Midnight Club 3 DUB Edition Remix
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Il mondo delle corse clandestine ha recentemente cambiato rotta: Burnout, con il suo quarto capitolo intitolato "Revenge" si è convertito al genere picchiaduro, mentre la serie Need For Speed ha riscoperto i valori di una volta, sfoggiando nuovamente l'ambientazione diurna, l'ostacolo delle forze dell'ordine e le lussuose supersportive (come le tedesche Porsche e BMW). A questo punto ci si aspettava la risposta da parte dell'ormai eterno rivale, quel concorrente che da qualche anno si è candidato nel ruolo di naturale riferimento per effettuare un paragone. Stiamo parlando, ovviamente, della saga Midnight Club, che dopo l'ottimo terzo capitolo (DUB edition) apparso sul mercato l'anno scorso, spiazza un po' tutti con questo atipico Midnight Club 3 DUB Edition Remix (da qui in avanti MC3R).
Come l'anno scorso...
Questo MC3R si presenta esattamente come il suo predecessore: una folta schiera di veicoli da cui attingere per lanciarsi in gare tanto notturne quanto clandestine, caratterizzate da una certa libertà nella scelta del percorso che invece contraddistingueva poco il rivale di Casa EA. La struttura delle gare, esattamente come nel titolo apparso sul mercato un anno fa, è abbastanza varia, con competizioni che spaziano dalla classica corsa a checkpoint nei sobborghi cittadini (in cui i punti di riferimento sono contraddistinti da colonne di fumo di varie colorazioni), gare da punto a punto (con definiti solamente il punto di partenza e una sorta di giro di boa), senza dimenticare le sfide contro il tempo in stretti circuiti chiusi al traffico.
Allo stesso modo del titolo del 2005, dovrete inoltre vedervela con un traffico decisamente maggiore rispetto al rivale NFSU (anche se tutt'altro che congestionato, forse grazie all'orario infame in cui vi tocca gareggiare), ma comunque precalcolato: nel caso in cui vi tocchi ripetete una gara ritroverete gli stessi veicoli esattamente nello stesso punto, con la sensazione che siano posizionati lì esclusivamente per danneggiare voi.
Come nella passata edizione, inoltre, dovrete vedervela anche con le pattuglie delle forze dell'ordine, tutt'altro che benevole di fronte al proliferare delle gare clandestine.
Cosa cambia?
Pari all'edizione dell'anno scorso, infine, è la possibilità di modificare i veicoli, sia dal punto di vista delle prestazioni, sia dal punto di vista dell'estetica: sotto quest'ottica potrete equipaggiare la vostra Golf con gomme da 20", larghe oltre 300mm, modificare ogni parte della scocca, applicare decalcomanie, cambiare lo stile della targa e così via. E oltre ai mastodontici SUV, alle berlinette e alle utilitarie di lusso, anche le moto potranno subire la vostra fantasiosa indole di modificatore scatenato, con un alleato speciale che si concretizza nello stile di DUB Magazine (che tra l'altro compare nel titolo del gioco).
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Ed è a questo punto che "casca l'asino", con la scoperta del fatto che la carriera si articola lungo tre città americane (San Diego, Detroit, Atlanta), le stesse dell'anno scorso, con addirittura gli stessi tracciati da affrontare nelle medesime sfide con i personaggi già visti un anno fa. A questo punto la domanda sorge spontanea: c'è un errore? Cosa cambia effettivamente dalla versione dello scorso anno a questo MC3 Remix? La risposta viene dopo aver abbandonato la superficialità iniziale e intraprendendo così una più attenta analisi. Innanzi tutto va detto che a fianco della carriera compare la Tokyo Challenge, una sorta di mini carriera che si districa per le strade dell'inedita capitale giapponese (ricordiamolo, con tanto di guida a sinistra).
Secondariamente va detto che sono presenti 24 nuovi veicoli, tra cui spiccano la pepata Scion TC, l'italianissima Pagani Zonda, l'elegante Mercedes CLS55 AMG e due esponenti del nostro orgoglio nazionale: la diabolica Lamborghini Diablo e la strabiliante Ducati Paul Smart 1000.
Platinum di lusso
Oltre ai contenuti extra concreti va segnalata anche una miriade di nuovi brani musicali, tra cui spiccano le creazioni di Bloc Party, Stereophonics, The Game, Plump DJs, Nine Black Alps, Sean Paul eccetera, per un totale di oltre 100 canzoni (selezionabili per genere) che accompagneranno le vostre scorribande notturne.
E questo è quanto: è davvero difficile consigliare l'acquisto di MC3R a chi ha già posseduto il quasi omonimo prequel. È vero che una nuova città e 24 veicoli inediti sono un discreto valore aggiunto, ma certamente insufficiente per riuscire ad apprezzare quello che a tutti gli effetti si propone come un platinum di lusso (soprattutto grazie al prezzo ridotto di commercializzazione). Se lo si vede sotto questo punto di vista, invece, l'inserimento di contenuti extra (senza extra costi) a un titolo di per sé destinato al prezzo ridotto è un atteggiamento lodevole, praticamente inedito nel campo dei videogiochi.
