Midnight Club 3: DUB Edition
di
Francesco Romagnoli
Credevamo che fosse finita la stagione dei titoli cupi, invernali, tenebrosi. Con l'arrivare della primavera si è cominciato a spolverare i circuiti, sono cominciati i campionati mondiali ed anche il contesto videoludico sembrava seguire di pari passo il trend stagionale, presentando finalmente i classici titoli "da circuito", quelli, tanto per capirci, in cui le gare notturne rappresentano un'eccezione piuttosto che la regola e dove ad attendere un nostro testacoda al di là del cordolo ci aspetta, pronto ad accoglierci, un campo di margherite in fiore. A cancellare con una sgommata tutto questo nostro atteggiamento bucolico arriva Midnight Club 3: Dub Edition; una vera e propria eclissi di sole torna ad oscurare le strade per poter far risaltare l'ultimo nostro acquisto: un scintillante neon fucsia che farà invidia a tutti i tuner che incontreremo.
NFSU2: Dub Edition
Sembrava dovesse precedere l'uscita di NFSU2 ed invece questo MC3, vuoi per ragioni tecniche, vuoi per strategie commerciali, si è fatto attendere per tutti questi mesi. Nel frattempo ne è passata di acqua sotto i ponti e gli appassionati di tuning estremo hanno avuto modo di spulciare a fondo e finire il titolo Electronic Arts. Midnight Club 3 potrebbe quindi rappresentare la naturale estensione, il giusto compendio, per chi già boccheggiava nell'attesa di un nuovo titolo in cui poter sfogare tutte le ansie da minigonna eccentrica o da decalcomania estrema. Ci potrebbe addirittura essere chi, nel passaggio dal titolo EA a quello Rockstar, non percepisce minimamente alcun cambiamento rilevante. Se volessimo tacere il titolo del videogioco, potremmo benissimo spacciarlo per un NFSU2: Dub Edition o per NFSU2: Pimp My Ride. Ecco perché per descrivere questo gioco ci sarà molto più facile prendere come riferimento NFSU2 ed indicare quindi quali sono le differenze sostanziali tra i due titoli.
Partendo dall'ambientazione, al posto dei vari settori di una città immaginaria Midnight Club 3 ci farà scorazzare (ovviamente sempre rigorosamente di notte, tranne qualche rara sfumatura albeggiante) per le strade di 3 famose città americane: Detroit, Atlanta e San Diego. Di nuovo potremo vagare ovunque a nostro piacimento e in totale libertà. Quando desidereremo gareggiare potremo raggiungere i punti indicati sulla mappa che segnalano la presenza di tornei, sfide per classi, gare singole o avversari, i quali, una volta raggiunti e "lampeggiati", non daranno luogo ad una sfida in tempo reale, ma ci accompagneranno in uno specifico punto dove, dopo il consueto caricamento, avrà luogo una competizione in stile classico. Durante le gare, al di fuori delle eccezioni, potremo scegliere qualsiasi percorso ci aggradi per raggiungere il prossimo check-point, non ci saranno barriere a delimitare un percorso prestabilito. La trama che farà da collante tra una competizione e l'altra viene descritta da filmati dall'appeal discreto; niente di che, ma questa ed altre componenti come la colonna sonora e l'ambientazione in generale (in particolare lo stile delle auto, delle moto e delle relative modifiche) giovano nel dare un particolare carisma al videogame. In questo senso il gioco è ancora più filoamericano rispetto a NFSU ed è forse meno "Fast&Furious" e più "Pimp My Ride": se vi piace il genere, apprezzerete lo stile di questo MC3. Se invece preferite le utilitarie europee da modificare all'eccesso, anche se qui non manca qualche esemplare, vi sentirete sicuramente più rappresentati del titolo EA.
In quanto a scelta questo MC3 è sicuramente generoso: abbonda in quanto ad auto sportive, berline di lusso, qualche utilitaria, le classiche muscle cars d'epoca, i jeepponi che fanno molto "gangsta" ed, in particolare, fanno la loro comparsa i mezzi a 2 ruote: dai classici chopper americani, alle mostruose sportive italiane e giapponesi. Anche in quanto a modifiche non si può negare che MC3 rappresenti l'offerta più straripante: avremo praticamente tutto quello che i cugini di Electronic Arts ci hanno proposto ed altro ancora. Basti pensare che sarà possibile personalizzare persino la targa (con la presenza addirittura delle targhe di tutti gli stati americani), installare antenne, rimpicciolire la scocca, oltre naturalmente all'indicibile numero di decalcomanie, scritte, alettoni, minigonne, cerchioni...e chi più ne ha più ne metta. Tutto questo grazie anche alla stretta collaborazione intrapresa con la rivista DUB Magazine, famosissima in america e che certamente ha aiutato nel rendere ancor più fascinoso tutto lo stile del gioco.
