Midnight Club 3: DUB Edition
Forse il progetto Midnight Club è nato per caso. Quello che era semplicemente uno dei vari sottogiochi di Grand Theft Auto, ovvero le corse a checkpoint tra le vie delle città, è tuttavia riuscito a convincere e ritagliarsi uno spazio tutto suo, delineando così le forme di un altro gioco capace di brillare di luce propria. E gli sviluppatori devono averci creduto fermamente, visto che è riuscito a diventare una serie, arrivato ora al terzo capitolo con questo Midnight Club 3: DUB Edition. Il titolo in sé riassume una delle novità proposte da Rockstar, ovvero il matrimonio con DUB Magazine, una rivista specializzata nelle elaborazioni e nelle personalizzazioni estetiche di vetture di serie. Ma questo è solo il preludio alla vera novità della serie in quanto tutti i veicoli presenti nel gioco godono ora di licenza ufficiale.
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Veicoli, non vetture!
Si è parlato apposta di veicoli (evitando accuratamente il termine vetture) in quanto una caratteristica che contraddistingue questo MC3 dal suo diretto rivale (Need for Speed Underground 2) è il cosiddetto "parco auto": oltre alle canoniche berline, ai mastodontici SUV e alle vetture d'epoca, MC3 conferma le moto che hanno esordito con successo nella passata versione, offrendo così un'ulteriore esperienza di guida. Ogni veicolo è interamente personalizzabile e, caratteristica rarissima nei giochi che vantano la licenza ufficiale delle vetture, potranno anche subire il nostro stile di guida arrembante mostrando graffi, ammaccature ed eventualmente il classico fumo nero che fuoriesce dal cofano. Anche le prestazioni subiranno un calo ma va detto che, per arrivare a un danneggiamento tangibile dell'auto, occorrerà subire un vero e proprio bombardamento: non basterà una decina di urti supersonici a rendere il nostro bolide inutilizzabile.
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A meno che...
Tutto ciò e vero a meno che non riusciate a centrare una pompa di benzina (con conseguente esplosione), oppure a mancare la piattaforma di arrivo di uno dei vari salti disseminati lungo la città, finendo a mollo: in questi casi dovrete aspettare alcuni istanti per poi ricominciare con una vettura rimessa a nuovo. Il parco auto si discosta leggermente da quello esibito in NFSU2 in quanto, se il titolo EA sembra essere "più europeo", grazie all'inclusione di utilitarie e vetture sportive che si vedono (più o meno) comunemente gironzolare per le nostre strade, MC3 si distacca nettamente proponendo modelli tipicamente americani: tra gli altri vanno menzionate varie muscle car anni '70, l'Hammer, Lexus, Mercedes, Lotus, Chevrolet, Lamborghini, McLaren e, giusto per citare un paio di moto, le italianissime Aprilia e Ducati.
La motivazione risiede...
Tutto ciò è coerente con l'ambientazione del gioco, che si insedia all'interno di tre città americane: San Diego, Atlanta e Detroit. E quale potrebbe essere la metropoli di partenza se non San Diego, la capitale (nonché luogo natale) delle corse clandestine? E' proprio da qui che avrà inizio la vostra carriera di pilota illecito, che consisterà nello sfidare i vari altri personaggi presenti nel gioco, intraprendere le varie corse opzionali e guadagnare soldi da investire in nuovi veicoli e nelle personalizzazioni di quelli già posseduti. Tra una gara e l'altra potrete intraprendere sessioni di esplorazione, durante le quali vagare alla ricerca di viottoli celati da vetrate, scorciatoie e stradine più o meno nascoste. Ovviamente, nel classico stile GTA, non mancano i vari loghi "Rockstar" da raccogliere per aggiudicarsi interessanti bonus, capaci di motivare ulteriormente le sessioni di ricognizione.
Il gioco
Tutto ciò fa da contorno al gioco, la cui struttura non si discosta troppo da quella di NFSU2, caratterizzata da corse pazze nei meandri della città. La maggior parte delle competizioni consiste nel correre in mezzo al traffico e attraverso i vari checkpoint disseminati per la città, distinguibili come colonne di fumo colorate. Sono presenti anche altre tipologie di gare, come quelle in cui è definito il solo punto d'arrivo (lasciando la libertà di scegliere il percorso ottimale nell'arco di tutto il percorso e non solo tra un check e l'altro), sfide contro il tempo in circuito chiuso e altri mini-games. La varietà è sufficiente a scongiurare la noia, anche se non raggiunge la ricchezza mostrata in NFSU2 e anche se alla lunga un senso di ripetitività lo si potrebbe percepire.
