Metal Gear Solid HD collection
di
Davide Ottagono
Per quanto non tutti possono essere d'accordo con la particolare concezione che Hideo Kojima ha dei videogiochi, é innegabile che il creatore della saga di Metal Gear sia un genio, uno di quegli esponenti massimi che hanno permesso al nostro medium preferito di evolversi e di impregnarsi non solo della spettacolarità del grande schermo, ma di riuscire a portare in dote idee filosofichee significati profondi che potreste trovare in un qualunque saggio di rilievo.
Quando si gioca a Metal Gear, si deve partire dal presupposto che non si ha davanti uno Splinter Cell a caso, uno stealth game in cui lo scopo é arrivare all'obiettivo evitando le pattuglie nemiche e salvando così il mondo dall'ennesima minaccia politica. Certo, c'é anche questo, ma il modo in cui si arriva all'epilogo - nelle opere di Kojima - é tutt'altro. Si passa per personaggi carismatici e virili, mai troppo sicuri di sé e dai background più disparati. Non é mai raro incontrare una leggenda vivente e poi scoprire che non é nient'altro che un normalissimo soldato con un triste passato. Il mondo di Metal Gear é proprio questo. Un universo di attori e attrici che, esternamente, mostrano tutto quello che un fanatico della guerra può desiderare ma che, una volta scavato nel loro animo, si dimostrano umani e fragili come chiunque altro, con le proprie paure, i propri desideri e la propria lista di vittorie e sconfitte.
Spesso, quando si parla di Kojima, si parla di "precursore". Precursore perché, in un'epoca in cui il mondo pensava principalmente a salvare principesse dal castello di un drago, creò il personaggio di Solid Snake. Ancora alle prime armi, il soldato della FOX-HOUND viene assegnato ad una missione palesemente più grande di lui: salvare il mondo dalla minaccia di una nuova arma di distruzione di massa, il famoso (al tempo un po' meno) Metal Gear.
Da queste classiche pretese é poi sorprendentemente nata una saga indimenticabile, che ancora oggi é presa ad esempio come uno dei baluardi dei videogames per sceneggiatura e regia. Ritrovarsi tutti (o quasi) questi capolavori in un solo disco é una gioia che riempie il cuore. Ancora di più se, per un motivo o per un altro, non si é più in possesso degli originali. La Metal Gear Collection é un grido nostalgico a chiunque sia cresciuto a pane e Shadow Moses, e - soprattutto - un acquisto praticamente obbligato per chi, a suo tempo, si sia perso questi splendidi purosangue. Il disco che oggi potete trovare nei negozi contiene il secondo e il terzo capitolo, oltre che uno dei due spin-off per PSP. Premettiamo, però, dicendo che chi ha intenzione di avvicinarsi alla saga per la prima volta, farebbe meglio a recuperare anche tutti i titoli lasciati fuori dalla rimasterizzazione, viste le interconnessioni più o meno importanti che passano tra un capitolo e l'altro. Parliamo ovviamente dell'originale per PS1, del quarto (e ultimo episodio) per PS3 e - perché no - magari anche di Portable Operation per PSP. A dirla tutta, lascia un po' con l'amaro in bocca vedere come alcuni importanti appuntamenti della saga non campeggino nella collection, ma é facile pensare che Konami abbia, gioco-forza, dovuto compiere delle scelte obbligate per limitare il prezzo finale di vendita. Del resto, Metal Gear Solid 1 é attualmente disponibile come download sullo Store di PS3 al prezzo di una decina d'Euro, mentre Metal Gear Solid 4 é ancora reperibilissimo (e neanche chissà a che grande costo) in qualunque negozio specializzato. Alla fine, con una breve ricerca, non sarà difficile per nessuno avere la collezione al completo.
Metal Gear Solid 2: Sons of Liberty é il primo gioco (se pensiamo all'ordine cronologico) della Collection. Tra l'altro, ad essere sinceri, é anche l'avventura più criticata dell'intero filone. Il cambio di protagonista e la poca digeribilità dell'argomento di fondo rende Sons of Liberty un geniale saggio sulle false credenze dell'umanità che, di certo, non tutti sono pronti a sorbirsi, soprattutto su una console da gioco. I corposi dialoghi e la meta-referenzialità del tutto rendono Sons of Liberty un'opera unica nel suo genere, un racconto di come l'umanità debba fare attenzione più a cosa gli viene propinato nei Telegiornali che al terrorismo vero e proprio. Inutile dire che, chiunque riesce a cogliere la sua peculiare ottica di narrazione (cosa scontata per ogni fan che si rispetti), ci si ritrova davanti ad un prodotto intelligente, capace di attaccare attivamente la società moderna e i metodi subdoli che i capi di Stato usano per controllare la popolazione.
