Metal Gear Solid

di Redazione Gamesurf
Il rovescio della medaglia é che una trama di stampo cinematografico prevede uno svolgimento veloce per essere avvincente (gli rpg giapponesi invece come costruzione tendono più ad assomigliare ad una serie televisiva vera e propria) e questo si traduce in una durata di gioco vero e proprio non esaltante. Quest'appunto era stato fatto anche a Metal Gear Solid su PlayStation la cui longevità era in media di 4-5 ore di gioco. L'episodio per Gameboy Color é leggermente più lungo, ma non più di tanto, fattore che comunque non deve scoraggiare l'acquirente poiché l'intensità del gioco é sufficiente a porre rimedio al problema. La difficoltà é di medio livello e, se da una parte la mancanza della terza dimensione rende più facile nascondersi, dall'altra una volta scoperti le possibilità di reagire sono davvero ridotte all'osso e anche la fuga risulta piuttosto difficile. In più sono presenti anche le VR Mission e una modalità a due giocatore tramite link che risulta molto varia grazie al numero di armi disponibili e alle loro differenti modalità di uso. Quest'ultime si basano sul set di armi della versione Playstation e includono anche quelle più problematiche da trasporre come i razzi teleguidati Nikita. Considerando il basso profilo della maggior parte dei titoli per Gameboy Color degli ultimi tempi, Metal Gear Solid é un vero e proprio gioiellino che non può mancare nella collezione degli utenti del portatile Nintendo ed é in grado di spingere chi ancora non lo possiede al suo acquisto.