MLB 13 The Show
Ed ecco a voi la stella dello stadio…
Il rapporto degli italiani con il baseball non é certo dei migliori. Cerchiamo di essere onesti e diciamoci la verità: molti di quelli che ne capiscono qualcosa devono la propria “cultura” all'ondata dei cartoni animati giapponesi trasmessi sulle nostre tv circa 25/30 anni fa, tra “Tommy, la stella dei Giants”, “Pat, la ragazza del baseball” e un'altra manciata di titoli sparsi. In un panorama sportivo soffocato dallo strapotere del calcio, il baseball non ha mai attecchito, nonostante l'Italia possa vantare una nazionale di tutto rispetto capace di vincere i Campionati Europei nelle ultime due edizioni e di piazzare giocatori in alcune delle leghe più importanti del mondo, come Alex Liddi, sotto contratto con gli americani Seattle Mariners o Alessandro Maestri, volato a Osaka per giocare nel massimo campionato nipponico con gli Orix Buffaloes. Ad ogni modo, ci troviamo in una situazione in cui il baseball rimane un interesse di nicchia e, di riflesso, anche i videogame ad esso dedicati. Per nostra fortuna, in altri paesi, questa disciplina raggiunge un livello di seguito elevatissimi, motivo per cui é sempre stato fiorente il mercato legato di videogiochi ad esso legati.
Certo, come ben sapete non sono poi tanti di questi giochi ad arrivare sui nostri scaffali e, a dire la verità, il titolo di cui stiamo parlando non sembra poterli proprio vedere, questi scaffali appena citati. Stiamo parlando di MLB 13 The Show, dove l'acronimo sta per Major League Baseball (il campionato americano), titolo sviluppato dallo studio San Diego di Sony che, a quanto pare, potrete comprare solo tramite PlayStation Store al prezzo di 49 euro e avendo disponibile una ventina di giga sull'hard disk della vostra console. Decisione un po' ingombrante, ma abbastanza condivisibile vista la ristrettezza del target raggiungibile da Sony. D'altro canto lo stesso brand sembra aver compiuto una scelta di stile abbastanza chiara, legata anche alle persone che di questo sport non masticano affatto: la possibilità di una personalizzazione ampissima, dove ogni elemento può essere gestito a proprio piacimento. Appena arrivati nel mondo di MLB 13 a darci il benvenuto sarà la richiesta di selezionare una impostazione di base, secondo le nostre qualità di gioco, ma andando a curiosare nelle opzioni potremo trovare quanto detto poco sopra: una serie quasi infinita di voci e possibili variazioni.
Insomma: forse le regole per vincere sul diamante continueranno ad essere un mistero per molti utenti italiani, ma bisogna dire che il team di sviluppo ha fatto di tutto per permettere anche ai meno bravi di giocare grazie a quanto descritto e alla presenza di alcuni tutorial riferiti sia alla fase d'attacco che a quella di difesa. Parlando di videogame sportivi, il pubblico italiano é abituato all'ormai storico dualismo calcistico tra PES e FIFA, senza scordare la battaglia a distanza tra Electronic Arts e 2K sul campo dei vari sport americani. Dove si pone il marchio Sony in questo panorama a noi poco conosciuto? Vi leviamo dubito un dubbio: ai piani alti, altissimi, veleggiando verso un livello d'eccellenza. Tutto é stato creato per riuscire a dare un ulteriore spunto di qualità ad una saga che, a ben vedere, é quasi sempre riuscita a regalare soddisfazioni a chi le aveva dato fiducia.
“Credo sia più facile imparare la matematica che non il baseball." Albert Einstein
Tecnicamente siamo davanti ad un prodotto confezionato con estrema cura, a partire da una ottima grafica che riesce a cogliere al meglio l'atmosfera del gioco, sebbene la risoluzione arrivi solo al formato 720p, meglio conosciuta come HD Ready. Insomma, niente Full HD, ma i modelli poligonali, lo stadio e praticamente tutto quello che ruota attorno al diamante sono davvero ben realizzati, con il picco delle animazioni e l'unico neo del pubblico, un po' sotto tono. Mentre ci si gode il colpo d'occhio, grazie a telecamere perfette per la situazione, si ascolta anche una telecronaca buona (ma non buonissima) tutta in inglese, come il resto del gioco. Purtroppo MLB 13 é un prodotto assolutamente di nicchia per quanto riguarda il nostro mercato, motivo per cui non risulta tradotto in nessuna delle sue parti né vocali né testuali: uno scoglio non indifferente per i neofiti che si troveranno davanti a schermate intere di spiegazioni e tutorial dove abbonderanno termini tecnici noti quasi solo agli esperti. Per fortuna non serve essere fini conoscitori delle sette note per godersi la superba colonna sonora del gioco, dove quattordici brani di altissima qualità riescono a creare una stupenda atmosfera. Facile caricarsi quando a suonare per noi ci sono gruppi del calibro dei Rolling Stones, gli ZZ Top, i Soundgarden, gli Imagine Dragons, i Blink 182 e altri ancora.