Si viene catapultati in una lotta per il potere che vede combattersi i Patriots, una sorta di gruppo Illuminato segretamente al comando degli Stati Uniti, e un ex-Presidente che ha deciso di dire "basta" al loro strapotere. Le tematiche sfociano subito in una guerra mediatica (e anche fisica) che vede Raiden, il nuovo protagonista, perfettamente nel mezzo. Da un lato, i Patriots che difendono la loro posizione assicurando che - senza il loro perenne controllo sul popolo e sui mass-media - il mondo non potrebbe esistere; dall'altro, i "Sons of Liberty", che sarebbero disposti persino a far piombare la civiltà nel caos, pur di liberare l'umanità dalla loro morsa. L'intera storia, così come gli indimenticabili dialoghi finali, sono un continuo botta e risposta che dà a pensare non solo a Raiden, ma anche al giocatore stesso, cosa che raramente un videogioco riesce a fare.
Per quanto riguarda il gameplay di base, parliamo di una buonissima evoluzione del prequel, che però lascia intatta tutti i suoi punti cardine. Il radar con tanto di cono visivo dei soldati, ad esempio, é ancora il protagonista indiscusso. Aggiunta anche la visuale in prima persona. Ora il titolo guadagna un orizzonte action tutto nuovo, con sparatorie non più scomode e scontri con i boss finalmente più soddisfacenti. La Collection contiene al suo interno il "Substance" di "Sons of Liberty", ovvero una versione piena di extra e missioni secondarie di ogni genere. Il meglio, se si vuole passare centinaia di ore in impegnative gare, a poco prezzo.
Voto: 9
Quando si gioca a Metal Gear, si deve partire dal presupposto che non si ha davanti uno Splinter Cell a caso, uno stealth game in cui lo scopo é arrivare all'obiettivo evitando le pattuglie nemiche e salvando così il mondo dall'ennesima minaccia politica. Certo, c'é anche questo, ma il modo in cui si arriva all'epilogo - nelle opere di Kojima - é tutt'altro. Si passa per personaggi carismatici e virili, mai troppo sicuri di sé e dai background più disparati. Non é mai raro incontrare una leggenda vivente e poi scoprire che non é nient'altro che un normalissimo soldato con un triste passato. Il mondo di Metal Gear é proprio questo. Un universo di attori e attrici che, esternamente, mostrano tutto quello che un fanatico della guerra può desiderare ma che, una volta scavato nel loro animo, si dimostrano umani e fragili come chiunque altro, con le proprie paure, i propri desideri e la propria lista di vittorie e sconfitte.
Spesso, quando si parla di Kojima, si parla di "precursore". Precursore perché, in un'epoca in cui il mondo pensava principalmente a salvare principesse dal castello di un drago, creò il personaggio di Solid Snake. Ancora alle prime armi, il soldato della FOX-HOUND viene assegnato ad una missione palesemente più grande di lui: salvare il mondo dalla minaccia di una nuova arma di distruzione di massa, il famoso (al tempo un po' meno) Metal Gear.
Da queste classiche pretese é poi sorprendentemente nata una saga indimenticabile, che ancora oggi é presa ad esempio come uno dei baluardi dei videogames per sceneggiatura e regia. Ritrovarsi tutti (o quasi) questi capolavori in un solo disco é una gioia che riempie il cuore. Ancora di più se, per un motivo o per un altro, non si é più in possesso degli originali. La Metal Gear Collection é un grido nostalgico a chiunque sia cresciuto a pane e Shadow Moses, e - soprattutto - un acquisto praticamente obbligato per chi, a suo tempo, si sia perso questi splendidi purosangue. Il disco che oggi potete trovare nei negozi contiene il secondo e il terzo capitolo, oltre che uno dei due spin-off per PSP. Premettiamo, però, dicendo che chi ha intenzione di avvicinarsi alla saga per la prima volta, farebbe meglio a recuperare anche tutti i titoli lasciati fuori dalla rimasterizzazione, viste le interconnessioni più o meno importanti che passano tra un capitolo e l'altro. Parliamo ovviamente dell'originale per PS1, del quarto (e ultimo episodio) per PS3 e - perché no - magari anche di Portable Operation per PSP. A dirla tutta, lascia un po' con l'amaro in bocca vedere come alcuni importanti appuntamenti della saga non campeggino nella collection, ma é facile pensare che Konami abbia, gioco-forza, dovuto compiere delle scelte obbligate per limitare il prezzo finale di vendita. Del resto, Metal Gear Solid 1 é attualmente disponibile come download sullo Store di PS3 al prezzo di una decina d'Euro, mentre Metal Gear Solid 4 é ancora reperibilissimo (e neanche chissà a che grande costo) in qualunque negozio specializzato. Alla fine, con una breve ricerca, non sarà difficile per nessuno avere la collezione al completo.
