MLB The Show 23, la nostra recensione!
Scendiamo in campo con i fenomeni del baseball!
Non si vive di solo calcio: benvenuto nella Major League!
Sebbene l'interesse degli sportivi italiani sia praticamente monopolizzati dal calcio e poco altro, c'è comunque una parte di pubblico che guarda con passione agli sport d'oltreoceano. Non che il baseball sia praticato solo in America o Giappone, ma è indubbio che sebbene anche a casa nostra ci sia un appassionato quanto limitato movimento, è negli Stati Uniti che si trova il campionato più competitivo e dal maggior tasso tecnico. la Major League è, appunto, il fulcro del gioco che stiamo esaminando oggi.
Nella recensione di Major League The Show 23 andremo a scoprire pregi e difetti del titolo sviluppato dal San Diego Studio di Sony, team che ormai cura da anni il brand. Il nuovo episodio, come già avviene dal 2021,sarà disponibile non solo per PlayStation 4 e 5, ma anche per Nintendo Switch e Xbox X/S (qui presente anche nel Gamepass). Noi per l'occasione siamo saliti sul monte di lancio impugnando il fido DualSense e siamo entrati in campo con la squadra di PlayStation 5 per mettere a segno più home run possibili!
MLB The Show è un brand votato alla simulazione e per dirla in modo semplice, sta al baseball come FIFA sta al calcio, al punto che ritroverete moltii punti in comune rispetto all'offerta ludica dei due famosi titoli. "The Show" non è solo un marchio storico, ma una vera e propria dichiarazione di intenti: regia, colonna sonora, telecronaca e via dicendo sono tutti elementi che puntano a esaltare azioni e protagonisti per regalare al giocatore un vero e proprio spettacolo. Luci e suoni ci introducono alle tantissime modalità di gioco da soli o in multiplayer in un mix dove lo sport si mescola con lo show. L'aver citato FIFA non è stato un caso perché una delle grandi attrazioni è ancora una volta la Diamond Dynasty che ci dà l'occasione di creare la nostra squadra dei sogni tramite delle card in puro stile FUT.
Si sbustano i pacchetti, si collezionano giocatori e oggetti vari e si cerca di mettere in gioco la formazione più competitiva possibile. Inutile dire che non mancano le microtransazioni, ma per la nostra esperienza abbiamo notato che raggiungendo i vari obiettivi postici dal gioco, si riceve una discreta quantità di bustine, più che sufficienti per un utente che non vuole a tutti i costi una competizione ai massimi livelli. Diamond Dynasty non si limita a seguire le orme di FUT, ma ci mette del suo per rendersi affascinante e ci verranno proposte situazioni ottime per accumulare crediti, magari riuscendo a portare a casa qualche risultato schierando formazioni che rispettino specifiche richieste del gioco, così da guadagnare qualche credito extra.
C'è poi la possibilità di fare tornei e gare ufficiali o customizzabili con chicche come la gara di home run tra battitori, non dimenticando la grande importanza della carriera, sia da manager che da giocatore. Potrete persino sfruttare una completissima applicazione che, oltre a farvi tenere sotto controllo ogni elemento del gioco, vi permette di scannerizzare il vostro volto e riportarlo in game per dare le vostre sembianze al giocatore con cui vorrete tentare la scalata al successo, partendo dalle partite utili per farvi notare dalle squadre della MLB, sino a raggiungere i risultati più importanti.
Da notare come ci sia anche una modalità storica, in cui andremo a rivivere le partite più iconiche della lega che sino agli anni sessanta vedeva giocare praticamente solo atleti afroamericani, una vera fucina di talenti che incantò tutti gli Stati Uniti, sino al sacrosanto momento in cui non vi furono più distinzioni dovute al colore della pelle dei giocatori. Potremo ripercorrere i momenti più importanti delle carriere di svariati campioni e gli sviluppatori hanno dimostrato un impegno enorme, tanto che sono stati ricreati stadi e atmosfere dell’epoca, per una immersività al top. Ce n’è davvero per tutti i gusti e questo fa il paio con l’attenta creazione di tutti i giocatori delle squadre della Major League che, come nei titoli sportivi che si rispettino, hanno sia le proprie fattezze, sia le proprie movenze.
