Metal Slug X
di
Redazione Gamesurf
Ma l'implementazione migliore é probabilmente quella costituita dal "Combat School", in cui una simpatica ma severa allenatrice vi proporrà di affrontare le canoniche missioni tramite due approcci diversi: il "survival", in cui un contatore presente su schermo sarà testimone del numero di chilometri che riuscirete a percorrere senza farvi uccidere, e il "pit point", che vi invoglierà nello giungere al termine dei vari livelli nel minor tempo possibile. A seconda del vostro stile e comportamento in battaglia vi verrà assegnato un determinato ammontare di punti che, andandosi ad aggiungere a quelli precedentemente accumulati, vi permetterà di salire di posizione in un'apposita graduatoria
Anche se l'impegno di SNK é stato lodevole non aspettatevi comunque picchi di longevità notevoli attestandosi Metal Slug X, in questo senso, a un livello medio-breve. La discreta modalità a due giocatori e la possibilità di poter consultare gradevoli artwork o di ascoltare la piacevole, anche se non propriamente di spicco, colonna sonora non potrà che fare la felicità dei fanatici della serie ma, conti alla mano, non v'invoglierà certo a riprendere il gioco una volta portato a termine
Il pad PlayStation, infine, poteva essere sfruttato in modo migliore: non é infatti possibile utilizzare le leve analogiche, cosa che avrebbe giovato alla reazione dei movimenti negli schermi più affollati, né si é pensato di implementare un auto-fire, magari attivabile via software, che evitasse di massacrarsi le dita pigiando sui bottoni a velocità vertiginose... se a questo si somma che il Dual Schok si fà sentire solo alla distruzione dei boss di medio e fine schermo, latitando però nel corso del livello, si può ben comprendere di come la periferica consigliata per questo genere di giochi rimanga un bell'arcade stick.
Anche se l'impegno di SNK é stato lodevole non aspettatevi comunque picchi di longevità notevoli attestandosi Metal Slug X, in questo senso, a un livello medio-breve. La discreta modalità a due giocatori e la possibilità di poter consultare gradevoli artwork o di ascoltare la piacevole, anche se non propriamente di spicco, colonna sonora non potrà che fare la felicità dei fanatici della serie ma, conti alla mano, non v'invoglierà certo a riprendere il gioco una volta portato a termine
Il pad PlayStation, infine, poteva essere sfruttato in modo migliore: non é infatti possibile utilizzare le leve analogiche, cosa che avrebbe giovato alla reazione dei movimenti negli schermi più affollati, né si é pensato di implementare un auto-fire, magari attivabile via software, che evitasse di massacrarsi le dita pigiando sui bottoni a velocità vertiginose... se a questo si somma che il Dual Schok si fà sentire solo alla distruzione dei boss di medio e fine schermo, latitando però nel corso del livello, si può ben comprendere di come la periferica consigliata per questo genere di giochi rimanga un bell'arcade stick.
Metal Slug X
7
Voto
Redazione
Metal Slug X
Pur non introducendo sostanziali variazioni, sia dal punto di vista grafico che nella meccanica di gioco, rispetto ai due predecessori, Metal Slug X deve innanzi tutto essere considerato per quello che in realtà è: un buon sparatutto a scorrimento dall'aspetto gradevole e dallo spirito goliardico che, seppur non più propriamente al passo coi tempi, riesce ancora a regalare ore di sano divertimento sia da soli che in compagnia di un amico. Se è vero che i più affezionati ritroveranno le simpatiche trovate che hanno contraddistinto la saga, i giocatori occasionali dovrebbero comunque prenderne in considerazione l'acquisto dato l'ottimo ritmo dell'azione e la presenza d'alcune interessanti varianti che contribuiranno ad aumentarne la longevità. Il primo episodio della saga rimane forse il migliore e quest'ultimo lavoro lascia un po' l'amaro in bocca per quello che avrebbe potuto essere e non è stato... ma in attesa di un futuro terzo titolo ufficiale della serie, non rimane che godere di una conversione tutto sommato più che buona e lasciarsi trasportare nella frenetica azione di gioco di Metal Slug X, anche per rivivere i tempi andati. Certo, con i ricordi non si gioca... ma, per ora, SNK è ancora tanta sostanza.
Andrea Focacci
SECONDO COMMENTO
Metal Slug X è indubbiamente uno sparatutto di prim'ordine (o meglio, per ricordare i "fu" tempi di Console Keeper, un glorioso "plat'em up"!). La produzione SNK riesce a offrire uno stile grafico divertentissimo accostato a un'azione frenetica e raffinata, sebbene in alcuni casi semplicemente troppo severa (impossibile uscire indenni da alcune situazioni). La struttura di gioco è rafforzata da anni di praticantato, con un ottimo sviluppo dei livelli e dei boss finali di discreta fattura. La realizzazione tecnica soffre a volte di qualche "spixellammento" di troppo, ma in generale appare più che buona e adattissima allo scopo. Non si può comunque consigliare Metal Slug X al giocatore occasionale, che lo troverebbe difficile, ma un po' corto e avaro di modalità alternative che sappiano introdurre qualcosa di realmente diverso. Per gli aficionados, invece, l'acquisto è caldamente raccomandato, grazie anche alla sezione Combat School che, pur non stravolgendo il gioco, riesce a inserire qualche serio fattore di rigiocabilità.
Mattia Ravanelli
Andrea Focacci
SECONDO COMMENTO
Metal Slug X è indubbiamente uno sparatutto di prim'ordine (o meglio, per ricordare i "fu" tempi di Console Keeper, un glorioso "plat'em up"!). La produzione SNK riesce a offrire uno stile grafico divertentissimo accostato a un'azione frenetica e raffinata, sebbene in alcuni casi semplicemente troppo severa (impossibile uscire indenni da alcune situazioni). La struttura di gioco è rafforzata da anni di praticantato, con un ottimo sviluppo dei livelli e dei boss finali di discreta fattura. La realizzazione tecnica soffre a volte di qualche "spixellammento" di troppo, ma in generale appare più che buona e adattissima allo scopo. Non si può comunque consigliare Metal Slug X al giocatore occasionale, che lo troverebbe difficile, ma un po' corto e avaro di modalità alternative che sappiano introdurre qualcosa di realmente diverso. Per gli aficionados, invece, l'acquisto è caldamente raccomandato, grazie anche alla sezione Combat School che, pur non stravolgendo il gioco, riesce a inserire qualche serio fattore di rigiocabilità.
Mattia Ravanelli