MISSION: IMPOSSIBLE
di
Le ambientazioni sono ahimé prive di originalità e di fine struttura architettonica, che d'altra parte vanta la Konami in MGS. Alcuni quadri si riveleranno infatti ben congegnati e dotati di interessanti elementi di contorno funzionali allo svolgimento dell'avventura, ma altri risulteranno inesorabilmente scarni, banalmente vecchiotti, attestandosi sul passato standard dei prodotti 3D della prima generazione. La veste "poligonosa" che affligge la parte grafica non gioca a favore della votazione finale: i personaggi avranno infatti volti cubettosi privi di suggestive e reali espressioni facciali, che ricorderanno a mala pena le plastiche figure dei Playmobil. Texture ed effetti atmosferici sono, d'altro canto, egregiamente riprodotti, lasciando per strada, inspiegabilmente, poco o nulla di quell'ottima fattura che le distingueva sul gioco in formato cartuccia, nonostante il codice sia stato riscritto completamente per la trasposizione su cd. Il sistema di controllo, tutt'altro che valido, renderà spesso frustante l'azione, imperniato e costruito su un che di legnoso e "antico", ben lontano dalla valida implementazione dei controlli rapidi e funzionali di Metal Gear. Eroica e chimerica sarà l'impresa di condurre a buon fine le missioni affidandosi esclusivamente alle doti atletico/motorie di Hunt
Nessuna nota di biasimo, ma neanche particolari plausi ai filmati d'intermezzo, che si collocano nell'anonimia più totale, causa dei succitati errorini grafici, in grado di risolvere il tutto in un che di legnoso e poco credibile. Il sonoro vede, in un loop interminabile, sulle prime divertente e coinvolgente, ma noiosissimo (e a volte inappropriato) alla lunga, la classica musichetta di Mission Impossible. L'idea che tale motivetto potesse accompagnare, un po' come il pane con il cibo, l'intero arco di gioco, rivela la puerile ingenuità degli sviluppatori, che sul piano del sonoro hanno avuto lavoro estremamente facile, "cutpastando" il brano dalla versione N64
Diciamolo chiaramente: Mission Impossible si inserisce nel filone dello sneak'em up piuttosto anacronisticamente, non riuscendo a ricreare nulla di più di quanto i suoi aggiornati concorrenti abbiano già mostrato. Riconosco che la conversione da N64 a PlayStation, considerando il dimezzamento di bittaggio, sia più che lodevole, ma delle curative patch alla struttura di gioco, magari con ulteriori missioni (il gioco per N64 annovera 23 missioni contro le 20 qui presenti), migliorie grafiche e longevità/difficoltà leggermente più decorosa, non avrebbero di certo guastato ad un prodotto che, ultimo arrivato nel mondo del terrorismo internazionale, merita una grigia e stiracchiata sufficienza.
Nessuna nota di biasimo, ma neanche particolari plausi ai filmati d'intermezzo, che si collocano nell'anonimia più totale, causa dei succitati errorini grafici, in grado di risolvere il tutto in un che di legnoso e poco credibile. Il sonoro vede, in un loop interminabile, sulle prime divertente e coinvolgente, ma noiosissimo (e a volte inappropriato) alla lunga, la classica musichetta di Mission Impossible. L'idea che tale motivetto potesse accompagnare, un po' come il pane con il cibo, l'intero arco di gioco, rivela la puerile ingenuità degli sviluppatori, che sul piano del sonoro hanno avuto lavoro estremamente facile, "cutpastando" il brano dalla versione N64
Diciamolo chiaramente: Mission Impossible si inserisce nel filone dello sneak'em up piuttosto anacronisticamente, non riuscendo a ricreare nulla di più di quanto i suoi aggiornati concorrenti abbiano già mostrato. Riconosco che la conversione da N64 a PlayStation, considerando il dimezzamento di bittaggio, sia più che lodevole, ma delle curative patch alla struttura di gioco, magari con ulteriori missioni (il gioco per N64 annovera 23 missioni contro le 20 qui presenti), migliorie grafiche e longevità/difficoltà leggermente più decorosa, non avrebbero di certo guastato ad un prodotto che, ultimo arrivato nel mondo del terrorismo internazionale, merita una grigia e stiracchiata sufficienza.