Michael Jackson the experience
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Se si facesse un sondaggio su quali siano le più grandi stelle della musica, uno dei nomi più gettonati sarebbe molto probabilmente quello di Michael Jackson, un artista unico e poliedrico, nonché il cantante di maggior successo di tutti i tempi, ribattezzato, non certo per caso, il Re del Pop. Purtroppo é storia recente la sua tragica scomparsa nello scorso anno proprio alla vigilia dei concerti di Londra, che secondo alcune indiscrezioni sarebbero potute essere le sue ultime esibizione live. A dispetto della sua straordinaria popolarità la figura di Jackson é stata piuttosto trascurata dal mondo dei videogiochi (che tra l'altro erano una delle sue passioni preferite), se si esclude l'eccentrica avventura Michael Jackson's Moonwalker uscita a cavallo tra gli anni '80 e '90. A porre rimedio a questa situazione per certi versi paradossale (forse dettata anche delle note vicende legali che hanno coinvolto MJ), ci pensa finalmente la Ubisoft che con Michael Jackson: The Experience vuole offrire la possibilità a tutti i fan di Michael di poter ballare al ritmo dei suoi più grandi successi.
Il titolo riprende molto da vicino le stesse meccaniche che hanno decretato il successo (perlomeno commerciale) di Just Dance e di Just Dance 2 anch'essi di Ubisoft. Ciò significa pochi fronzoli e grande immediatezza, basterà impugnare saldamente il proprio fido Wii Remote per iniziare subito a ballare. Una volta selezionata la canzone tra le ventisei presenti (di cui parleremo in seguito), dovremo ripetere con precisione e tempismo le movenze eseguite da Michael. A seconda del brano si potrà scegliere se volere seguire le mosse del “Re del Pop”, oppure quelle dei ballerini di spalla, che generalmente risultano un po' più semplici. Inoltre, per facilitare una migliore esecuzione delle coreografie, sui lati dello schermo appariranno le mosse da effettuare nello specifico, ma per ottenere dei punteggi maggiori bisognerà continuare a seguire i ballerini anche quando le icone non saranno presenti. Il fatto che il gioco segua solamente i movimenti del braccio che impugna il “telecomando” può essere considerato limitante data la complessità di alcuni passi, ma comunque é sempre preferibile per ragioni di comodità, realismo e coinvolgimento ballare e scatenarsi in piedi piuttosto che seduti.
Il rilevamento dei nostri gesti é nel complesso sufficiente, anche se in alcuni casi si ha l'impressione che la cpu interpreti come preciso qualche nostro movimento oggettivamente fuori tempo, o che viceversa non tenga conto di una mossa presumibilmente corretta. Seppur piuttosto immediato e quindi all'apparenza facile, The Experience farà sudare le proverbiali sette camicie al giocatore desideroso di raggiungere i punteggi più elevati, rappresentati in questa occasione da delle stelle.
Proprio queste stelle potranno essere utilizzate per sbloccare i video esplicativi sulle coreografie; curioso quindi che per una volta la modalità tutorial non sia subito accessibile ma sia in fin dei conti l'unico extra presente nel titolo. Il gioco appare un po' troppo “leggero” come contenuti offerti, si sente difatti la mancanza di una carriera che avrebbe potuto giovare alla longevità del singolo giocatore, e The Experience si aggrappa principalmente alla possibilità di giocare, o meglio di ballare, in compagnia per un totale di quattro giocatori.
Naturalmente in multiplayer il tutto si rivela più divertente, non solo per l'esperienza ludica in sé, ma per tutto il contorno ilare che é in grado di scatenare. Tornando ai brani presenti, essi sono ventisei in tutto, una cifra non elevatissima ma comunque rispettabile; essi spaziano come arco temporale da Don't Stop Til You Get Enough del 1979 (tratta dall'album Off the Wall) fino a Ghosts del 1997 (album Blood on the Dance Floor: HIStory in the Mix). In mezzo a queste canzoni, che é meglio specificare non sono cover come invece spesso accade in altri titoli simili, abbiamo naturalmente il meglio della carriera artistica Jacksoniana, con Beat It, Bad, Black or White, Thriller, Smooth Criminal e tante altre.
