Mission Humanity
di
Redazione Gamesurf
Non è possibile variare il dettaglio grafico del gioco, ne è supportato alcun tipo di audio 3D.
La mappa del pianeta è utile per individuare giacimenti di materie prime (vengono segnati in bianco), per controllare la posizione-spostamento dei propri soldati (in blu) o delle truppe nemiche (in rosso) e per accedere velocemente a tutti i punti della superficie del pianeta: è possibile infatti 'fixare' delle posizioni su di essa, per poi richiamarle in qualsiasi momento tramite una serie di pulsantini.
Il pannello comandi è costituito da tre pulsanti-icone principali (Edifici, Unità e Pianeti) premendo i quali si attivano i due sotto-pulsanti: Costruzione Edifici - Gestione Edifici (per Edifici), Informazioni Plotone - Gestione Plotone (per Unità) e Mappa Del Sistema Planetario Attuale - Dati Sul Pianeta Attuale (per Pianeti).
Il contenuto della finestra di stato dipende dalla combinazione di pulsanti effettuata nel pannello comandi: ad ex. selezionando EDIFICI -> GESTIONE EDIFICI comparirà una lista di tutte le strutture al momento inserite nella propria base.
IN MISSIONE
Il gioco ha inizio con la vostra navicella (chiamata Pioneer) pronta ad atterrare sulla superficie del primo pianeta, Nortus, del primo sistema planetario; una volta atterrati, il vostro compito sarà quello di far sorgere una base attorno all'astronave madre. La prima struttura da costruire saranno le centrali elettriche, in modo da assicurare alla base una costante fornitura di energia elettrica; dopo le centrali sarà la volta delle miniere, le quali hanno il compito fondamentale di estrarre le materie prime (risorse) ovvero Estronio, Ferro, Carbonio e Titanio. In MH le materie prime sono paragonabili al denaro: sono infatti indispensabili per costruire le strutture, per addestrare i soldati, per trasportare la vostra astronave su un altro pianeta, per avviare nuovi progetti: ogni cosa ha un costo in materie prime.
Durante il gioco le risorse vengono indicate con dei simboli particolari, per brevità. Dopo le miniere vengono le colonie, grazie alle quali è possibile fornire alla base la manodopera necessaria all'esercito e al lavoro nelle varie strutture (industrie, accademie, miniere, ecc.). Abbiamo poi l'ufficio progetti, tramite il quale è possibile avviare la progettazione di nuove tecnologie in grado di rivaleggiare con quella aliena, le industrie e i garage per produrre veicoli militari sempre più potenti e veloci, e le accademie e caserme per addestrare i soldati e 'ammassarli'. Altre strutture secondarie sono poi i magazzini per le risorse in eccesso e i trasmettitori di energia, utili in caso che si piazzino degli edifici lontano dalle centrali elettriche.
La mappa del pianeta è utile per individuare giacimenti di materie prime (vengono segnati in bianco), per controllare la posizione-spostamento dei propri soldati (in blu) o delle truppe nemiche (in rosso) e per accedere velocemente a tutti i punti della superficie del pianeta: è possibile infatti 'fixare' delle posizioni su di essa, per poi richiamarle in qualsiasi momento tramite una serie di pulsantini.
Il pannello comandi è costituito da tre pulsanti-icone principali (Edifici, Unità e Pianeti) premendo i quali si attivano i due sotto-pulsanti: Costruzione Edifici - Gestione Edifici (per Edifici), Informazioni Plotone - Gestione Plotone (per Unità) e Mappa Del Sistema Planetario Attuale - Dati Sul Pianeta Attuale (per Pianeti).
Il contenuto della finestra di stato dipende dalla combinazione di pulsanti effettuata nel pannello comandi: ad ex. selezionando EDIFICI -> GESTIONE EDIFICI comparirà una lista di tutte le strutture al momento inserite nella propria base.
IN MISSIONE
Il gioco ha inizio con la vostra navicella (chiamata Pioneer) pronta ad atterrare sulla superficie del primo pianeta, Nortus, del primo sistema planetario; una volta atterrati, il vostro compito sarà quello di far sorgere una base attorno all'astronave madre. La prima struttura da costruire saranno le centrali elettriche, in modo da assicurare alla base una costante fornitura di energia elettrica; dopo le centrali sarà la volta delle miniere, le quali hanno il compito fondamentale di estrarre le materie prime (risorse) ovvero Estronio, Ferro, Carbonio e Titanio. In MH le materie prime sono paragonabili al denaro: sono infatti indispensabili per costruire le strutture, per addestrare i soldati, per trasportare la vostra astronave su un altro pianeta, per avviare nuovi progetti: ogni cosa ha un costo in materie prime.
Durante il gioco le risorse vengono indicate con dei simboli particolari, per brevità. Dopo le miniere vengono le colonie, grazie alle quali è possibile fornire alla base la manodopera necessaria all'esercito e al lavoro nelle varie strutture (industrie, accademie, miniere, ecc.). Abbiamo poi l'ufficio progetti, tramite il quale è possibile avviare la progettazione di nuove tecnologie in grado di rivaleggiare con quella aliena, le industrie e i garage per produrre veicoli militari sempre più potenti e veloci, e le accademie e caserme per addestrare i soldati e 'ammassarli'. Altre strutture secondarie sono poi i magazzini per le risorse in eccesso e i trasmettitori di energia, utili in caso che si piazzino degli edifici lontano dalle centrali elettriche.
Mission Humanity
Mission Humanity
Quando mi è stato assegnato questo gioco ero abbastanza scettico sul suo valore effettivo, abituato e viziato da super-produzioni miliardarie di ogni genere, ma dopo le prime partite e le prime sofferte vittorie mi sono reso conto di trovarmi di fronte a un prodotto sufficientemente longevo e appassionante, per quanto estremamente semplice ed essenziale. Graficamente, nel suo piccolo, è ben fatto: i pianeti sono rappresentati con una certa cura e le animazioni delle strutture e dell'esercito sono convincenti. Non aspettatevi da MH effetti di luce dinamica, animazioni di oggetti vettoriali, texture mapping, roteazioni e zoomate varie perché siete fuori strada: MH è un videogioco 'vecchio stile', dove è stata curata più l'azione vera e propria che la forma, con risultati a volte positivi e altre volte un po' meno.