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The Real Midnight Driving Simulator?
Per quanto detto sino ad ora, sembrerebbe che per un videogiocatore che deve fare la sua scelta, o MC3 o NFSU2, non ci dovrebbero esser dubbi. In realtà non è proprio così. Anche Midnight Club 3 presenta i suoi difetti e le sue mancanze. Partiamo con il parlare del modello di guida e dei controlli. In questo caso ci troviamo di fronte ad un motore fisico ulteriormente semplificato: è si vero che si percepiscono le differenze di comportamento da un modello all'altro, ma il tutto non restituisce un qualche feeling di profondità nel controllo dell'auto, laddove NFSU2, per quanto arcade, sapeva fare un po' meglio. Si potrebbe poi disquisire su quanto questo tipo di giochi abbia realmente bisogno di un qualche stralcio di motore fisico: in fondo sembra che l'importante sia offrire un livello di customizzazione quanto più estremo possibile, per poi scendere in strada e divertire, più che simulare. Possiamo allora affermare che, in quanto a fisica, MC3 si configura come l'esatta via di mezzo tra NFSU2 e Burnout 3, ovvero un qualcosa più votato all'azione spettacolare, allo scheggiare in mezzo al traffico a tutta velocità stando maggiormente attenti a quando utilizzare la nitro (che in questo gioco, oltre ad essere implementabile acquistandola al garage, può essere caricata stando semplicemente qualche attimo in scia agli avversari), che non a controllare l'auto nelle sbandate o nelle manovre simili.
NFSU2: Dub Edition
Sembrava dovesse precedere l'uscita di NFSU2 ed invece questo MC3, vuoi per ragioni tecniche, vuoi per strategie commerciali, si è fatto attendere per tutti questi mesi. Nel frattempo ne è passata di acqua sotto i ponti e gli appassionati di tuning estremo hanno avuto modo di spulciare a fondo e finire il titolo Electronic Arts. Midnight Club 3 potrebbe quindi rappresentare la naturale estensione, il giusto compendio, per chi già boccheggiava nell'attesa di un nuovo titolo in cui poter sfogare tutte le ansie da minigonna eccentrica o da decalcomania estrema. Ci potrebbe addirittura essere chi, nel passaggio dal titolo EA a quello Rockstar, non percepisce minimamente alcun cambiamento rilevante. Se volessimo tacere il titolo del videogioco, potremmo benissimo spacciarlo per un NFSU2: Dub Edition o per NFSU2: Pimp My Ride. Ecco perché per descrivere questo gioco ci sarà molto più facile prendere come riferimento NFSU2 ed indicare quindi quali sono le differenze sostanziali tra i due titoli.
Partendo dall'ambientazione, al posto dei vari settori di una città immaginaria Midnight Club 3 ci farà scorazzare (ovviamente sempre rigorosamente di notte, tranne qualche rara sfumatura albeggiante) per le strade di 3 famose città americane: Detroit, Atlanta e San Diego. Di nuovo potremo vagare ovunque a nostro piacimento e in totale libertà. Quando desidereremo gareggiare potremo raggiungere i punti indicati sulla mappa che segnalano la presenza di tornei, sfide per classi, gare singole o avversari, i quali, una volta raggiunti e "lampeggiati", non daranno luogo ad una sfida in tempo reale, ma ci accompagneranno in uno specifico punto dove, dopo il consueto caricamento, avrà luogo una competizione in stile classico. Durante le gare, al di fuori delle eccezioni, potremo scegliere qualsiasi percorso ci aggradi per raggiungere il prossimo check-point, non ci saranno barriere a delimitare un percorso prestabilito. La trama che farà da collante tra una competizione e l'altra viene descritta da filmati dall'appeal discreto; niente di che, ma questa ed altre componenti come la colonna sonora e l'ambientazione in generale (in particolare lo stile delle auto, delle moto e delle relative modifiche) giovano nel dare un particolare carisma al videogame. In questo senso il gioco è ancora più filoamericano rispetto a NFSU ed è forse meno "Fast&Furious" e più "Pimp My Ride": se vi piace il genere, apprezzerete lo stile di questo MC3. Se invece preferite le utilitarie europee da modificare all'eccesso, anche se qui non manca qualche esemplare, vi sentirete sicuramente più rappresentati del titolo EA.
