Messiah

di Redazione Gamesurf
Oltre ai poliziotti, gli altri circa venti personaggi che si possono utilizzare, spaziano dai minuscoli ratti ai giganteschi (e stupidi) Behemot, passando per scienziati, worker, prostitute, chot (strane creature risultato di mutazioni genetiche). Le armi sono invece in numero più esiguo (10), ma ce ne sono alcune veramente spettacolari e dalla potenza devastante, come il lanciafiamme, il bazooka o l'arpione con propulsione a razzo (che infilza e "appende" al muro qualunque creatura venga colpita). Sono presenti anche delle armi secondarie, in generale granate, che hanno effetti più o meno esplosivi. É possibile raccogliere solo un'arma per volta, perciò prima di prenderne una nuova é necessario depositare quella che si stava utilizzando. L'intelligenza artificiale degli avversari é generalmente buona, con i personaggi che si danno copertura l'un l'altro o cercano protezione dietro agli oggetti delle stanze, anche se in alcune situazioni può capitare che qualche nemico si incastri in posizioni poco opportune

L'altro aspetto preponderante nel gioco, quello platform, si rivela fin da subito, e anche se non sempre si riesce a comprendere al primo colpo la giusta strada da seguire, i livelli sono realizzati ottimamente, con moltissimi effetti grafici e alcune zone veramente pittoresche che rendono un vero piacere visitare il mondo di Messiah. Il sistema con cui sono gestiti i controlli dimostra una volta di più il tentativo di creare una commistione tra sparatutto e action adventure 3D. Infatti é possibile saltare, accucciarsi e arrampicarsi, ma sono presenti pure i controlli per lo strafe e la mira é automatica
Insomma, dal punto di vista del gameplay, Messiah, pur rivelandosi un ottimo gioco, non riesce ad essere quella rivoluzione che ci si attendeva, dimostrando solo a tratti le potenzialità dell'idea originale che aveva dietro
La stessa valutazione si può dare anche all'altro aspetto che aveva scatenato gli interessi di tutti, la tecnologia del suo motore grafico. Il motore grafico di Messiah, lo ricorderete, é stato pubblicizzato come il primo ad utilizzare la cosiddetta tecnologia RT-DAT (Real Time Deformation And Tessellation) per i personaggi. Con questa tecnologia, le texture della "pelle" dei personaggi possono venire modellate (allungate e "stirate") in maniera da ricoprire perfettamente la loro struttura "scheletrica" (Deformation). Inoltre, il dettaglio di questa stessa struttura "scheletrica" (e cioé il numero di poligoni visualizzati per ogni modello), viene automaticamente adattata in relazione alla potenza del computer su cui il gioco viene utilizzato e al numero di personaggi sulla scena. La selezione dei poligoni da visualizzare é effettuata in maniera intelligente: piuttosto che rimuovere i poligoni utilizzati per disegnare il volto di un personaggio, ne vengono tolti alcuni da zone meno importanti come l'interno delle gambe o la schiena. Non si può negare che la qualità grafica sia estremamente alta, ma in pratica RT-DAT non risulta sempre efficace. Infatti, pur rimanendo abbastanza giocabile anche su PC di fascia bassa, in situazioni molto concitate o in ambienti aperti sono riscontrabili dei rallentamenti molto netti e veramente poco piacevoli. Bisogna però dire che i rallentamenti dipendono forse in larga parte dall'ambiente (spesso con molte luci e oggetti in movimento), ma una conferma definitiva l'avremo probabilmente solo con Sacrifice, il primo gioco ad utilizzare RT-DAT anche per questo aspetto. Su sistemi di alto livello, invece, con processori veloci e schede grafiche GeForce, Messiah dà il meglio di sé. I personaggi divengono dettagliatissimi, si può utilizzare anche la profondità di colore di 32 bit e il supporto garantito ai motori di Trasformation & Lighting del nuovo chip di NVIDIA permette di aumentare ulteriormente le prestazioni