Resta in ogni caso la sorpresa dell'atteggiamento di Rockstar, che ha deciso di non rispondere alla sfida lanciata dall'ultimo Need For Speed, quel Most Wanted che tanto ha convinto e ha segnato l'ennesima svolta nel panorama delle corse clandestine.
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Come l'anno scorso...
Questo MC3R si presenta esattamente come il suo predecessore: una folta schiera di veicoli da cui attingere per lanciarsi in gare tanto notturne quanto clandestine, caratterizzate da una certa libertà nella scelta del percorso che invece contraddistingueva poco il rivale di Casa EA. La struttura delle gare, esattamente come nel titolo apparso sul mercato un anno fa, è abbastanza varia, con competizioni che spaziano dalla classica corsa a checkpoint nei sobborghi cittadini (in cui i punti di riferimento sono contraddistinti da colonne di fumo di varie colorazioni), gare da punto a punto (con definiti solamente il punto di partenza e una sorta di giro di boa), senza dimenticare le sfide contro il tempo in stretti circuiti chiusi al traffico.
Allo stesso modo del titolo del 2005, dovrete inoltre vedervela con un traffico decisamente maggiore rispetto al rivale NFSU (anche se tutt'altro che congestionato, forse grazie all'orario infame in cui vi tocca gareggiare), ma comunque precalcolato: nel caso in cui vi tocchi ripetete una gara ritroverete gli stessi veicoli esattamente nello stesso punto, con la sensazione che siano posizionati lì esclusivamente per danneggiare voi.
Come nella passata edizione, inoltre, dovrete vedervela anche con le pattuglie delle forze dell'ordine, tutt'altro che benevole di fronte al proliferare delle gare clandestine.
Cosa cambia?
Pari all'edizione dell'anno scorso, infine, è la possibilità di modificare i veicoli, sia dal punto di vista delle prestazioni, sia dal punto di vista dell'estetica: sotto quest'ottica potrete equipaggiare la vostra Golf con gomme da 20", larghe oltre 300mm, modificare ogni parte della scocca, applicare decalcomanie, cambiare lo stile della targa e così via. E oltre ai mastodontici SUV, alle berlinette e alle utilitarie di lusso, anche le moto potranno subire la vostra fantasiosa indole di modificatore scatenato, con un alleato speciale che si concretizza nello stile di DUB Magazine (che tra l'altro compare nel titolo del gioco).
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Ed è a questo punto che "casca l'asino", con la scoperta del fatto che la carriera si articola lungo tre città americane (San Diego, Detroit, Atlanta), le stesse dell'anno scorso, con addirittura gli stessi tracciati da affrontare nelle medesime sfide con i personaggi già visti un anno fa. A questo punto la domanda sorge spontanea: c'è un errore? Cosa cambia effettivamente dalla versione dello scorso anno a questo MC3 Remix? La risposta viene dopo aver abbandonato la superficialità iniziale e intraprendendo così una più attenta analisi. Innanzi tutto va detto che a fianco della carriera compare la Tokyo Challenge, una sorta di mini carriera che si districa per le strade dell'inedita capitale giapponese (ricordiamolo, con tanto di guida a sinistra).
Secondariamente va detto che sono presenti 24 nuovi veicoli, tra cui spiccano la pepata Scion TC, l'italianissima Pagani Zonda, l'elegante Mercedes CLS55 AMG e due esponenti del nostro orgoglio nazionale: la diabolica Lamborghini Diablo e la strabiliante Ducati Paul Smart 1000.
Platinum di lusso
Oltre ai contenuti extra concreti va segnalata anche una miriade di nuovi brani musicali, tra cui spiccano le creazioni di Bloc Party, Stereophonics, The Game, Plump DJs, Nine Black Alps, Sean Paul eccetera, per un totale di oltre 100 canzoni (selezionabili per genere) che accompagneranno le vostre scorribande notturne.
E questo è quanto: è davvero difficile consigliare l'acquisto di MC3R a chi ha già posseduto il quasi omonimo prequel. È vero che una nuova città e 24 veicoli inediti sono un discreto valore aggiunto, ma certamente insufficiente per riuscire ad apprezzare quello che a tutti gli effetti si propone come un platinum di lusso (soprattutto grazie al prezzo ridotto di commercializzazione). Se lo si vede sotto questo punto di vista, invece, l'inserimento di contenuti extra (senza extra costi) a un titolo di per sé destinato al prezzo ridotto è un atteggiamento lodevole, praticamente inedito nel campo dei videogiochi.
Resta in ogni caso la sorpresa dell'atteggiamento di Rockstar, che ha deciso di non rispondere alla sfida lanciata dall'ultimo Need For Speed, quel Most Wanted che tanto ha convinto e ha segnato l'ennesima svolta nel panorama delle corse clandestine.
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