Metroid Prime Trilogy
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Fin dal suo esordio su Nintendo Gamecube Metroid Prime ha goduto di enorme ammirazione da parte di tutti i fan Nintendo, tutti daccordo nel riconoscere al team Retro Studios grandi meriti per essere riusciti nel non semplice compito di trasportare in ambito 3D uno dei più grandi classici bidimensionali di tutti i tempi, senza per questo stravolgerne meccaniche e filosofia di gioco.
Come i più stagionati tra i nostri lettori sapranno infatti, le vicende di Samus Aran hanno origine sul vetusto Nintendo 8bit (il Nes), alla fine degli anni '80. Fin dalle origini Metroid ha sempre saputo miscelare in maniera ottimale elementi action tipici dei platform con parti in perfetto stile adventure, ottenendo un magico connubio che si é sempre rivelato sinonimo di giocabilità e divertimento.
Sucessivamente all'originale, la serie ha visto un seguito per il primo Gameboy, Metroid 2: Return of Samus (1991), il bellissimo Super Metroid per Super Nintendo (1994), Metroid Fusion e Metroid Zero Mission su Gameboy Advance (2002 e 2004), Metroid Prime e Metroid Prime 2: Echoes su Gamecube (2002 e 2004) e Metroid Prime 3: Corruption su Wii. Vanno altresì ricordati Metroid Prime Hunters, uno spin-off del primo episodio per Gamecube su Nintendo Ds e Metroid Prime Pinball, un ottimo metodo per sfruttare alternativamente un brand di successo.
Tornando alla nostra trilogia, non possiamo che cominciare citando il primo Metroid Prime per Gamecube, il gioco che nel 2002 reinventò la saga di Metroid per il mercato delle console casalinghe, stabilendo nuovi termini di paragone per il genere action-adventure, come fece a suo tempo il primo Resident Evil. Assolutamente una pietra miliare senza tempo, che ancora oggi si lascia giocare con estremo piacere: un'infinità di puzzle basati sulle particolarità ambientali e sulle innumerevoli forme che il protagonista era capace di assumere, scontri epici con boss di fine livello, il tutto impreziosito da un level design geniale e controlli assolutamente perfetti.
Metroid Prime Echoes rappresenta invece il capitolo tetro della saga, a causa della presenza di una sorta di dimensione oscura parallela, nella quale Samus si troverà a scontrarsi con nemici di macabra fattura. Viene senz'altro ricordato come il più difficile episodio della serie, anche purtroppo a causa di qualche mancanza di termini di level design e giocandolo si é rischiato più di una volta di scagliare il pad a tutta forza contro la parete.
Per quanto riguarda l'ultimo episodio, il Corruption, i possessori di Wii dovrebbero conoscerlo abbastanza bene, trattandosi del primo ed unico esponenente della serie finora sulla loro console. La maggiore innovazione rappresentata dal gioco é stato il perfetto sfruttamento del sistema di controllo, capace di offrire una libertà e semplicità di mira e movimento fino ad allora inedite in un fps su console.
Tutti e 3 questi capolavori, offerti in questa interessante compilation si presentano ulteriormente arricchiti da miglioramenti non di poco conto. i primi 2 nella fattispecie possono godere di un adattamento grafico con il supporto anamorfico 16:9 e, cosa più importante, condividono lo stesso sistema di controllo che ha reso il Corruption il più giocabile della serie. Giocare nuovamente i primi due capitoli della serie giovando del metodo di controllo del terzo rappresenta un'esperienza davvero appagante, soprattutto per coloro che asuo tempo si sono dovuti scontrare con alcune limitazioni nel metodo di controllo per Wii, come la mancata possibilità di potersi guardare attorno mentre Samus si muove e salta da una piattaforma all'altra.
Le aggiunte e migliorie non si fermano qui. Nel primo episodio é stata infatti aggiunta una gestione migliore della luce, assente nella sua incarnazione su Gamecube, che purtroppo non é stata applicata anche al seguito, a causa dell'utilizzo a suo tempo di un diverso sistema di rendering. In compenso i Retro Studios hanno fatto tesoro delle lamentele di molti fan che ritenevano Echoes semplicemente troppo difficile in alcuni punti e hanno quindi reso più abbordabili alcuni scontri tra boss, in particolare il ragno e i guardiani della boost ball. A questi macro cambiamenti vanno aggiunti tutta una serie di aggiustamenti come l'eliminazione di alcuni rallentamenti, la sostituzione di alcune texture in definizione eccessivamente bassa e la velocizzazione di alcuni tempi di caricamento, in particolare nel Corruption.
Ciliegina sulla torta, il sistema di sblocco degli obiettivi presente solo sul terzo episodio ora abbraccia anche i primi 2, rendendo quindi la generale esperienza di gioco di tutta la saga un qualcosa di più uniforme e continuo. Il gioco viene presentato da Nintendo un una edizione da collezione, con confezione translucente che si sfila e presenza di un libricino bonus contenente artwork e la cronologia della serie. Il tutto al prezzo di un normale gioco Wii.