In quanto a scelta questo MC3 è sicuramente generoso: abbonda in quanto ad auto sportive, berline di lusso, qualche utilitaria, le classiche muscle cars d'epoca, i jeepponi che fanno molto "gangsta" ed, in particolare, fanno la loro comparsa i mezzi a 2 ruote: dai classici chopper americani, alle mostruose sportive italiane e giapponesi. Anche in quanto a modifiche non si può negare che MC3 rappresenti l'offerta più straripante: avremo praticamente tutto quello che i cugini di Electronic Arts ci hanno proposto ed altro ancora. Basti pensare che sarà possibile personalizzare persino la targa (con la presenza addirittura delle targhe di tutti gli stati americani), installare antenne, rimpicciolire la scocca, oltre naturalmente all'indicibile numero di decalcomanie, scritte, alettoni, minigonne, cerchioni...e chi più ne ha più ne metta. Tutto questo grazie anche alla stretta collaborazione intrapresa con la rivista DUB Magazine, famosissima in america e che certamente ha aiutato nel rendere ancor più fascinoso tutto lo stile del gioco.
The Real Midnight Driving Simulator?
Per quanto detto sino ad ora, sembrerebbe che per un videogiocatore che deve fare la sua scelta, o MC3 o NFSU2, non ci dovrebbero esser dubbi. In realtà non è proprio così. Anche Midnight Club 3 presenta i suoi difetti e le sue mancanze. Partiamo con il parlare del modello di guida e dei controlli. In questo caso ci troviamo di fronte ad un motore fisico ulteriormente semplificato: è si vero che si percepiscono le differenze di comportamento da un modello all'altro, ma il tutto non restituisce un qualche feeling di profondità nel controllo dell'auto, laddove NFSU2, per quanto arcade, sapeva fare un po' meglio. Si potrebbe poi disquisire su quanto questo tipo di giochi abbia realmente bisogno di un qualche stralcio di motore fisico: in fondo sembra che l'importante sia offrire un livello di customizzazione quanto più estremo possibile, per poi scendere in strada e divertire, più che simulare. Possiamo allora affermare che, in quanto a fisica, MC3 si configura come l'esatta via di mezzo tra NFSU2 e Burnout 3, ovvero un qualcosa più votato all'azione spettacolare, allo scheggiare in mezzo al traffico a tutta velocità stando maggiormente attenti a quando utilizzare la nitro (che in questo gioco, oltre ad essere implementabile acquistandola al garage, può essere caricata stando semplicemente qualche attimo in scia agli avversari), che non a controllare l'auto nelle sbandate o nelle manovre simili.
Midnight Club 3: DUB Edition
7.5
Voto
Redazione
Midnight Club 3: DUB Edition
Dopo tanto attendere, a cosa ci troviamo di fronte? Al fratello gemello di NFSU2! Sono davvero tante le caratteristiche che accomunano i due titoli, a tal punto che si fa prima ad elencarne le differenze. Una su tutte la giocabilità, più votata all'immediatezza e al divertimento istantaneo rispetto alla proposta di Electronic Arts. Per questo motivo Midnight Club 3: Dub Edition sembra maggiormente accostarsi ad un altro prodotto facente parte della concorrenza: Burnout 3. Ma è subito pronto a discostarsi da questo in quanto agli standard qualitativi concernenti la grafica, visivamente eccelsa nel titolo sfascia-carrozze dell' EA, peccaminosa per la fluidità in questo MC3. L'ultima fatica Rockstar, assumendo più una configurazione da "via di mezzo" rende praticamente impossibile stablire un vero vincitore. Ad uscirne vincenti saranno sicuramente gli appassionati di tuning estremo che non si saranno lasciati sfuggire nessuna delle offerte messe a loro disposizione per sfogare le loro manie di personalizzazione delle auto. Per tutti gli altri un titolo tra i due potrebbe essere già abbastanza, e il lasso di tempo intercorso tra l'uscita di questi due videogiochi potrebbe rivelarsi un peso determinante sulla bilancia dei risultati di vendita.