se in alcuni casi eccessive, ad esempio quando sparerete alla pancia di un soldato la sua morte sembrerà un po' teatrale. Mancano tutti quei bei effetti di luce e bump mapping a cui la nostra grande X ci aveva abituati, ma graficamente il gioco va bene. I filmati sono realizzati in stile film in bianco e nero anni '40" e danno la sensazione di essere davvero in quel periodo. Anche il sonoro è buono: belle le musiche, realizzate con tanti stili diversi, e gli effetti come esplosioni, mine, pioggie di proiettili sono davvero ben realizzati. Per di più, i filmati e i menu sono tutti tradotti in italiano compreso il parlato; il gioco invece ha le voci in inglese, ma i sottotitoli in italiano per fortuna sono presenti.

Non si può dire se il gioco sia particolarmente longevo o meno.. come già detto prima, la difficoltà è molto alta, e la lunghezza delle varie missioni dipenderà da quanto ci sapete effettivamente fare con gli FPS. Comunque ci sono molte missioni, abbastanza da tenere impegnati per una quindicina d'ore. C'è anche la modalità multiplayer, vera differenza fra la versione Xbox e quella PS2 del gioco, ma potevano anche evitarsela visto che i livelli e le armi non sono proprio adatti al deathmatch vecchio stile, unica modalità di cui è provvisto il multi.

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