Micromachines V4
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La prima sensazione che si prova prendendo in mano la copertina del gioco di cui ci apprestiamo a recensire è un pizzico di nostalgia, soprattutto per chi ha passato lunghissimi momenti della propria infanzia a giocare con le Micromachines, vera rivoluzione "giocattolaia" dei primi anni '80. È in quel periodo storico che arrivarono sul mercato delle macchinine caratterizzare da ruote quanto meno sproporzionate, ma talmente piccole da nascondersi in qualsiasi angolo della casa. Ruote a parte, esse erano le perfette riproduzioni in scala di auto, moto, aerei, elicotteri e camion contemporanei e d'epoca, con addirittura tutta una serie di vetture da gara con cui sfidarsi in improvvisati circuiti casalinghi, dando modo al ragazzino di turno di sfogare la propria indole "borsaiola".
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Gare casalinghe
Ed è esattamente questo l'approccio con cui Micromachines V4, dopo 3 anni di latitanza dalle console, ritorna in auge sulla PS2. L'anima del titolo, infatti, consiste nell'ambientare corse tanto pazze quanto frenetiche nei più comuni ambienti della nostra vita quotidiana e non: non solo la cucina della mamma, la stanza da bagno, il biliardo, il giardino, il tetto e le fogne saranno teatro delle scorribande delle vostre macchinine preferite, ma anche i supermarket, i musei, la falegnameria e tante altre strane località, per un totale di 25 differenti habitat da cui sono ricavati la bellezza di 50 circuiti. Ciascun percorso, inoltre, sarà caratterizzato da una maggiore interagibilità rispetto al passato: a parte gli onnipresenti baratri in cui sarà non proprio difficile cadere, va detto che essi sono pieni zeppi di pericoli, come ad esempio i granchi, le lame, i rasoi elettrici e tanti altri oggetti che, oltre a causarvi sbandate deleterie in termini di tempo sul giro, possono anche provocarvi danni ingenti alla vettura.
Per affrontare tanta abbondanza di tracciati avrete inoltre a disposizione un'altrettanta profusione di veicoli: ben 750 macchinine potranno essere comandate dal vostro joypad, le quali sono classificate in 25 differenti classi (utilitarie, muscle cars, camion, da corsa, d'epoca, berline...), tra le quali mancano tuttavia all'appello le moto e le navi, che comunque hanno recitato un loro ruolo nelle versioni passate di questa fortunata serie.
L'apparenza inganna
Non bisogna, tuttavia, lasciarsi ingannare dai numeri: per quanto il totale possa davvero impressionare, tanto da riuscire ad affiancare l'eccesso di auto incluso in GT4, va comunque detto che la stragrande maggioranza dei modellini presenti nel gioco differiscono gli uni dagli altri solo per la colorazione della carrozzeria. Sotto questo punto di vista, quindi, trapela come in realtà siano presenti solo 25 modelli di guida (le vetture appartenenti alla stessa categoria sono caratterizzate dalle stesse prestazioni in termini di accelerazione, velocità massima e tenuta di strada), mentre le automobiline appartenenti alla stessa classe sono caratterizzate da pochi modelli differenti. In ogni caso ciascuna vettura si rivela divertente da guidare e le tipologie di auto sono sufficientemente differenziate da impegnare il giocatore nel portarle al limite.
Ovviamente non ci si deve aspettare da questo Micromachines V4 un approccio simulativo: l'intento dei programmatori è infatti palesemente quello di puntare a un modello di guida prettamente arcade, tanto da includere nei vari circuiti la bellezza di 25 armi differenti con le quali sarà possibile avere ragione di avversari tanto veloci quanto agguerriti. All'appello, in particolare, non mancano i classici missili, le mitragliatrici, le bombe, i fucili al plasma, senza dimenticare un martello grosso come un maglio, bombe e tanti altri oggetti contundenti. L'effetto di tali strumenti di tortura è evidente e si manifesta in vari livelli, con tanto di perdite di ruote con conseguente penalizzazione sulle prestazioni. Per vostra fortuna (ma anche dei vostri avversari) lungo i tracciati saranno presenti anche delle sorte di medikit, con i quali ripristinare la salute della vostra macchinina.
Tirando le fila...
L'esperienza in single player si rivela piuttosto divertente, con una sufficiente varietà di gare che spaziano dalla classica corsa in cui vince chi attraversa per primo il traguardo, il divertente autoscontro (tutti contro tutti o da soli contro tutti) in cui l'obiettivo è seminare gli avversari facendoli fuoriuscire dallo schermo, quindi le gare a checkpoint in cui dovrete correre da soli contro il tempo, ma spesso e volentieri contro gli ostacoli animati delle ambientazioni.
Se da soli il divertimento è comunque assicurato, grazie anche alla natura combattiva degli avversari, è tuttavia nella modalità multiplayer in cui il gioco dà il meglio di sé: nonostante non sia presente alcuna modalità online, questo Micromachines V4 si presta particolarmente per party games tra gli amici, grazie anche ad opzioni particolari come la possibilità di mettere in palio la propria vettura alla fine di una gara. Altrettanto ben congeniata, inoltre, è la possibilità di interagire "dall'alto" una volta essere stati esclusi da una competizione tra più di due amici: a fronte di un prematuro game over, infatti, potrete vendicarvi complicando la vita agli avversari lanciando oggetti sul loro tragitto.
