Might & Magic Heroes VII
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Difficilmente una software house riesce a prolungare una saga superando i tre capitoli, ma quello che i ragazzi di Black Hole Entertainment sono riusciti a fare in questi anni ha veramente dell'incredibile, se non altro perché arrivare ad un settimo -e dico settimo- capitolo di una lunga avventura lascia noi giocatori a combattere con un misto di emozioni, che variano dalla sensazione di già visto alla possibilità di fare nuovamente centro.
Da una parte, un leggero vento di innovazione é stato possibile grazie alle nuove tecnologie legate alla grafica ma dobbiamo ammettere che, per quanto riguarda le meccaniche, Might and Magic Heroes VII é rimasto praticamente lo stesso di sempre, con i suoi pregi ed i suoi difetti. Cerchiamo di spiegarvi, nel dettaglio, cosa abbiamo provato durante la nostra sessione di gioco.
Come da tradizione la componente ruolistica é così presente e radicata che é riuscita ad appassionarci dal primo momento, se non altro perché riesce a far convivere insieme lo sviluppo dei personaggi ed il loro impatto nel gioco. Ed in Might and Magic, la formula di questo settimo capitolo conferma il trend dei precedenti storici, quasi come fosse rimasta congelata nel tempo al fine di sopravvivere agli anni che passano, una generazione videoludica dopo l'altra.
Ma va bene, o perlomeno, é una cosa che l'appassionato di questo settore si aspetta quando va ad acquistare il gioco presso qualsiasi rivenditore. Ma come questo aspetto può risultare un punto di forza durante un'analisi più accurata, dall'altra riesce a nascondere un'ombra fin troppo gravosa, che inevitabilmente finisce per scansare quell'utenza meno affiatata che magari vorrebbe sondare con curiosità più generi, senza che il prodotto finale finisca per divorarlo con eccessiva frustrazione come contorno.
Per chi non conoscesse la formula M&M, quando parliamo di strategico a turni parliamo di un gameplay cadenzato come un cronografo, unità con ruoli ben precisi ed una scacchiera come campo di battaglia dove poter affrontare l'avversario. Niente guerriglia in tempo reale insomma, ma semplicemente una serie di pedine mosse su un tabellone e guidate da un generale che dovranno, in tutti i modi e con ogni espediente, avere la meglio sul proprio contendente.
Tale metodologia si ripercuote, allo stesso modo, anche nella campagna, la quale viene presentata sotto forma di un concilio ristretto dove i rappresentanti di diversi eserciti descrivono, in maniera precisa, il corso delle varie battaglie nelle diverse zone del mondo. A noi l'onere di sceglierne uno al fine di interpretarlo, così da poter effettuare diverse missioni le quali cercheranno di rivelarci, una vittoria dopo l'altra vi auguriamo, il corso della storia scritta dagli sviluppatori del gioco.
Come il quinto, ed il sesto capitolo, lo schema del gameplay propone di farvi andare in giro nella mappa con un eroe al fine di recuperare risorse da investire nella vostra base, sconfiggendo al tempo stesso alcuni minion presenti vicino a strutture particolari, che vi forniranno interessanti bonus qualora ci entrerete in contatto. Tali risorse sono suddivise per grado di importanza e molte saranno importanti nelle fasi avanzate per sbloccare edifici più potenti nel vostro quartier generale.
Oltre alla gestione dell'esercito, dovrete dare la giusta importanza anche alle caratteristiche del vostro eroe, dato che potrete scegliere per lui diverse abilità al fine di renderlo più pericolo durante gli scontri, o magari più preparato nelle fasi esplorative. Non é molto semplice padroneggiare tutte le particolarità del titolo, soprattutto perché la difficoltà risulta decisamente ostica anche a livello Normale, vista la predominanza dell'IA nel farsi trovare preparata quasi a qualsiasi tipo di scontro.