Anche il gameplay risulta raffinato e completo nel rappresentare ogni elemento di questo sport, grazie ad un sistema basato sulla totale personalizzazione di cui abbiamo già parlato. Tenendo sempre da conto che potrete andare a toccare e ritoccare decine e decine di elementi, facciamo presente come le impostazioni di base mettano a disposizione una serie di livelli di difficoltà ben calibrati per ogni tipologia di gioco. Si parte da opzioni assistite che permettono di divertirsi senza troppi patemi, lanciando e battendo in scioltezza, magari pensando unicamente alla direzione del lancio e al tempismo di battuta, per poi legare ad alcuni tasti azioni ben precise come utilizzare, ad esempio, il pulsante “cerchio” per passare la palla alla prima base per cercare di fermare la corsa di un battitore dopo una battuta valida. Salendo di grado arriveremo ad avere un controllo più completo in ogni azione, ma dovremo aggiungervi una precisione di realizzazione non indifferente. Riuscire a gestire alla perfezione le proprie azioni sul monte di lancio risulta avere una funzione importantissima sull'economia della partita come, d'altronde, saper sfruttare a dovere i turni di battuta, dove potrete non solo cercare il fuoricampo, ma anche indirizzare i vostri colpi dove più vi converrà a seconda della situazione.
Le modalità disponibili sono davvero tante e seguono, tendenzialmente, quanto visto sui maggiori titoli sportivi di questa annata. Road to the Show é l'ormai classica situazione in cui, grazie ad un potente editor, potremo creare un nostro giocatore e guidarlo per riuscire a raggiungere le vette più alte della sua carriera, partendo dai campi meno importanti per arrivare a giocare in una delle due League e, magari, essere l'atleta migliore delle World Series, le sette finali dove si sfidano la vincitrice della National League e della American League, in cui la prima squadra che vince quattro partite si porta a casa il titolo. Il tutto é ricreato molto bene, grazie anche ad un sistema di crescita e alle tantissime skill del nostro avatar che, ovviamente, dovremo curare per avere miglioramenti. Franchise ci vedrà calare nei panni di un general manager per cercare di trarre il meglio dalla nostra squadra (ma potremo anche gestirne diverse nello stesso momento), tenendo sempre d'occhio elementi estremamente affascinanti come allenamenti, tattiche, scouting di giocatori nelle leghe minori e via dicendo, in un mix manageriale estremamente ben fatto e soddisfacente.
Se l'oceano ci divide…
Ci sono poi diverse modalità ancora più tradizionali per giocare semplici partite o interi campionati con la propria squadra preferita, senza scordare alcuni minigiochi basati sui lanci e sulle battute, ma come impone il trend di questi ultimi anni, grande importanza é data al comparto online, a partire dalle partite amichevoli o classificate e grazie a Leagues, dove un massimo di 29 utenti umani possono sfidarsi in un campionato online. Interessantissima anche Diamond Dynasty, in cui si può creare la propria squadra dal nulla, compresi loghi e divise, per lanciarsi in quello che é un vero e proprio MMO dedicato al baseball manageriale. Tutto bello e funzionale? Purtroppo no. Non abbiamo dubbio alcuno riguardo al fatto che negli Stati Uniti il multiplayer online possa funzionare alla meraviglia, ma le nostre prove sul campo hanno denotato una lag praticamente costante, sebbene di varia intensità. Il problema é che, in un gioco come il baseball, la tempistica é vitale, soprattutto quando si va a battere. Una frazione di secondo di ritardo basta a rovinare la vostra prestazione, motivo per cui, nonostante tanti tentativi, non ci sia stata nemmeno una occasione in cui ci siamo potuti godere il nostro match.