Bastoni tra i cerchioni
A vivacizzare l'azione ci penseranno il traffico (enormemente più presente rispetto a NFSU2, anche se precalcolato e che si ripete ripetendo la gara), le code in seguito ai vari incidenti e, giusto per ricordarvi che quello che fate è tutt'altro che legale, la polizia. In particolare quest'ultima si impegnerà a farvi sbagliare strada oppure farvi schiantare contro gli edifici, impedendovi di aggiudicarvi la vittoria. Anche l'atmosfera presenta una maggiore varietà rispetto a NFSU2 in quanto, oltre alle ore notturne, anche l'alba e il tramonto saranno teatro delle vostre scorribande, sia in condizioni di bel tempo sia di pioggia, garantendo così un impatto visivo sufficientemente vario.
Tecnicamente valido
Tutto ciò è realizzato sfoggiando una tecnica valida, con tanto dell'ormai immancabile Dolby Digital per quanto concerne il comparto audio e una grafica piuttosto dettagliata, godibile, capace inoltre di rendere l'idea della velocità a cui si sta viaggiando. Non mancano neppure le chicche grafiche, come gli effetti luminosi e le distorsioni visive nel caso decidiate di utilizzare i vari turbo (uno dei quali si attiva restando nella scia di quello che sta davanti) e l'effetto di rallentamento che saltuariamente potrete richiamare, capace di darvi più tempo per ragionare nelle situazioni più concitate.
Se proprio si vuole trovare un difetto a questo MC3, va segnalato il fastidioso riposizionamento del veicolo dopo la rottura (o dopo la caduta dalla sella), che avverrà nel punto esatto i cui è accaduto il fatto, senza la minima iniziativa di indicare la giusta direzione. In definitiva, MC3 è un degno successore dei già buoni prequel, capace di offrire inoltre qualcosa in più (rispetto a NFSU2) negli aspetti di contorno. Per il resto si descrive con una sola parola: adrenalinico.
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Veicoli, non vetture!
Si è parlato apposta di veicoli (evitando accuratamente il termine vetture) in quanto una caratteristica che contraddistingue questo MC3 dal suo diretto rivale (Need for Speed Underground 2) è il cosiddetto "parco auto": oltre alle canoniche berline, ai mastodontici SUV e alle vetture d'epoca, MC3 conferma le moto che hanno esordito con successo nella passata versione, offrendo così un'ulteriore esperienza di guida. Ogni veicolo è interamente personalizzabile e, caratteristica rarissima nei giochi che vantano la licenza ufficiale delle vetture, potranno anche subire il nostro stile di guida arrembante mostrando graffi, ammaccature ed eventualmente il classico fumo nero che fuoriesce dal cofano. Anche le prestazioni subiranno un calo ma va detto che, per arrivare a un danneggiamento tangibile dell'auto, occorrerà subire un vero e proprio bombardamento: non basterà una decina di urti supersonici a rendere il nostro bolide inutilizzabile.
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A meno che...
Tutto ciò e vero a meno che non riusciate a centrare una pompa di benzina (con conseguente esplosione), oppure a mancare la piattaforma di arrivo di uno dei vari salti disseminati lungo la città, finendo a mollo: in questi casi dovrete aspettare alcuni istanti per poi ricominciare con una vettura rimessa a nuovo. Il parco auto si discosta leggermente da quello esibito in NFSU2 in quanto, se il titolo EA sembra essere "più europeo", grazie all'inclusione di utilitarie e vetture sportive che si vedono (più o meno) comunemente gironzolare per le nostre strade, MC3 si distacca nettamente proponendo modelli tipicamente americani: tra gli altri vanno menzionate varie muscle car anni '70, l'Hammer, Lexus, Mercedes, Lotus, Chevrolet, Lamborghini, McLaren e, giusto per citare un paio di moto, le italianissime Aprilia e Ducati.
La motivazione risiede...
