Metroid Other M
di
Paolo Mulas
Questo é sicuramente uno degli aspetti maggiormente controversi del gameplay, che però non va assolutamente sopravalutato. La scelta di non potersi muovere in questo frangente é legata anche in questo caso al non utilizzo dell'analogico, scelta per certi versi drastica, ma come già ribadito funzionale alla duplicità del sistema di controllo. Durante le normali fasi di esplorazione il passaggio alla visuale in prima persona risulta comunque abbastanza limitato, specie se confrontato con l'importanza della scansione dei vari elementi nella trilogia dei Prime. Osservare con attenzione ogni centimetro dell'ambiente non sarà necessario, ed il cambio d'inquadratura sarà in molti casi indirizzato dalla struttura dell'area in cui ci troveremo.
Un'altra differenza piuttosto marcata rispetto al passato riguarda l'evoluzione del personaggio: Samus ha da sempre guadagnato maggiori abilità (come nuove armi o accessori) progredendo nell'avventura, tramite le quali poteva poi tornare indietro verso quelle sezioni precedentemente irraggiungibili. Stavolta invece avremo a disposizione formalmente tutto il nostro arsenale fin dal principio, ma per esigenze ludico/narrative potremo in realtà utilizzare quel potenziamento solo una volta autorizzati, ed in generale anche il back tracking risulta limitato rispetto alle precedenti esperienze. Fino ad ora non ci siamo minimamente soffermati sulla trama, e non perché essa sia debole ma non per rovinare l'esperienza di gioco ai più. La storia gioca un ruolo molto importante in Other M, e verrà raccontata con l'ausilio di numerosi filmati dove per la prima volta avremo modo di sentire la voce (inglese e sottotitolata in italiano) di Samus; sappiate solo che si scaverà sul passato della protagonista, ed avremo modo anche di fare tante nuove ed interessanti conoscenze.
Convincente sotto il profilo della varietà (alle varie fasi già citate, non possiamo dimenticare la mitica trasformazione in morfosfera o alcuni quick time event), del ritmo e del coinvolgimento, al nuovo Metroid possiamo imputargli una longevità non scarsa (intorno alla dozzina d'ore), ma abbondantemente sotto gli standard della serie. Completato il gioco, si avverte poi la mancanza di qualche extra di rilievo che possa giustificarne una rapida ripresa in termini di considerazione. A dispetto della volontà di semplificazione (come per esempio del sistema di controllo), la difficoltà di Other M risulta ben bilanciata; state pur “tranquilli” che morirete piuttosto di frequente, ma di rado ci saranno momenti di frustrazione anche perché le stazioni di salvataggio sono numerose, ed in molti casi ripartiremo subito prima del combattimento “letale”.
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Graficamente il titolo sfrutta sapientemente il Wii, console capace anche sotto il profilo tecnico ma in molti casi umiliata da conversioni frettolose spesso ad opera di sviluppatori poco esperti. Il lavoro di level design é ottimo per stile, varietà e realizzazione, gli ambienti possono vantare dei realistici effetti di illuminazione e texture decisamente pulite. Di grande impatto anche i modelli poligonali e le animazioni, non solo della protagonista, ma di tutti i vari personaggi, con menzione speciale principalmente per i boss, come da tradizione della serie giganteschi e spettacolari. Il sonoro risulta piacevolmente minimal per quel che riguarda i brani, capaci comunque di contribuire in maniera determinante all'atmosfera del titolo, spesso ricca di tensione e pathos.
Metroid Other M é un titolo ad un primo impatto spiazzante, ma appena si familiarizza con il sistema di controllo, e più in generale con la nuova filosofia alla base del lavoro dei Project M, riesce a catturare come solo i grandi giochi sanno fare. Vario, curato e coinvolgente, il nuovo corso della serie rappresenta l'ideale connubio tra i Metroid bi e tridimensionali.
Un'altra differenza piuttosto marcata rispetto al passato riguarda l'evoluzione del personaggio: Samus ha da sempre guadagnato maggiori abilità (come nuove armi o accessori) progredendo nell'avventura, tramite le quali poteva poi tornare indietro verso quelle sezioni precedentemente irraggiungibili. Stavolta invece avremo a disposizione formalmente tutto il nostro arsenale fin dal principio, ma per esigenze ludico/narrative potremo in realtà utilizzare quel potenziamento solo una volta autorizzati, ed in generale anche il back tracking risulta limitato rispetto alle precedenti esperienze. Fino ad ora non ci siamo minimamente soffermati sulla trama, e non perché essa sia debole ma non per rovinare l'esperienza di gioco ai più. La storia gioca un ruolo molto importante in Other M, e verrà raccontata con l'ausilio di numerosi filmati dove per la prima volta avremo modo di sentire la voce (inglese e sottotitolata in italiano) di Samus; sappiate solo che si scaverà sul passato della protagonista, ed avremo modo anche di fare tante nuove ed interessanti conoscenze.
Convincente sotto il profilo della varietà (alle varie fasi già citate, non possiamo dimenticare la mitica trasformazione in morfosfera o alcuni quick time event), del ritmo e del coinvolgimento, al nuovo Metroid possiamo imputargli una longevità non scarsa (intorno alla dozzina d'ore), ma abbondantemente sotto gli standard della serie. Completato il gioco, si avverte poi la mancanza di qualche extra di rilievo che possa giustificarne una rapida ripresa in termini di considerazione. A dispetto della volontà di semplificazione (come per esempio del sistema di controllo), la difficoltà di Other M risulta ben bilanciata; state pur “tranquilli” che morirete piuttosto di frequente, ma di rado ci saranno momenti di frustrazione anche perché le stazioni di salvataggio sono numerose, ed in molti casi ripartiremo subito prima del combattimento “letale”.
Graficamente il titolo sfrutta sapientemente il Wii, console capace anche sotto il profilo tecnico ma in molti casi umiliata da conversioni frettolose spesso ad opera di sviluppatori poco esperti. Il lavoro di level design é ottimo per stile, varietà e realizzazione, gli ambienti possono vantare dei realistici effetti di illuminazione e texture decisamente pulite. Di grande impatto anche i modelli poligonali e le animazioni, non solo della protagonista, ma di tutti i vari personaggi, con menzione speciale principalmente per i boss, come da tradizione della serie giganteschi e spettacolari. Il sonoro risulta piacevolmente minimal per quel che riguarda i brani, capaci comunque di contribuire in maniera determinante all'atmosfera del titolo, spesso ricca di tensione e pathos.
Metroid Other M é un titolo ad un primo impatto spiazzante, ma appena si familiarizza con il sistema di controllo, e più in generale con la nuova filosofia alla base del lavoro dei Project M, riesce a catturare come solo i grandi giochi sanno fare. Vario, curato e coinvolgente, il nuovo corso della serie rappresenta l'ideale connubio tra i Metroid bi e tridimensionali.
Metroid Other M
8.5
Voto
Redazione
Metroid Other M
Cambiamento non é sempre sinonimo di miglioramento, ma quando si abbandona una formula di successo come quella della trilogia di Metroid Prime, per sperimentare e dare una nuova rilettura alla serie significa avere coraggio, una virtù che di certo va premiata. Nintendo e Team Ninja hanno unito le forze per Other M, un titolo di rottura, che però non tradisce il passato glorioso della serie e che anzi va celebrato come ideale anello di congiunzione tra le due differenti filosofie che hanno caratterizzato dapprima gli episodi bidimensionali e poi quelli in tre dimensioni.