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Come i più stagionati tra i nostri lettori sapranno infatti, le vicende di Samus Aran hanno origine sul vetusto Nintendo 8bit (il Nes), alla fine degli anni '80. Fin dalle origini Metroid ha sempre saputo miscelare in maniera ottimale elementi action tipici dei platform con parti in perfetto stile adventure, ottenendo un magico connubio che si é sempre rivelato sinonimo di giocabilità e divertimento.
Sucessivamente all'originale, la serie ha visto un seguito per il primo Gameboy, Metroid 2: Return of Samus (1991), il bellissimo Super Metroid per Super Nintendo (1994), Metroid Fusion e Metroid Zero Mission su Gameboy Advance (2002 e 2004), Metroid Prime e Metroid Prime 2: Echoes su Gamecube (2002 e 2004) e Metroid Prime 3: Corruption su Wii. Vanno altresì ricordati Metroid Prime Hunters, uno spin-off del primo episodio per Gamecube su Nintendo Ds e Metroid Prime Pinball, un ottimo metodo per sfruttare alternativamente un brand di successo.
Tornando alla nostra trilogia, non possiamo che cominciare citando il primo Metroid Prime per Gamecube, il gioco che nel 2002 reinventò la saga di Metroid per il mercato delle console casalinghe, stabilendo nuovi termini di paragone per il genere action-adventure, come fece a suo tempo il primo Resident Evil. Assolutamente una pietra miliare senza tempo, che ancora oggi si lascia giocare con estremo piacere: un'infinità di puzzle basati sulle particolarità ambientali e sulle innumerevoli forme che il protagonista era capace di assumere, scontri epici con boss di fine livello, il tutto impreziosito da un level design geniale e controlli assolutamente perfetti.
Metroid Prime Echoes rappresenta invece il capitolo tetro della saga, a causa della presenza di una sorta di dimensione oscura parallela, nella quale Samus si troverà a scontrarsi con nemici di macabra fattura. Viene senz'altro ricordato come il più difficile episodio della serie, anche purtroppo a causa di qualche mancanza di termini di level design e giocandolo si é rischiato più di una volta di scagliare il pad a tutta forza contro la parete.
Per quanto riguarda l'ultimo episodio, il Corruption, i possessori di Wii dovrebbero conoscerlo abbastanza bene, trattandosi del primo ed unico esponenente della serie finora sulla loro console. La maggiore innovazione rappresentata dal gioco é stato il perfetto sfruttamento del sistema di controllo, capace di offrire una libertà e semplicità di mira e movimento fino ad allora inedite in un fps su console.
Tutti e 3 questi capolavori, offerti in questa interessante compilation si presentano ulteriormente arricchiti da miglioramenti non di poco conto. i primi 2 nella fattispecie possono godere di un adattamento grafico con il supporto anamorfico 16:9 e, cosa più importante, condividono lo stesso sistema di controllo che ha reso il Corruption il più giocabile della serie. Giocare nuovamente i primi due capitoli della serie giovando del metodo di controllo del terzo rappresenta un'esperienza davvero appagante, soprattutto per coloro che asuo tempo si sono dovuti scontrare con alcune limitazioni nel metodo di controllo per Wii, come la mancata possibilità di potersi guardare attorno mentre Samus si muove e salta da una piattaforma all'altra.
Le aggiunte e migliorie non si fermano qui. Nel primo episodio é stata infatti aggiunta una gestione migliore della luce, assente nella sua incarnazione su Gamecube, che purtroppo non é stata applicata anche al seguito, a causa dell'utilizzo a suo tempo di un diverso sistema di rendering. In compenso i Retro Studios hanno fatto tesoro delle lamentele di molti fan che ritenevano Echoes semplicemente troppo difficile in alcuni punti e hanno quindi reso più abbordabili alcuni scontri tra boss, in particolare il ragno e i guardiani della boost ball. A questi macro cambiamenti vanno aggiunti tutta una serie di aggiustamenti come l'eliminazione di alcuni rallentamenti, la sostituzione di alcune texture in definizione eccessivamente bassa e la velocizzazione di alcuni tempi di caricamento, in particolare nel Corruption.
Ciliegina sulla torta, il sistema di sblocco degli obiettivi presente solo sul terzo episodio ora abbraccia anche i primi 2, rendendo quindi la generale esperienza di gioco di tutta la saga un qualcosa di più uniforme e continuo. Il gioco viene presentato da Nintendo un una edizione da collezione, con confezione translucente che si sfila e presenza di un libricino bonus contenente artwork e la cronologia della serie. Il tutto al prezzo di un normale gioco Wii.
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