Tutto ciò è coerente con l'ambientazione del gioco, che si insedia all'interno di tre città americane: San Diego, Atlanta e Detroit. E quale potrebbe essere la metropoli di partenza se non San Diego, la capitale (nonché luogo natale) delle corse clandestine? E' proprio da qui che avrà inizio la vostra carriera di pilota illecito, che consisterà nello sfidare i vari altri personaggi presenti nel gioco, intraprendere le varie corse opzionali e guadagnare soldi da investire in nuovi veicoli e nelle personalizzazioni di quelli già posseduti. Tra una gara e l'altra potrete intraprendere sessioni di esplorazione, durante le quali vagare alla ricerca di viottoli celati da vetrate, scorciatoie e stradine più o meno nascoste. Ovviamente, nel classico stile GTA, non mancano i vari loghi "Rockstar" da raccogliere per aggiudicarsi interessanti bonus, capaci di motivare ulteriormente le sessioni di ricognizione.
Il gioco
Tutto ciò fa da contorno al gioco, la cui struttura non si discosta troppo da quella di NFSU2, caratterizzata da corse pazze nei meandri della città. La maggior parte delle competizioni consiste nel correre in mezzo al traffico e attraverso i vari checkpoint disseminati per la città, distinguibili come colonne di fumo colorate. Sono presenti anche altre tipologie di gare, come quelle in cui è definito il solo punto d'arrivo (lasciando la libertà di scegliere il percorso ottimale nell'arco di tutto il percorso e non solo tra un check e l'altro), sfide contro il tempo in circuito chiuso e altri mini-games. La varietà è sufficiente a scongiurare la noia, anche se non raggiunge la ricchezza mostrata in NFSU2 e anche se alla lunga un senso di ripetitività lo si potrebbe percepire.
Bastoni tra i cerchioni
A vivacizzare l'azione ci penseranno il traffico (enormemente più presente rispetto a NFSU2, anche se precalcolato e che si ripete ripetendo la gara), le code in seguito ai vari incidenti e, giusto per ricordarvi che quello che fate è tutt'altro che legale, la polizia. In particolare quest'ultima si impegnerà a farvi sbagliare strada oppure farvi schiantare contro gli edifici, impedendovi di aggiudicarvi la vittoria. Anche l'atmosfera presenta una maggiore varietà rispetto a NFSU2 in quanto, oltre alle ore notturne, anche l'alba e il tramonto saranno teatro delle vostre scorribande, sia in condizioni di bel tempo sia di pioggia, garantendo così un impatto visivo sufficientemente vario.
Tecnicamente valido
Tutto ciò è realizzato sfoggiando una tecnica valida, con tanto dell'ormai immancabile Dolby Digital per quanto concerne il comparto audio e una grafica piuttosto dettagliata, godibile, capace inoltre di rendere l'idea della velocità a cui si sta viaggiando. Non mancano neppure le chicche grafiche, come gli effetti luminosi e le distorsioni visive nel caso decidiate di utilizzare i vari turbo (uno dei quali si attiva restando nella scia di quello che sta davanti) e l'effetto di rallentamento che saltuariamente potrete richiamare, capace di darvi più tempo per ragionare nelle situazioni più concitate.
Se proprio si vuole trovare un difetto a questo MC3, va segnalato il fastidioso riposizionamento del veicolo dopo la rottura (o dopo la caduta dalla sella), che avverrà nel punto esatto i cui è accaduto il fatto, senza la minima iniziativa di indicare la giusta direzione. In definitiva, MC3 è un degno successore dei già buoni prequel, capace di offrire inoltre qualcosa in più (rispetto a NFSU2) negli aspetti di contorno. Per il resto si descrive con una sola parola: adrenalinico.
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Midnight Club 3: DUB Edition
8
Voto
Redazione
Midnight Club 3: DUB Edition
Midnight Club 3: DUB Edition è il successore naturale di quel MC2 che già si era distinto per la bontà generale del gioco. Le novità risiedono nelle licenze ufficiali delle vetture, che tuttavia non hanno pregiudicato la presenza del sistema di gestione dei danni. Un comparto grafico decisamente all'altezza, tre città americane da esplorare nei minimi dettagli e un abbondante traffico (anche se precalcolato) fanno da contorno a un titolo decisamente valido, capace di appassionare e sorprendere per la sua dinamicità, frenesia e immediatezza.