MBL 23 The Show 23: poco coraggio, ma quanti contenuti!
Come avrete capito MLB The Show 23 è un titolo in cui è stata infusa, come da tradizione della saga, una enorme attenzione per i particolari, notabile in ogni elemento del gioco. La stessa creazione del proprio avatar comprende una marea di opzioni che permettono di ricreare il proprio giocatore in maniera quasi univoca, ma questo è solo un esempio per far capire l’impegno profuso nello sviluppo.
Certo, va detto che molti assets sono palesemente riciclati dal precedente episodio e questo forse uno dei difetti principali di MLB The Show 23: scarsa voglia di innovare e la scelta di restare su binari sicuri e già testati, con una serie di aggiornamenti minimi. Grafica e fisica partono da ottime basi, con l'impatto visivo che rimane di buon livello, ma inizia a mostrare i segni del tempo, probabilmente legati al fatto che per coprire un bacino d'utenza maggiore si rimane in una prospettiva cross gen. La fisica regge ancora bene e nell'edizione PlayStation 5 c'è il già citato DualSense che grazie ai propri "motorini" e grilletti adattivi riesce a fare "sentire" al meglio l'interazione con la palla.
Per quanto riguarda il gameplay di MLB The Show 23, le modalità con cui approcciarsi alle partite sono davvero tante e la gestione di fasi di attacco o difesa possono essere impostate in modo differente in base alle vostre preferenze. Ad esempio potreste scegliere di gestire le battute sfruttando il movimento delle leve analogiche o magari puntare sui pulsanti e la stessa cosa funziona per i lanci. Le possibilità sono diverse e sicuramente troverete quella che fa per voi e se foste tra i giocatori più nostalgici avrete anche modo di giocare la modalità classica che riprende i primi episodi i MLB.
Il gameplay risulta quindi soddisfacente e adatto a ogni giocatore grazie anche alla possibilità di ritoccare il livello di difficoltà e calibrarlo su se stessi. Inutile dire che la "conditio sine qua non" per divertirsi con MLB The Show 23 è quella di amare il baseball o quantomeno di esserne attratti dalle tempistiche e regole, spesso poco familiari al pubblico Italiano. Il gioco è tutto in inglese, quindi se siete del tutto a digiuno da termini come strike, home run, pitcher e via dicendo, consigliamo prima un ripassino del regolamento. Per chi ha idea di come si svolge una partita sul diamante, si preannunciano tantissime sfide adrenaliniche fatte di riflessi, tecniche di gioco e tattiche, in un complesso che si rivela entusiasmante.
Presente anche il gioco online, ma la nostra esperienza è stata altalenante: a volte una leggera lag non ci ha permesso di colpire o lanciare con il tempismo necessario. Alla fine del nono inning, MLB The Show 23 si rivela una gioia per gli appassionati, stracolmo di contenuti e dalle ottime meccaniche, ma con una grafica che potrebbe fare qualcosa in più se non fosse legata allo sviluppo cross gen, senza contare che un po' più di coraggio potrebbe aiutare a portare aria nuova in campo. Non perfetto, ma imperdibile per chi ama il baseball!
Versione Testata: PS5
Voto
Redazione
MLB The Show 23
Tornare a calcare il diamante in MLB The Show 23 è una esperienza tanto appagante quanto divertente. La quantità incredibile di contenuti, il comparto tecnico di buon livello e un gameplay rifinito sono i punti di forza del titolo che però, va detto, non compie chissà che passo avanti rispetto al passato. Il net code purtroppo non ci ha sempre soddisfatto e sappiamo tutti quanto sia importante giocare online in un titolo sportivo… ma forse siamo stati sfortunati noi nella ricerca degli avversari. MLB The Show 23, per quanto non abbia particolari novità rispetto agli scorsi anni, rimane un vero monumento al basabell videogiocato. In Italia saremo anche in pochi ad amare questo sport, ma potrebbe essere un ottimo modo per avvicinare a mazza e guantone i gamer curiosi di tentare una corsa a casa base!