Midnight Club II
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Le corse clandestine sono uno di quei temi ricorrenti che ogni tanto tornano alla ribalta nelle cronache dei giornali, non perché scompaiano e ricompaiano ciclicamente, ma perché l'attenzione dei media vi si focalizza principalmente quando ci scappa l'incidente grave (come minimo). Ed è un tema ampiamente trattato anche dal cinema con il suo esponente più recente, Fast and Furious, di cui è appena uscito il seguito nelle sale cinematografiche. Midnight Club II, seguito di un gioco a dire il vero dimenticabile nato all'inizio del ciclo vitale della console a 128 bit di casa Sony, arriva anche sui nostri PC, per portarci all'interno di una organizzazione di corse clandestine dentro la quale cominciare a muovere i primi "passi" effettuando le prime corse.
Midnight Club, propone un'idea molto semplice ed allo stesso tempo intrigante. In sostanza tutto quello che si dovrà fare durante il gioco sarà guidare, siano essi bolidi a due ruote che mostri su quattro ruote. Ma guidare non è sufficiente quando si effettuano gare di questo calibro. Ogni pilota dovrà dare il meglio di se per dimostrare agli altri ma soprattutto a se stesso di essere il migliore in assoluto. Nel circo di corse clandestine la reputazione è la cosa più importante, e l'unico metodo per potersela guadagnare è vincere le corse. Ma vincere le corse non basta. Le sfide che contano veramente sono quelle dove potremo davvero fare il salto di qualità, quelle dove in palio c'è il libretto dell'auto avversaria, corse che se avremo la forza di vincere, ci faranno ottenere quell'auto tanto desiderata che potrà permetterci di sfidare avversari che dispongono di auto ancora più potenti. Ma abbandoniamo i toni romanzati, per quanto esplicativi dello scopo ultimo del gioco, e andiamo con ordine a descrivere ciò che offre il videogame di casa Rockstar Games. Il cuore del gioco è senza ombra di dubbio la modalità carriera, e si tratta di una carriera abbastanza particolare quella che stiamo per intraprendere.
Alla guida della nostra prima auto truccata, cominceremo col guidare liberamente per le strade di Los Angeles (la prima città, seguita poi da Parigi e Tokyo), alla ricerca di qualche pilota che ci possa portare nel luogo dell'appuntamento nel quale si volgerà la gara. Sostanzialmente questa è una fase esplorativa: potremo infatti andare in giro per le strade in mezzo al traffico che scorre (ci sono anche i pedoni da evitare possibilmente...) senza nessun tipo di limitazione (se non i limiti stessi della città) per prendere confidenza con i percorsi cittadini, per studiare scorciatoie e vicoli, e magari per adocchiare quella rampa che ci permetterà in seguito di evitare un lungo giro e via dicendo. In città il traffico scorre normalmente, ma non tutte le auto che circolano appartengono a normali cittadini. Come detto in precedenza, altri piloti a bordo di vetture truccate sono in giro alla ricerca di qualche sfidante. E allora, dopo aver dato una rapida occhiata al radar ed aver individuato i possibili avversari (individuabili sul radar perché indicati in rosso), via di gas al loro inseguimento. Una volta trovato, qualche colpo di fari abbaglianti è sufficiente per stuzzicare l'avversario, che ci porterà, dopo un inseguimento atto a saggiare la nostra abilità, nel luogo dove avrà inizio la gara.
Qui verremo raggiunti da altri piloti e potrà aprire i battenti il Midnight Club. Qualche secondo per sistemare le auto per la partenza e la gara può cominciare. Ora l'unico obiettivo è arrivare per primi al traguardo, ma la bellezza del tutto sta nel fatto che non ci sono percorsi prestabiliti da seguire: la gara è essenzialmente libera. Tutto ciò che bisognerà fare sarà passare attraverso i check-point disseminati per la mappa, seguendo il percorso che ci sembra più congeniale, ma tenendo in considerazione l'ordine prestabilito degli stessi che grazie al radar potremo avere sempre sotto controllo.