Men of War II – La Guerra al Millimetro – Recensione PC

La Seconda Guerra Mondiale rivive in alta definizione con Men of War II di Best Way, un'esperienza di strategia e simulazione che non ammette leggerezza.

di Simone Rampazzi

Men of War II – La Guerra non Cambia Mai

Indipendentemente dal modo in cui decidiamo di affrontarla (shooter in prima persona o strategici in real time, poco importa), la Seconda Guerra Mondiale conserva sempre la sua essenza, rimanendo fedele agli eventi storici che l'hanno caratterizzata, culminando nella vittoria degli Alleati contro le forze dell'Asse.

Considerata l'enorme attenzione al realismo e alla simulazione, soprattutto nel controllo delle truppe e dei mezzi di trasporto (pensate al primo Company of Heroes), Men of War II è un gioco che richiede serietà e impegno da parte del giocatore che decide di affrontarlo.

La prima tappa obbligatoria è il tutorial, suddiviso in numerose missioni di presentazione, fondamentali per apprendere le meccaniche di base relative alla gestione dell'interfaccia di gioco e, soprattutto, per dare uno sguardo ai sistemi più complessi, come la gestione delle unità sul campo di battaglia.


Una volta completato il tutorial, il giocatore può immergersi nell'esperienza single player, affrontando tre campagne composte da sei missioni l’una che offrono punti di vista diversi sul conflitto. Nella veste di un comandante sovietico, il giocatore si trova ad affrontare l'implacabile offensiva del 1941 quando la Germania decide di invadere l’URSS.

Passando al fronte occidentale, nei panni di un ufficiale americano, il giocatore deve adattarsi a un terreno sconosciuto, gestendo risorse limitate nel periodo successivo allo Sbarco in Normandia. Ogni decisione è cruciale e la sensazione di dover sfruttare ogni opportunità per contrastare la macchina da guerra nazista è tangibile, grazie a un gameplay che non ammette leggerezza.

La campagna tedesca, invece, offre un'esperienza unica, permettendo al giocatore di vivere le battaglie dagli occhi di un ufficiale veterano della Wehrmacht in ritirata verso Berlino. Questa prospettiva aggiunge una dimensione morale e personale alle battaglie, offrendo qualcosa di diverso rispetto al semplice conflitto tra fazioni.

La modalità forse più interessante è Conquista. In questa modalità, il giocatore sceglie un fronte (occidentale o orientale) e una fazione per cui combattere, trovandosi poi in una mappa dinamica dove deve muovere le proprie unità per conquistare postazioni nemiche e avanzare nel controllo del territorio.

Infine, per coloro che prediligono l'azione storica alla narrativa, Men of War II offre una serie di missioni, chiamate Historical, che ripercorrono i momenti chiave della Seconda Guerra Mondiale. La modalità si concentra in particolare sulla spettacolare controffensiva sovietica dell'Operazione Bagration e sull'epica avanzata degli Alleati durante l'Operazione Overlord, meglio conosciuta come lo sbarco in Normandia.

Men of War II – La Precisione fa la Differenza

Men of War II si distingue per la sua struttura di gioco, che combina elementi tipici degli strategici in tempo reale con un livello di simulazione e attenzione per i dettagli davvero fuori dal comune. Ogni soldato e veicolo sono modellati con grande precisione, con valori specifici di corazzatura e danni, accompagnati da un sistema complesso che calcola con cura i valori di penetrazione dei proiettili e la probabilità di infliggere danni mortali una volta superata la corazzatura.


Questa stessa attenzione al dettaglio si estende ai calcoli relativi alla linea di tiro, al terreno e agli edifici, che possono essere completamente distrutti. Ogni veicolo e ogni soldato hanno un proprio inventario con equipaggiamento e munizioni ben definiti, un aspetto che sarà sicuramente apprezzato da chi valorizza non solo la precisione storica, ma anche la possibilità di gestire le proprie unità in modo dettagliato, come in un combattimento reale.

Questo alto grado di libertà consente ai giocatori di affrontare le missioni con creatività, premiando l'intraprendenza e la capacità di pensare fuori dagli schemi. Trovare le posizioni ottimali per schierare i mezzi di combattimento è cruciale per il successo sul campo di battaglia (una cosa che in passato ci è stata insegnata proprio da titoli come Company of Heroes).