Per non parlare del fatto che per assoldare nuove unità di mercenari sia dalla nostra cittadina, che da un qualsiasi campo sparso per la mappa, dovremo aspettare la bellezza di una settimana in-game. Vi segnaliamo, in ogni caso, che é possibile far spostare le unità da una cittadina all'altra tramite uno spostamento simile a quello delle carovane, che magari riesce a supportarvi meglio nei momenti in cui il vostro eroe va avanzando all'interno della mappa.
Va comunque sottolineato che il gioco possiede una bellissima ambientazione, seguita da una serie di modalità interessanti che potranno sicuramente occupare il vostro tempo di gioco per moltissime ore. Già la campagna é intensa e lunga, nonché diversificata per gli eserciti presenti, ma se questa non dovesse soddisfare la vostra sete di strategia, sappiate che potrete attingere alla modalità Skirmish, la modalità Duello e, dulcis in fundo, la modalità Multigiocatore. Nella prima potrete ovviamente scegliere una fazione per giocare la partita su una mappa pre-confezionata contro diversi avversari ingame, la seconda invece vi dà la possibilità di scendere subito in campo nella canonica scacchiera, al fine di sconfiggere il vostro avversario dopo aver scelto un avatar con relativo esercito abbinato, mentre la terza vi farà giocare contro amici e sconosciuti di tutto il mondo.
Graficamente il titolo regala bellissime sensazioni. Le mappe sono vaste e piacevoli da esplorare, inoltre i paesaggi risultano veramente molto ben caratterizzati e ricchi di particolari certosini, che sono riusciti a farci immergere nell'avventura senza la minima difficoltà. Texture estremamente pulite, corredate da un bellissimo comparto d'illuminazione ed un altrettanto gruppo di effetti visivi, permettono una buonissima immedesimazione nelle fasi di duello su scacchiera, le quali a tutti gli effetti non ci hanno minimamente deluso. Attenzione però, perché a lungo andare il gioco diventa abbastanza ripetitivo, se non altro perché il concept del gioco prevede continui incontri con gli avversari e parecchie battaglie che dovrete forzatamente effettuare in tempo reale. Tenete i nervi saldi!
Da una parte, un leggero vento di innovazione é stato possibile grazie alle nuove tecnologie legate alla grafica ma dobbiamo ammettere che, per quanto riguarda le meccaniche, Might and Magic Heroes VII é rimasto praticamente lo stesso di sempre, con i suoi pregi ed i suoi difetti. Cerchiamo di spiegarvi, nel dettaglio, cosa abbiamo provato durante la nostra sessione di gioco.
Quella terribile sensazione di déjà vu
Come da tradizione la componente ruolistica é così presente e radicata che é riuscita ad appassionarci dal primo momento, se non altro perché riesce a far convivere insieme lo sviluppo dei personaggi ed il loro impatto nel gioco. Ed in Might and Magic, la formula di questo settimo capitolo conferma il trend dei precedenti storici, quasi come fosse rimasta congelata nel tempo al fine di sopravvivere agli anni che passano, una generazione videoludica dopo l'altra.
Ma va bene, o perlomeno, é una cosa che l'appassionato di questo settore si aspetta quando va ad acquistare il gioco presso qualsiasi rivenditore. Ma come questo aspetto può risultare un punto di forza durante un'analisi più accurata, dall'altra riesce a nascondere un'ombra fin troppo gravosa, che inevitabilmente finisce per scansare quell'utenza meno affiatata che magari vorrebbe sondare con curiosità più generi, senza che il prodotto finale finisca per divorarlo con eccessiva frustrazione come contorno.
Per chi non conoscesse la formula M&M, quando parliamo di strategico a turni parliamo di un gameplay cadenzato come un cronografo, unità con ruoli ben precisi ed una scacchiera come campo di battaglia dove poter affrontare l'avversario. Niente guerriglia in tempo reale insomma, ma semplicemente una serie di pedine mosse su un tabellone e guidate da un generale che dovranno, in tutti i modi e con ogni espediente, avere la meglio sul proprio contendente.