Metal Gear Solid 2: Sons of Liberty é il primo gioco (se pensiamo all'ordine cronologico) della Collection. Tra l'altro, ad essere sinceri, é anche l'avventura più criticata dell'intero filone. Il cambio di protagonista e la poca digeribilità dell'argomento di fondo rende Sons of Liberty un geniale saggio sulle false credenze dell'umanità che, di certo, non tutti sono pronti a sorbirsi, soprattutto su una console da gioco. I corposi dialoghi e la meta-referenzialità del tutto rendono Sons of Liberty un'opera unica nel suo genere, un racconto di come l'umanità debba fare attenzione più a cosa gli viene propinato nei Telegiornali che al terrorismo vero e proprio. Inutile dire che, chiunque riesce a cogliere la sua peculiare ottica di narrazione (cosa scontata per ogni fan che si rispetti), ci si ritrova davanti ad un prodotto intelligente, capace di attaccare attivamente la società moderna e i metodi subdoli che i capi di Stato usano per controllare la popolazione.
Si viene catapultati in una lotta per il potere che vede combattersi i Patriots, una sorta di gruppo Illuminato segretamente al comando degli Stati Uniti, e un ex-Presidente che ha deciso di dire "basta" al loro strapotere. Le tematiche sfociano subito in una guerra mediatica (e anche fisica) che vede Raiden, il nuovo protagonista, perfettamente nel mezzo. Da un lato, i Patriots che difendono la loro posizione assicurando che - senza il loro perenne controllo sul popolo e sui mass-media - il mondo non potrebbe esistere; dall'altro, i "Sons of Liberty", che sarebbero disposti persino a far piombare la civiltà nel caos, pur di liberare l'umanità dalla loro morsa. L'intera storia, così come gli indimenticabili dialoghi finali, sono un continuo botta e risposta che dà a pensare non solo a Raiden, ma anche al giocatore stesso, cosa che raramente un videogioco riesce a fare.
Per quanto riguarda il gameplay di base, parliamo di una buonissima evoluzione del prequel, che però lascia intatta tutti i suoi punti cardine. Il radar con tanto di cono visivo dei soldati, ad esempio, é ancora il protagonista indiscusso. Aggiunta anche la visuale in prima persona. Ora il titolo guadagna un orizzonte action tutto nuovo, con sparatorie non più scomode e scontri con i boss finalmente più soddisfacenti. La Collection contiene al suo interno il "Substance" di "Sons of Liberty", ovvero una versione piena di extra e missioni secondarie di ogni genere. Il meglio, se si vuole passare centinaia di ore in impegnative gare, a poco prezzo.
Voto: 9
Metal Gear Solid HD collection
9
Voto
Redazione
Metal Gear Solid HD collection
Non vogliamo passare per mezzi termini, siamo di fronte AL disco. Raramente in un solo supporto si può trovare tanta magnificenza. La possibilità di avere sotto mano, in un singolo disco, i più grandi capolavori della storia (alcuni dei quali oggi anche introvabili), e ad un prezzo così contenuto, é imperdibile. Chi li ha già giocati, potrebbe farci un pensierino per l'inserimento dei Trofei, o per il passaggio all'alta definizione. Tutti coloro che si sono persi la saga a suo tempo, invece, e che ora non posso recuperarla per mancanza dell'apposita console o magari della pazienza di cercarli nell'unico negozietto al mondo che li ha ancora, la scelta é assolutamente obbligata. La saga é sempre stata sinonimo di qualità e di intelligenza, ha sempre narrato storie di guerra, di pace, di odio e di amore come nessun'altro. Ora, tutto questo potrà rivivere anche sull'attuale generazione. Dopo, ci ringrazierete.