Mobil 1 Rally Championship

di Redazione Gamesurf
Le prime due mod, come ovvio, costituiscono i prodromi della vera esperienza di guida che ci verrà imposta in seguito. Gara contro il tempo quindi e contro altre quattro auto disposte a tutto pur di tagliare per prime il traguardo. La vera natura del gioco EA é la modalità campionato, fedelmente riprodotto sfruttando sessioni fotografiche dei luoghi scenario di gara e mappe e piantine della Ordinance Survey. Le tappe da affrontare rispecchieranno la complessità e la lunghezza delle prove reali, con classifiche divise a seconda della categoria del mezzo in uso e gestione dei guasti meccanici lungo tutto il rally. L'assetto dell'auto rappresenta qui una componente essenziale ai fini della riuscita nella gara: gomme, rigidità delle sospensioni, rapporti del cambio, sensibilità dello sterzo e bilanciamento dei freni sono le variabili da tenere sott'occhio nel modellare la macchina in base alla conformazione del terreno

É da tener presente che i tracciati sono spesso lunghi ed impegnativi e per il mezzo e per il pilota, per cui partire con un assetto errato della macchina in una tappa di 15/20 minuti sarà estremamente deleterio per la classifica finale del rally. Gestire al meglio le tappe ed avere una visione globale dell'intera prova, valutando tappe in cui attaccare e tappe in cui difendersi e limitare i danni, scrutando attentamente la presenza di punti di controllo disseminati attraverso i tracciati, sarà quindi cosa buona e giusta. La console di gioco, ben differente ahimé dalla versione PC, mostra e vanta comunque gli strumenti essenziali per districarsi nelle stradine britanniche
La qualità cosmetica delle auto, sia nella visuale esterna che nel cockpit interno si assesta su livelli più che buoni, con una "strana" solidità delle texture, mai ballerine o incapaci di muoversi a tempo. Spostandoci sul lato estetico degli scenari é impossibile non restare meravigliati dinanzi alla sfiorata perfezione nella riproduzione poligonale dei paesaggi, della vegetazione e dei fondali, dotati di un orizzonte visivo quanto mai ampio e chiaro. Tutto tende al realismo, partendo dallo sporco che si accumula gradualmente sulla carrozzeria dell'auto sino ad arrivare al fango che si depositerà sul parabrezza, limitando la visuale del pilota che, comunque, potrà azionare tempestivamente i tergicristalli con un apposito tasto. Le quattrocento miglia percorribili si risolveranno in gioia visiva, in un tripudio di texture e colori autunnali delle boscaglie inglesi. Le tappe notturne o sul fare del tramonto avranno una forte e suggestiva caratterizzazione, con ombre allungate e colori tendenti al rosso e bui temporali che costringeranno a nervi saldi e fari abbaglianti sempre accesi