Il problema potrebbe essere legato al fatto che la stragrande maggioranza di giocatori che abbiamo incontrato arrivavano dagli Stati Uniti, ma é chiaro che questo rischia di essere lo stesso destino degli altri giocatori italiani che tenteranno la fortuna giocando MLB 13 The Show online. Di contro si rivela molto divertente il multiplayer offline, dove si possono sfidare sino ad un massimo di quattro giocatori. Presente anche una modalità cooperativa in cui si può giocare contro la CPU, sia offline che online, ma qui ritorna il problema della lag. Un bel problema per un gioco sportivo visto che, al giorno d'oggi, questa categoria di prodotti fa molto affidamento sullo sfruttamento del web. Quantomeno la vostra connessione a internet potrà fornirvi un sistema di aggiornamento delle rose delle squadre e altri servizi social, come il collegamento con Twitter.
MLB 13 The Show é, quindi, un prodotto creato ad arte, con piccoli difetti che non riescono ad inficiare la qualità generale messa in campo dai ragazzi dello Studio San Diego… ovviamente a patto di mettere da parte il gioco online, salvo futuri miglioramenti da parte di Sony. A molti potrà sembrare strano veder promuovere in modo netto un gioco sportivo con l'online così colmo di problemi, ma per gli appassionati di baseball la quantità e la qualità dell'offerta offline é semplicemente ottima, grazie ad una buonissima realizzazione tecnica, alla ricchezza di contenuti e al gameplay tanto evoluto quanto customizzabile. Amate questo sport? Non fatevi scappare MLB 13 The Show. Siete curiosi a riguardo? Potreste comprarlo ugualmente, tenendo da conto che dovrete, comunque, impegnarvi per i primi tempi per cercare di campire regole e tecnicismi. Odiate il baseball in ogni sua forma? Va bene, ma questa é la sola situazione in cui potrete ignorare questo titolo a cuore leggero. E ora scusateci: le World Series ci aspettano!
Il rapporto degli italiani con il baseball non é certo dei migliori. Cerchiamo di essere onesti e diciamoci la verità: molti di quelli che ne capiscono qualcosa devono la propria “cultura” all'ondata dei cartoni animati giapponesi trasmessi sulle nostre tv circa 25/30 anni fa, tra “Tommy, la stella dei Giants”, “Pat, la ragazza del baseball” e un'altra manciata di titoli sparsi. In un panorama sportivo soffocato dallo strapotere del calcio, il baseball non ha mai attecchito, nonostante l'Italia possa vantare una nazionale di tutto rispetto capace di vincere i Campionati Europei nelle ultime due edizioni e di piazzare giocatori in alcune delle leghe più importanti del mondo, come Alex Liddi, sotto contratto con gli americani Seattle Mariners o Alessandro Maestri, volato a Osaka per giocare nel massimo campionato nipponico con gli Orix Buffaloes. Ad ogni modo, ci troviamo in una situazione in cui il baseball rimane un interesse di nicchia e, di riflesso, anche i videogame ad esso dedicati. Per nostra fortuna, in altri paesi, questa disciplina raggiunge un livello di seguito elevatissimi, motivo per cui é sempre stato fiorente il mercato legato di videogiochi ad esso legati.
Certo, come ben sapete non sono poi tanti di questi giochi ad arrivare sui nostri scaffali e, a dire la verità, il titolo di cui stiamo parlando non sembra poterli proprio vedere, questi scaffali appena citati. Stiamo parlando di MLB 13 The Show, dove l'acronimo sta per Major League Baseball (il campionato americano), titolo sviluppato dallo studio San Diego di Sony che, a quanto pare, potrete comprare solo tramite PlayStation Store al prezzo di 49 euro e avendo disponibile una ventina di giga sull'hard disk della vostra console. Decisione un po' ingombrante, ma abbastanza condivisibile vista la ristrettezza del target raggiungibile da Sony. D'altro canto lo stesso brand sembra aver compiuto una scelta di stile abbastanza chiara, legata anche alle persone che di questo sport non masticano affatto: la possibilità di una personalizzazione ampissima, dove ogni elemento può essere gestito a proprio piacimento. Appena arrivati nel mondo di MLB 13 a darci il benvenuto sarà la richiesta di selezionare una impostazione di base, secondo le nostre qualità di gioco, ma andando a curiosare nelle opzioni potremo trovare quanto detto poco sopra: una serie quasi infinita di voci e possibili variazioni.
