Metal Gear Solid
di
ZANZIBAR E LA TERRA DELLA VOLPE
Dal 1987 al 2000 passano esattamente tredici anni, lasso temporale in cui Kojima pensa e realizza tre puntate incentrate sulle vicende di Solid Snake, per la precisione: Metal Gear, Metal Gear 2: Solid Snake e questo Metal Gear Solid. Volendola dire tutta, come ribadito ormai più volte, lo spazio di tempo si conclude momentaneamente nel 1998 e si riaprirà nuovamente tra circa un anno con la pubblicazione, si spera, di Metal Gear Solid 2 per PlayStation 2 (e Xbox? Ancora non é chiaro che cosa sarà il tanto sussurrato Metal Gear Solid X)
In tre appuntamenti Snake ha fatto visita agli amici di Outer Heaven (primo episodio), ha portato i suoi omaggi al gruppo Zanzibar (Metal Gear 2: Solid Snake) e ha deciso bene di infilarsi nei freddi mari nordici che circondano l'Alaska, zona in cui galleggia l'isola di Shadow Moses, presa momentaneamente d'assalto da un gruppo di terroristi che gioca con i poteri centrali del mondo, forte di un marchingegno mobile in grado di lanciare missili a testata nucleare. Stiamo parlando del Metal Gear Rex, ultimissima versione del sempre ricorrente (nella saga) Metal Gear, un accozzaglia di metallo e tecnologia in grado di ridurre anche il più gioioso e soleggiato dei giorni di primavera in un incubo tangibile. Ne sa qualcosa Solid "Rambo" Snake, inviato, per l'ennesima volta, a salvare il mondo. Tutto da solo... O quasi
Non c'inoltriamo più in là nell'intricato gioco della trama, per non rovinarvi quello che di più caro potreste forse trovare nel gioco: le emozioni, la suspence, la sceneggiatura fitta di colpi di scena e approfondimenti inattesi. A questo proposito vi mettiamo in guardia: nella fittissima giungla di screenshot messa a disposizione per questa recensione, le ultime decine riguardano svariati dialoghi di gioco. Se pensate di passare all'acquisto di Metal Gear Solid, allora saltatele a pié pari, causa potenziali spoiler dietro ogni click
La ricostruzione e la gestazione delle vicende dell'isola di Shadow Moses é comunque uno dei punti focali dell'intero discorso imbastito da Kojima & Konami, se non IL punto focale. Ma avremo tempo per tornare in argomento tra pochi paragrafi
Dal 1987 al 2000 passano esattamente tredici anni, lasso temporale in cui Kojima pensa e realizza tre puntate incentrate sulle vicende di Solid Snake, per la precisione: Metal Gear, Metal Gear 2: Solid Snake e questo Metal Gear Solid. Volendola dire tutta, come ribadito ormai più volte, lo spazio di tempo si conclude momentaneamente nel 1998 e si riaprirà nuovamente tra circa un anno con la pubblicazione, si spera, di Metal Gear Solid 2 per PlayStation 2 (e Xbox? Ancora non é chiaro che cosa sarà il tanto sussurrato Metal Gear Solid X)
In tre appuntamenti Snake ha fatto visita agli amici di Outer Heaven (primo episodio), ha portato i suoi omaggi al gruppo Zanzibar (Metal Gear 2: Solid Snake) e ha deciso bene di infilarsi nei freddi mari nordici che circondano l'Alaska, zona in cui galleggia l'isola di Shadow Moses, presa momentaneamente d'assalto da un gruppo di terroristi che gioca con i poteri centrali del mondo, forte di un marchingegno mobile in grado di lanciare missili a testata nucleare. Stiamo parlando del Metal Gear Rex, ultimissima versione del sempre ricorrente (nella saga) Metal Gear, un accozzaglia di metallo e tecnologia in grado di ridurre anche il più gioioso e soleggiato dei giorni di primavera in un incubo tangibile. Ne sa qualcosa Solid "Rambo" Snake, inviato, per l'ennesima volta, a salvare il mondo. Tutto da solo... O quasi
Non c'inoltriamo più in là nell'intricato gioco della trama, per non rovinarvi quello che di più caro potreste forse trovare nel gioco: le emozioni, la suspence, la sceneggiatura fitta di colpi di scena e approfondimenti inattesi. A questo proposito vi mettiamo in guardia: nella fittissima giungla di screenshot messa a disposizione per questa recensione, le ultime decine riguardano svariati dialoghi di gioco. Se pensate di passare all'acquisto di Metal Gear Solid, allora saltatele a pié pari, causa potenziali spoiler dietro ogni click
La ricostruzione e la gestazione delle vicende dell'isola di Shadow Moses é comunque uno dei punti focali dell'intero discorso imbastito da Kojima & Konami, se non IL punto focale. Ma avremo tempo per tornare in argomento tra pochi paragrafi