Metal Gear Solid

di Redazione Gamesurf
Di Metal Gear Solid va anche apprezzata la varietà dei nemici, i tanti boss che si frappongono tra Snake e la perfetta riuscita della missione. Particolarmente riusciti, interessanti e davvero caratteristici due personaggi che citiamo velocemente e non approfondiamo, ancora una volta, per non rovinarvi la sorpresa: un cyborg Ninja che si rivela meno "inedito" di quanto non si potrebbe pensare inizialmente e un telepate decisamente pericoloso. Gestire gli scontri con i suddetti personaggi vuol dire saper sfruttare al meglio i tanti mezzi messi a nostra disposizione, magari anche non chiaramente presentati per essere utilizzati a tali scopi. Insomma, sta anche e soprattutto al giocatore pensare e decidere quando nel gioco può essere utilizzata una determinata risorsa o meno. E in un trend che ormai vede il gioco consigliare sempre più il giocatore sul da farsi, una scelta simile va sicuramente apprezzata

LA ZONA OBBLIGATORIA
La "zona obbligatoria" é quella delle immancabili critiche negative, che sempre e comunque (seppur in diverso modo e peso) esistono nei riguardi di un gioco. Metal Gear Solid é un film interattivo, abbiamo detto, un ottimo connubio tra videogiochi e industria cinematografica. Si, ma industria cinematografica piuttosto banalotta e blanda. Insomma, la trama, per quanto ben confezionata e ottimamente proposta, non avrebbe (e probabilmente neanche ha mai aspirato a tanto) mai vinto l'Oscar per la sceneggiatura originale. Anche perché di originale c'é ben poco: qualche cliché di troppo e una piccola manciata di luoghi comuni che, seppur gestiti e presentati ottimamente, tradiscono la loro natura "dozzinale"
Altro punto debole del gioco é la longevità: in circa sei ore di appassionato e intelligente di gioco si può arrivare alla conclusione di Metal Gear Solid. Ma, fortunatamente, non é ben chiaro se si tratti di un punto positivo o negativo: l'enorme cura e l'appassionato lavoro che si cela dietro a ogni scena di MGS, infatti, ha fatto si che il gioco, pur non rivelandosi particolarmente lungo, rimane sempre su livelli estremamente elevati, sia come concezione delle singole stanze e sui compiti richiesti, sia dal punto di vista tecnico. Insomma, meglio poco ma realizzato in maniera eccellente che tanto ma gestito con discontinuità