Micro Machines World Series

di Roberto Vicario

C’è stata un’epoca, nel mondo dei videogiochi, in cui Micro Machines era sinonimo di battaglie all’ultima “bastardata”. Competizioni in cui alla difficoltà di tenere il mezzo in pista, si aggiungevano le insidie dei tracciati e la presenza di altri giocatori pronti a dare filo da torcere. Un inno al multigiocatore locale, insomma.

A distanza di dieci anni -escludendo un titolo uscito in formato mobile - Codemaster porta nuovamente in auge il brand delle Micro Machines, svecchiandolo e provando ad adattarlo ad un mondo videoludico che parla una lingua completamente differente.

Macchinine votate all’online

Parliamoci chiaro: se siete fan di vecchia data, in questo World Series riuscirete solamente a sentire un piccolo retrogusto di quelli che furono i capitoli passati della serie. Ci troviamo infatti davanti ad un titolo che, esclusa la possibilità di giocare in locale con altri tre amici, punta interamente al mondo della rete, con una strizzatina d’occhio all’universo eSport che, piano piano, diventa sempre più un mercato affermato.

Ecco quindi che andando alla voce gioca, troveremo tre modalità che richiamano chiaramente delle dinamiche già viste in altri titoli che puntano a farsi largo nell’affollato mondo dell’online. Gara è la variante più classica, quella che più di tutte le altre ci porta a rivivere - all’interno di dieci tracciati - i vecchi feelings dei giochi Micro Machines. In Battaglia invece si passa a qualcosa di più attuale, legato alla convenzione del mondo online moderno.

Basta pensare a nomi come King of the Hill o Capture the Flag, per farvi un’idea di quello che si giocherà all’interno di questa voce. In termini ludici non ci troviamo davanti a qualcosa di buttato li, ma un minimo di ragionamento dietro al gioco c’è. Ogni mezzo ha i suoi poteri, di cui uno molto forte che si carica in un tempo maggiore rispetto a quelli normali. Il tutto funziona, divertente e offre ai giocatori delle varianti tutto sommato valide. L’unica pecca, in queste modalità, è legata al fatto che c’è sempre molto caos e difficilmente si riescono ad imbastire delle vere e proprie strategie di squadra. In Eliminazione, infine, dovremo cercare di stare sempre in testa perché, come già visto in altri titoli di genere, gli ultimi verranno gradualmente eliminati.

Nelle fasi di guida pura il titolo risulta discretamente ostico sia per un modello di guida abbastanza impegnativo (la visuale isometrica vi obbligherà a prendere confidenza con i mezzi), quanto per una serie di ostacoli presenti sul tracciato, molti dei quali in grado di richiamare e citare momenti cari ai fan della serie. Un peccato quindi notare una certa mancanza di personalità nel passaggio da un mezzo ad un altro, con l’unica eccezione data dal peso del mezzo e dalla ripresa. Non mancheranno ovviamente i power up (completamente brandizzati Nerf) per mettere i bastoni tra le ruote agli avversari.

Infine, trovano spazio anche i classici eventi a tempo in cui si giocheranno le modalità che vi abbiamo appena raccontato, ma con dei modificatori specifici. Salire di livello e vincere le gare ci darà accesso a dei forzieri, con all’interno nuove skin per i nostri mezzi, per la scheda giocatore e altro ancora. E come ogni gioco online che si rispetti, saranno presenti oggetti o bonus di vario livello: raro, epico e così via.

Insomma la deriva online della serie è davvero sotto gli occhi di tutti, e la cosa, di per sé non è così deprecabile, rimane il dubbio di quanto possa divertirsi un giocatore che cerca un minimo di competizione in solitaria. Il problema di questo gioco, tuttavia, sta però nella risicata quantità di contenuti e in un gameplay che speriamo venga ribilanciato nel prossimo futuro.

Un progetto a basso budget probabilmente, cosa che emerge anche dalla componente tecnica del titolo che ci è sembrata davvero troppo “insipida” in più di una situazione di gioco. Meglio invece i modelli delle auto, che risultano abbastanza caratterizzati. Infine, trattandosi di un gioco online, è stato un vero piacere notare che il net code ha retto anche nel momento in cui i server hanno iniziato a popolarsi.

Micro Machines World Series non è un gioco da buttare, anzi, in alcune situazioni riesce anche a raccogliere diversi consensi e strappare qualche sorriso, purtroppo però, da un titolo con un nome così importante sulle spalle, ci aspettavamo molto più di quello che è stato fatto.