Tale metodologia si ripercuote, allo stesso modo, anche nella campagna, la quale viene presentata sotto forma di un concilio ristretto dove i rappresentanti di diversi eserciti descrivono, in maniera precisa, il corso delle varie battaglie nelle diverse zone del mondo. A noi l'onere di sceglierne uno al fine di interpretarlo, così da poter effettuare diverse missioni le quali cercheranno di rivelarci, una vittoria dopo l'altra vi auguriamo, il corso della storia scritta dagli sviluppatori del gioco.
Attenzione, maneggiare con cautela!
Come il quinto, ed il sesto capitolo, lo schema del gameplay propone di farvi andare in giro nella mappa con un eroe al fine di recuperare risorse da investire nella vostra base, sconfiggendo al tempo stesso alcuni minion presenti vicino a strutture particolari, che vi forniranno interessanti bonus qualora ci entrerete in contatto. Tali risorse sono suddivise per grado di importanza e molte saranno importanti nelle fasi avanzate per sbloccare edifici più potenti nel vostro quartier generale.
Oltre alla gestione dell'esercito, dovrete dare la giusta importanza anche alle caratteristiche del vostro eroe, dato che potrete scegliere per lui diverse abilità al fine di renderlo più pericolo durante gli scontri, o magari più preparato nelle fasi esplorative. Non é molto semplice padroneggiare tutte le particolarità del titolo, soprattutto perché la difficoltà risulta decisamente ostica anche a livello Normale, vista la predominanza dell'IA nel farsi trovare preparata quasi a qualsiasi tipo di scontro.
Per non parlare del fatto che per assoldare nuove unità di mercenari sia dalla nostra cittadina, che da un qualsiasi campo sparso per la mappa, dovremo aspettare la bellezza di una settimana in-game. Vi segnaliamo, in ogni caso, che é possibile far spostare le unità da una cittadina all'altra tramite uno spostamento simile a quello delle carovane, che magari riesce a supportarvi meglio nei momenti in cui il vostro eroe va avanzando all'interno della mappa.
Va comunque sottolineato che il gioco possiede una bellissima ambientazione, seguita da una serie di modalità interessanti che potranno sicuramente occupare il vostro tempo di gioco per moltissime ore. Già la campagna é intensa e lunga, nonché diversificata per gli eserciti presenti, ma se questa non dovesse soddisfare la vostra sete di strategia, sappiate che potrete attingere alla modalità Skirmish, la modalità Duello e, dulcis in fundo, la modalità Multigiocatore. Nella prima potrete ovviamente scegliere una fazione per giocare la partita su una mappa pre-confezionata contro diversi avversari ingame, la seconda invece vi dà la possibilità di scendere subito in campo nella canonica scacchiera, al fine di sconfiggere il vostro avversario dopo aver scelto un avatar con relativo esercito abbinato, mentre la terza vi farà giocare contro amici e sconosciuti di tutto il mondo.
Confessioni post-mortem
Graficamente il titolo regala bellissime sensazioni. Le mappe sono vaste e piacevoli da esplorare, inoltre i paesaggi risultano veramente molto ben caratterizzati e ricchi di particolari certosini, che sono riusciti a farci immergere nell'avventura senza la minima difficoltà. Texture estremamente pulite, corredate da un bellissimo comparto d'illuminazione ed un altrettanto gruppo di effetti visivi, permettono una buonissima immedesimazione nelle fasi di duello su scacchiera, le quali a tutti gli effetti non ci hanno minimamente deluso. Attenzione però, perché a lungo andare il gioco diventa abbastanza ripetitivo, se non altro perché il concept del gioco prevede continui incontri con gli avversari e parecchie battaglie che dovrete forzatamente effettuare in tempo reale. Tenete i nervi saldi!