Insomma: forse le regole per vincere sul diamante continueranno ad essere un mistero per molti utenti italiani, ma bisogna dire che il team di sviluppo ha fatto di tutto per permettere anche ai meno bravi di giocare grazie a quanto descritto e alla presenza di alcuni tutorial riferiti sia alla fase d'attacco che a quella di difesa. Parlando di videogame sportivi, il pubblico italiano é abituato all'ormai storico dualismo calcistico tra PES e FIFA, senza scordare la battaglia a distanza tra Electronic Arts e 2K sul campo dei vari sport americani. Dove si pone il marchio Sony in questo panorama a noi poco conosciuto? Vi leviamo dubito un dubbio: ai piani alti, altissimi, veleggiando verso un livello d'eccellenza. Tutto é stato creato per riuscire a dare un ulteriore spunto di qualità ad una saga che, a ben vedere, é quasi sempre riuscita a regalare soddisfazioni a chi le aveva dato fiducia.
“Credo sia più facile imparare la matematica che non il baseball." Albert Einstein
Tecnicamente siamo davanti ad un prodotto confezionato con estrema cura, a partire da una ottima grafica che riesce a cogliere al meglio l'atmosfera del gioco, sebbene la risoluzione arrivi solo al formato 720p, meglio conosciuta come HD Ready. Insomma, niente Full HD, ma i modelli poligonali, lo stadio e praticamente tutto quello che ruota attorno al diamante sono davvero ben realizzati, con il picco delle animazioni e l'unico neo del pubblico, un po' sotto tono. Mentre ci si gode il colpo d'occhio, grazie a telecamere perfette per la situazione, si ascolta anche una telecronaca buona (ma non buonissima) tutta in inglese, come il resto del gioco. Purtroppo MLB 13 é un prodotto assolutamente di nicchia per quanto riguarda il nostro mercato, motivo per cui non risulta tradotto in nessuna delle sue parti né vocali né testuali: uno scoglio non indifferente per i neofiti che si troveranno davanti a schermate intere di spiegazioni e tutorial dove abbonderanno termini tecnici noti quasi solo agli esperti. Per fortuna non serve essere fini conoscitori delle sette note per godersi la superba colonna sonora del gioco, dove quattordici brani di altissima qualità riescono a creare una stupenda atmosfera. Facile caricarsi quando a suonare per noi ci sono gruppi del calibro dei Rolling Stones, gli ZZ Top, i Soundgarden, gli Imagine Dragons, i Blink 182 e altri ancora.
Anche il gameplay risulta raffinato e completo nel rappresentare ogni elemento di questo sport, grazie ad un sistema basato sulla totale personalizzazione di cui abbiamo già parlato. Tenendo sempre da conto che potrete andare a toccare e ritoccare decine e decine di elementi, facciamo presente come le impostazioni di base mettano a disposizione una serie di livelli di difficoltà ben calibrati per ogni tipologia di gioco. Si parte da opzioni assistite che permettono di divertirsi senza troppi patemi, lanciando e battendo in scioltezza, magari pensando unicamente alla direzione del lancio e al tempismo di battuta, per poi legare ad alcuni tasti azioni ben precise come utilizzare, ad esempio, il pulsante “cerchio” per passare la palla alla prima base per cercare di fermare la corsa di un battitore dopo una battuta valida. Salendo di grado arriveremo ad avere un controllo più completo in ogni azione, ma dovremo aggiungervi una precisione di realizzazione non indifferente. Riuscire a gestire alla perfezione le proprie azioni sul monte di lancio risulta avere una funzione importantissima sull'economia della partita come, d'altronde, saper sfruttare a dovere i turni di battuta, dove potrete non solo cercare il fuoricampo, ma anche indirizzare i vostri colpi dove più vi converrà a seconda della situazione.
Le modalità disponibili sono davvero tante e seguono, tendenzialmente, quanto visto sui maggiori titoli sportivi di questa annata. Road to the Show é l'ormai classica situazione in cui, grazie ad un potente editor, potremo creare un nostro giocatore e guidarlo per riuscire a raggiungere le vette più alte della sua carriera, partendo dai campi meno importanti per arrivare a giocare in una delle due League e, magari, essere l'atleta migliore delle World Series, le sette finali dove si sfidano la vincitrice della National League e della American League, in cui la prima squadra che vince quattro partite si porta a casa il titolo. Il tutto é ricreato molto bene, grazie anche ad un sistema di crescita e alle tantissime skill del nostro avatar che, ovviamente, dovremo curare per avere miglioramenti. Franchise ci vedrà calare nei panni di un general manager per cercare di trarre il meglio dalla nostra squadra (ma potremo anche gestirne diverse nello stesso momento), tenendo sempre d'occhio elementi estremamente affascinanti come allenamenti, tattiche, scouting di giocatori nelle leghe minori e via dicendo, in un mix manageriale estremamente ben fatto e soddisfacente.
