Metropolis Street Racer
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L'analisi dell'aspetto tecnico va obbligatoriamente chiusa con un altro grosso, grossissimo plauso per la cura e la realizzazione del comparto sonoro. Durante il gioco é possibile selezionare due modalità "sonore": CD e Radio. Nel primo caso ci viene data la possibilità di decidere quale tra diversi CD ascoltare: dance, rock, jazz funk, driving, pop, London, Tokyo, San Francisco, personal (una compilation personale dei migliori brani). I tre CD nomati come le relative città semplicemente riprendono le tracce ritenute più adatte alle tre città, già comunque presenti nei macrogeneri iniziali. Selezionando invece la modalità Radio ci vengono offerte tre stazioni per ogni città, ogni stazione con diversi orientamenti musicali, il tutto condito da uno o più DJ e da relativa pubblicità! Chicca imperdibile: in modalità Radio, passando sotto a un tunnel o a una superstrada, si sentono i tipici fruscii da mancata sintonia... Maniacale!
Ogni traccia di cui abbiamo parlato é, naturalmente, riprodotta da un apposito (o più appositi, non ci é dato sapere) team musicale interno alla Sega. Insomma, ci si trova di fronte a un impegno maestoso, diverse canzoni effettivamente suonate e cantate, con tanto di emuli degli Oasis o delle tipiche band Speed Metal degli '80. Manca, purtroppo, la possibilità d'infilare un CD audio vero e proprio nel Dreamcast durante una partita, per godere delle proprie musiche preferite... dopo i primi Ridge Racer su PlayStation nessuno ci ha più pensato, sigh..
GRAN TURISMO INSEGNA
Dopo aver giocato e assaporato ogni opzione messa a disposizione da Metropolis Street Racer risulta decisamente difficile tornare indietro. Come Gran Turismo, tre anni fa, Metropolis Street Racer rappresenta un passo in avanti nell'evoluzione dei giochi di guida "non puramente simulativi". Se Gran Turismo era la geniale unione di aspetti tipicamente arcade e più dichiaratamente simulativi, Metropolis Street Racer é un ulteriore mezzo passo compiuto dal gioco puramente arcade verso la completezza e la profondità di un gioco maggiormente simulativo. Siamo, per dichiarazione d'intenti comunque, lontani dall'accuratezza con sui sono riprodotti i movimenti e i modelli fisici delle vetture di Gran Turismo. Quello che Metropolis Street Racer fa é prendere tutte le esperienze di gioco di guida arcade e portarle su di un altro piano
Ogni traccia di cui abbiamo parlato é, naturalmente, riprodotta da un apposito (o più appositi, non ci é dato sapere) team musicale interno alla Sega. Insomma, ci si trova di fronte a un impegno maestoso, diverse canzoni effettivamente suonate e cantate, con tanto di emuli degli Oasis o delle tipiche band Speed Metal degli '80. Manca, purtroppo, la possibilità d'infilare un CD audio vero e proprio nel Dreamcast durante una partita, per godere delle proprie musiche preferite... dopo i primi Ridge Racer su PlayStation nessuno ci ha più pensato, sigh..
GRAN TURISMO INSEGNA
Dopo aver giocato e assaporato ogni opzione messa a disposizione da Metropolis Street Racer risulta decisamente difficile tornare indietro. Come Gran Turismo, tre anni fa, Metropolis Street Racer rappresenta un passo in avanti nell'evoluzione dei giochi di guida "non puramente simulativi". Se Gran Turismo era la geniale unione di aspetti tipicamente arcade e più dichiaratamente simulativi, Metropolis Street Racer é un ulteriore mezzo passo compiuto dal gioco puramente arcade verso la completezza e la profondità di un gioco maggiormente simulativo. Siamo, per dichiarazione d'intenti comunque, lontani dall'accuratezza con sui sono riprodotti i movimenti e i modelli fisici delle vetture di Gran Turismo. Quello che Metropolis Street Racer fa é prendere tutte le esperienze di gioco di guida arcade e portarle su di un altro piano