Per i fan più irriducibili nell'edizione speciale del gioco troverà posto anche un ventisettesimo ed esclusivo brano, Another Part of Me; inutile sperare in un dlc in tal senso perché il titolo al contrario di Just Dance 2 non contempla nessuna opzione per l'online. Seppure sarebbe stato lecito attendersi qualcosa di più corposo in termini di contenuti, Michael Jackson: The Experience é un titolo che farà sicuramente la felicità dei fan del mai troppo compianto Michael, e di chi in generale é alla ricerca di un titolo frizzantino con il quale animare le proprie feste con gli amici, non propriamente dediti ai videogiochi più classici.
Il titolo riprende molto da vicino le stesse meccaniche che hanno decretato il successo (perlomeno commerciale) di Just Dance e di Just Dance 2 anch'essi di Ubisoft. Ciò significa pochi fronzoli e grande immediatezza, basterà impugnare saldamente il proprio fido Wii Remote per iniziare subito a ballare. Una volta selezionata la canzone tra le ventisei presenti (di cui parleremo in seguito), dovremo ripetere con precisione e tempismo le movenze eseguite da Michael. A seconda del brano si potrà scegliere se volere seguire le mosse del “Re del Pop”, oppure quelle dei ballerini di spalla, che generalmente risultano un po' più semplici. Inoltre, per facilitare una migliore esecuzione delle coreografie, sui lati dello schermo appariranno le mosse da effettuare nello specifico, ma per ottenere dei punteggi maggiori bisognerà continuare a seguire i ballerini anche quando le icone non saranno presenti. Il fatto che il gioco segua solamente i movimenti del braccio che impugna il “telecomando” può essere considerato limitante data la complessità di alcuni passi, ma comunque é sempre preferibile per ragioni di comodità, realismo e coinvolgimento ballare e scatenarsi in piedi piuttosto che seduti.
Il rilevamento dei nostri gesti é nel complesso sufficiente, anche se in alcuni casi si ha l'impressione che la cpu interpreti come preciso qualche nostro movimento oggettivamente fuori tempo, o che viceversa non tenga conto di una mossa presumibilmente corretta. Seppur piuttosto immediato e quindi all'apparenza facile, The Experience farà sudare le proverbiali sette camicie al giocatore desideroso di raggiungere i punteggi più elevati, rappresentati in questa occasione da delle stelle.
Proprio queste stelle potranno essere utilizzate per sbloccare i video esplicativi sulle coreografie; curioso quindi che per una volta la modalità tutorial non sia subito accessibile ma sia in fin dei conti l'unico extra presente nel titolo. Il gioco appare un po' troppo “leggero” come contenuti offerti, si sente difatti la mancanza di una carriera che avrebbe potuto giovare alla longevità del singolo giocatore, e The Experience si aggrappa principalmente alla possibilità di giocare, o meglio di ballare, in compagnia per un totale di quattro giocatori.
Naturalmente in multiplayer il tutto si rivela più divertente, non solo per l'esperienza ludica in sé, ma per tutto il contorno ilare che é in grado di scatenare. Tornando ai brani presenti, essi sono ventisei in tutto, una cifra non elevatissima ma comunque rispettabile; essi spaziano come arco temporale da Don't Stop Til You Get Enough del 1979 (tratta dall'album Off the Wall) fino a Ghosts del 1997 (album Blood on the Dance Floor: HIStory in the Mix). In mezzo a queste canzoni, che é meglio specificare non sono cover come invece spesso accade in altri titoli simili, abbiamo naturalmente il meglio della carriera artistica Jacksoniana, con Beat It, Bad, Black or White, Thriller, Smooth Criminal e tante altre.
Per i fan più irriducibili nell'edizione speciale del gioco troverà posto anche un ventisettesimo ed esclusivo brano, Another Part of Me; inutile sperare in un dlc in tal senso perché il titolo al contrario di Just Dance 2 non contempla nessuna opzione per l'online. Seppure sarebbe stato lecito attendersi qualcosa di più corposo in termini di contenuti, Michael Jackson: The Experience é un titolo che farà sicuramente la felicità dei fan del mai troppo compianto Michael, e di chi in generale é alla ricerca di un titolo frizzantino con il quale animare le proprie feste con gli amici, non propriamente dediti ai videogiochi più classici.