Se l'oceano ci divide…
Ci sono poi diverse modalità ancora più tradizionali per giocare semplici partite o interi campionati con la propria squadra preferita, senza scordare alcuni minigiochi basati sui lanci e sulle battute, ma come impone il trend di questi ultimi anni, grande importanza é data al comparto online, a partire dalle partite amichevoli o classificate e grazie a Leagues, dove un massimo di 29 utenti umani possono sfidarsi in un campionato online. Interessantissima anche Diamond Dynasty, in cui si può creare la propria squadra dal nulla, compresi loghi e divise, per lanciarsi in quello che é un vero e proprio MMO dedicato al baseball manageriale. Tutto bello e funzionale? Purtroppo no. Non abbiamo dubbio alcuno riguardo al fatto che negli Stati Uniti il multiplayer online possa funzionare alla meraviglia, ma le nostre prove sul campo hanno denotato una lag praticamente costante, sebbene di varia intensità. Il problema é che, in un gioco come il baseball, la tempistica é vitale, soprattutto quando si va a battere. Una frazione di secondo di ritardo basta a rovinare la vostra prestazione, motivo per cui, nonostante tanti tentativi, non ci sia stata nemmeno una occasione in cui ci siamo potuti godere il nostro match.
Il problema potrebbe essere legato al fatto che la stragrande maggioranza di giocatori che abbiamo incontrato arrivavano dagli Stati Uniti, ma é chiaro che questo rischia di essere lo stesso destino degli altri giocatori italiani che tenteranno la fortuna giocando MLB 13 The Show online. Di contro si rivela molto divertente il multiplayer offline, dove si possono sfidare sino ad un massimo di quattro giocatori. Presente anche una modalità cooperativa in cui si può giocare contro la CPU, sia offline che online, ma qui ritorna il problema della lag. Un bel problema per un gioco sportivo visto che, al giorno d'oggi, questa categoria di prodotti fa molto affidamento sullo sfruttamento del web. Quantomeno la vostra connessione a internet potrà fornirvi un sistema di aggiornamento delle rose delle squadre e altri servizi social, come il collegamento con Twitter.
MLB 13 The Show é, quindi, un prodotto creato ad arte, con piccoli difetti che non riescono ad inficiare la qualità generale messa in campo dai ragazzi dello Studio San Diego… ovviamente a patto di mettere da parte il gioco online, salvo futuri miglioramenti da parte di Sony. A molti potrà sembrare strano veder promuovere in modo netto un gioco sportivo con l'online così colmo di problemi, ma per gli appassionati di baseball la quantità e la qualità dell'offerta offline é semplicemente ottima, grazie ad una buonissima realizzazione tecnica, alla ricchezza di contenuti e al gameplay tanto evoluto quanto customizzabile. Amate questo sport? Non fatevi scappare MLB 13 The Show. Siete curiosi a riguardo? Potreste comprarlo ugualmente, tenendo da conto che dovrete, comunque, impegnarvi per i primi tempi per cercare di campire regole e tecnicismi. Odiate il baseball in ogni sua forma? Va bene, ma questa é la sola situazione in cui potrete ignorare questo titolo a cuore leggero. E ora scusateci: le World Series ci aspettano!
MLB 13 The Show
8.5
Voto
Redazione
MLB 13 The Show
Parafrasando il titolo del gioco stesso, MLB 13 The Show é davvero uno spettacolo. Il titolo fa respirare a pieno l'atmosfera del baseball americano e chi ama questo sport non potrà che mettere mano al portafogli per portarsi a casa l'ottima produzione di Sony. Ottimo graficamente, sublime nell'audio, MLB 13 The Show offri un gameplay colmo di opzioni, in modo da adattarsi a qualsiasi livello di abilità dei giocatori, così da poter far divertire chiunque. Tantissime modalità e una sola pecca importante: la lag registrata giocando online, cosa che rende quasi inutilizzabile il multiplayer via internet. Una cosa é certa: la mancanza della localizzazione in italiano fa si che il gioco sia consigliato solo a chi ha già una infarinatura sul baseball, perché la massiccia presenza di termini tecnici potrebbe lasciare perplesso anche il più volenteroso degli anglofoni. Ad ogni modo, se amate il baseball, non lasciatevelo sfuggire: prendetelo al volo e… home run!