Metal Hellsinger VR: Recensione del ritmo infernale

di Simone Marcocchi

Un Ritmo Infernale

Metal: Hellsinger VR è la versione in realtà virtuale del celebre sparatutto ritmico sviluppato da The Outsiders e pubblicato da Funcom. Questo titolo, già noto per il suo mix unico di FPS e gioco ritmico, si reinventa in una nuova dimensione, portando i giocatori in un inferno di musica metal e azione frenetica. In questa recensione, esploreremo in dettaglio le caratteristiche del gioco originale e come queste sono state adattate e migliorate nella versione VR.

Metal: Hellsinger chi?

Il titolo originale, a cui questa versione si ispira è un gioco che combina elementi di sparatutto in prima persona con meccaniche di gioco ritmico. I giocatori impersonano “L’Ignoto”, un’anima tormentata scesa all’inferno per riprendersi la sua voce rubata dal Giudice Rosso. Con l’aiuto di Paz, un teschio parlante che funge sia da narratore che da arma, i giocatori si fanno strada attraverso otto livelli infernali, ciascuno accompagnato da una traccia metal esclusiva.
 
Il gameplay si basa sul concetto di uccidere a ritmo di musica. Sincronizzare gli attacchi con il ritmo delle tracce metal non solo aumenta il danno inflitto, ma incrementa anche il moltiplicatore di punteggio e aggiunge sempre più elementi alla colonna sonora, culminando nell’ingresso delle voci delle tracce stesse. Il gioco offre una varietà di armi, ognuna con il proprio stile e attacco “ultimate” unico, che può essere attivato dopo aver accumulato abbastanza ritmo e uccisioni.

Ritmo Metal VR 

La versione VR di Metal: Hellsinger porta l’esperienza di gioco a un nuovo livello di immersione. Indossando il visore VR, i giocatori vengono catapultati direttamente nell’inferno, vivendo ogni battaglia e ogni nota musicale in prima persona. La realtà virtuale amplifica la sensazione di presenza, rendendo ogni scontro più intenso.
Grazie alla potenza della realtà virtuale, i dettagli grafici di Metal: Hellsinger VR sono stati ulteriormente migliorati e si può dire che esteticamente su PlayStation VR2 funzioni molto bene. Le ambientazioni infernali sono più dettagliate e realistiche, con effetti di luce e ombre che creano un’atmosfera ancora più opprimente. 

Il Gameplay e le Meccaniche (e cosa non funziona)

Il gameplay rimane fedele all’originale, ma con alcune modifiche per adattarsi alla realtà virtuale. I comandi sono stati ottimizzati per i controller VR, permettendo ai giocatori di mirare e sparare con maggiore precisione. La sincronizzazione degli attacchi con il ritmo della musica è ancora più cruciale in VR, poiché i giocatori devono muoversi fisicamente a ritmo per massimizzare il danno e il punteggio.
Una delle sfide principali della versione VR è mantenere il senso del ritmo mentre si è immersi nell’azione frenetica. Tuttavia, la realtà virtuale offre anche nuove opportunità per migliorare l’esperienza di gioco. Ad esempio, i giocatori possono utilizzare movimenti naturali per schivare gli attacchi nemici, aggiungendo un ulteriore livello di strategia e coinvolgimento.

Armi e Combattimenti

Le armi sono state adattate per sfruttare al meglio la realtà virtuale. Ogni arma ha un feedback tattile migliorato, che rende ogni colpo più soddisfacente. Le doppie pistole The Hounds, il fucile a pompa Persephone e l’arco Telos sono solo alcune delle opzioni disponibili, ognuna con il proprio attacco “ultimate” che può essere attivato dopo aver accumulato abbastanza ritmo e uccisioni.
I combattimenti in VR sono ancora più spettacolari grazie alla possibilità di osservare da vicino gli effetti delle proprie azioni. Le esplosioni, le scintille e gli effetti sonori sono resi con una qualità impressionante, creando un’esperienza audiovisiva che coinvolge tutti i sensi. 
Dov'è quindi il problema? Rimane molto complesso gestire il ritmo in un sistema che ha comunque un lag dovuto alla tipologia di interfaccia e di gameplay stesso, che con un mouse e tastiera o un pad la cosa assume connotati totalmente più reattivi. La sua natura roguelike oltretutto farà giocare gli utenti per pochi minuti, prima di soccombere e ricominciare e nel giro di poche ore può portare alla noia, nonostante un'impalcatura di tutto rispetto.