Questa vasta gamma di opzioni consente ai giocatori di adattarsi dinamicamente alle varie sfide sul campo di battaglia e di sviluppare strategie su misura in base alle condizioni specifiche e alle tattiche nemiche. Se la selezione dei soldati e il loro posizionamento sul campo risulta intuitiva, grazie all'anteprima olografica mostrata a schermo a seconda di dove viene spostato il cursore, ciò che lascia un po' a desiderare è la distribuzione dei tasti sull'interfaccia di gioco, che non è sempre facile da comprendere, soprattutto durante le prime partite.

In Men of War II, a differenza di titoli come Company of Heroes, il concetto di base building e la raccolta tradizionale di risorse sono praticamente inesistenti. Il team di sviluppo ha optato per un approccio diverso, incentrato maggiormente sulla pianificazione.

Prima di ogni missione, con alcune variazioni a seconda delle modalità di gioco, i giocatori devono assemblare manualmente i propri battaglioni, tenendo conto dei loro costi. Questi battaglioni sono composti da unità miste di fanteria, artiglieria e carri armati. Durante le partite, non è possibile richiamare rinforzi in modo continuo. Bisogna invece attendere che le linee di rifornimento tornino operative e pianificare attentamente l'utilizzo delle unità disponibili. È cruciale sottolineare che, una volta perse, le unità sono perse definitivamente, e la partita termina se tutte le forze vengono distrutte.

La differenza tra un livello di difficoltà e un altro si fa sentire notevolmente, motivo per cui vi consigliamo di affrontare le cose con un po' di cautela, magari iniziando con qualche missione a difficoltà Normale prima di passare a situazioni più complesse (per esempio, a difficoltà Epica non sono riuscito nemmeno a terminare una missione). Non sottovalutate l'importanza della difficoltà: come detto in precedenza, gettarsi a capofitto nella battaglia senza un minimo di pianificazione non farà altro che farvi perdere tempo, oltre che la partita.


Durante il periodo di prova, la modalità multigiocatore risultava purtroppo vuota per ovvie ragioni. Ora, invece, è possibile trovare qualche partita, anche se molte delle lobby sembrano organizzate ad hoc tra amici, con lo scopo di completare sfide e/o superare gli obiettivi proposti dalle modalità PvP e PvE.

Men of War II – La Guerra in Alta Definizione

Dopo aver trascorso diverse ore in compagnia di Men of War II, possiamo affermare con certezza che l'offerta sviluppata da Best Way non è alla portata di tutti, soprattutto se si cerca un’esperienza da vivere a cuor leggero.

Graficamente parlando, il comparto tecnico si è rivelato davvero ben realizzato, capace di garantire una resa visiva ottima, in cui ogni scenario prende vita grazie a un set unico di oggetti completamente distruttibili, supportato da una fisica piuttosto realistica. Vedere gli alberi abbattuti da un colpo di artiglieria nemica è davvero impressionante, soprattutto se viene inserito in un contesto “caotico” come quello della guerra. Peccato che la stessa cura non sia stata riservata ai modelli dei soldati, che non sono sempre all'altezza della situazione, soprattutto quando si effettua lo zoom sulle unità.

Un plauso va sicuramente ai veicoli, che sembrano realizzati con una cura maniacale in ogni dettaglio, anche quando il povero macchinista scende per riparare i cingoli del carro armato che stava guidando fino a pochi minuti prima.

 Il supporto nativo per risoluzioni fino a 4K e ultra-wide ha reso ogni dettaglio dell'ambiente e dei combattimenti incredibilmente nitido e coinvolgente. Il rendering fisico e gli altri miglioramenti hanno contribuito ulteriormente a creare un'esperienza visiva e sonora di alto livello, anche se il doppiaggio lascia un po' a desiderare in alcune fasi, ma questo è comprensibile in simili produzioni.

Giocando con una 4060ti, non si avverte in alcun modo il peso del calcolo delle numerose unità a schermo, il che ci ha permesso di giocare senza alcun tipo di intoppo in tutte le modalità provate, con le impostazioni grafiche al massimo livello offerto dal gioco.