Chiude il quadro, infine, la possibilità di connettere la propria PSP con la PS2 al fine di scambiare i dati (a patto ovviamente di possedere le due versioni del gioco).
Per concludere, questo Micromachines V4 si rivela un divertente gioco di corse tanto frenetico quanto bizzarro, l'ideale per i party games tra amici, ma comunque godibile in single player.
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Gare casalinghe
Ed è esattamente questo l'approccio con cui Micromachines V4, dopo 3 anni di latitanza dalle console, ritorna in auge sulla PS2. L'anima del titolo, infatti, consiste nell'ambientare corse tanto pazze quanto frenetiche nei più comuni ambienti della nostra vita quotidiana e non: non solo la cucina della mamma, la stanza da bagno, il biliardo, il giardino, il tetto e le fogne saranno teatro delle scorribande delle vostre macchinine preferite, ma anche i supermarket, i musei, la falegnameria e tante altre strane località, per un totale di 25 differenti habitat da cui sono ricavati la bellezza di 50 circuiti. Ciascun percorso, inoltre, sarà caratterizzato da una maggiore interagibilità rispetto al passato: a parte gli onnipresenti baratri in cui sarà non proprio difficile cadere, va detto che essi sono pieni zeppi di pericoli, come ad esempio i granchi, le lame, i rasoi elettrici e tanti altri oggetti che, oltre a causarvi sbandate deleterie in termini di tempo sul giro, possono anche provocarvi danni ingenti alla vettura.
Per affrontare tanta abbondanza di tracciati avrete inoltre a disposizione un'altrettanta profusione di veicoli: ben 750 macchinine potranno essere comandate dal vostro joypad, le quali sono classificate in 25 differenti classi (utilitarie, muscle cars, camion, da corsa, d'epoca, berline...), tra le quali mancano tuttavia all'appello le moto e le navi, che comunque hanno recitato un loro ruolo nelle versioni passate di questa fortunata serie.
L'apparenza inganna
Non bisogna, tuttavia, lasciarsi ingannare dai numeri: per quanto il totale possa davvero impressionare, tanto da riuscire ad affiancare l'eccesso di auto incluso in GT4, va comunque detto che la stragrande maggioranza dei modellini presenti nel gioco differiscono gli uni dagli altri solo per la colorazione della carrozzeria. Sotto questo punto di vista, quindi, trapela come in realtà siano presenti solo 25 modelli di guida (le vetture appartenenti alla stessa categoria sono caratterizzate dalle stesse prestazioni in termini di accelerazione, velocità massima e tenuta di strada), mentre le automobiline appartenenti alla stessa classe sono caratterizzate da pochi modelli differenti. In ogni caso ciascuna vettura si rivela divertente da guidare e le tipologie di auto sono sufficientemente differenziate da impegnare il giocatore nel portarle al limite.
Ovviamente non ci si deve aspettare da questo Micromachines V4 un approccio simulativo: l'intento dei programmatori è infatti palesemente quello di puntare a un modello di guida prettamente arcade, tanto da includere nei vari circuiti la bellezza di 25 armi differenti con le quali sarà possibile avere ragione di avversari tanto veloci quanto agguerriti. All'appello, in particolare, non mancano i classici missili, le mitragliatrici, le bombe, i fucili al plasma, senza dimenticare un martello grosso come un maglio, bombe e tanti altri oggetti contundenti. L'effetto di tali strumenti di tortura è evidente e si manifesta in vari livelli, con tanto di perdite di ruote con conseguente penalizzazione sulle prestazioni. Per vostra fortuna (ma anche dei vostri avversari) lungo i tracciati saranno presenti anche delle sorte di medikit, con i quali ripristinare la salute della vostra macchinina.
Tirando le fila...
L'esperienza in single player si rivela piuttosto divertente, con una sufficiente varietà di gare che spaziano dalla classica corsa in cui vince chi attraversa per primo il traguardo, il divertente autoscontro (tutti contro tutti o da soli contro tutti) in cui l'obiettivo è seminare gli avversari facendoli fuoriuscire dallo schermo, quindi le gare a checkpoint in cui dovrete correre da soli contro il tempo, ma spesso e volentieri contro gli ostacoli animati delle ambientazioni.
Se da soli il divertimento è comunque assicurato, grazie anche alla natura combattiva degli avversari, è tuttavia nella modalità multiplayer in cui il gioco dà il meglio di sé: nonostante non sia presente alcuna modalità online, questo Micromachines V4 si presta particolarmente per party games tra gli amici, grazie anche ad opzioni particolari come la possibilità di mettere in palio la propria vettura alla fine di una gara. Altrettanto ben congeniata, inoltre, è la possibilità di interagire "dall'alto" una volta essere stati esclusi da una competizione tra più di due amici: a fronte di un prematuro game over, infatti, potrete vendicarvi complicando la vita agli avversari lanciando oggetti sul loro tragitto.
Chiude il quadro, infine, la possibilità di connettere la propria PSP con la PS2 al fine di scambiare i dati (a patto ovviamente di possedere le due versioni del gioco).
Per concludere, questo Micromachines V4 si rivela un divertente gioco di corse tanto frenetico quanto bizzarro, l'ideale per i party games tra amici, ma comunque godibile in single player.