Mobil Suit Gundam: Side Story

di Redazione Gamesurf
Manca ormai poco al lancio ufficiale, anche per il vecchio continente, del Dreamcast, mentre il 27 novembre sarà già tempo di candeline in casa Sega: la console a 128 bit compie infatti un anno, tanto é passato dal lancio nel paese del Sol Levante di quella che sembra ormai essersi dimostrata più che una promessa per la grande "S"
La varietà dei giochi, questo dev'essere uno dei punti focali per l'affermazione di una nuova console. Ci si fa poco con una macchina in grado di offrire solo grandi produzioni limitate a un paio di generi: Neo Geo, la console dei picchiaduro (non letteralmente ma quasi), sempre ottimi prodotti ma mercato di nicchia. La Sega pare aver capito molto bene come funzionano le cose, ci mancherebbe dato il know-how nel campo, la dimostrazione più lampante la si può avere dando una rapida occhiata ai giochi usciti per Dreamcast da meno di un anno ad oggi, anche contando le ultimissime pubblicazioni contemporanee (o quasi) al lancio della console negli States. Giochi sportivi (NFL 2K, NFL Blitz 2000, il prossimo Virtua Striker 2), picchiaduro 2D (Street Fighter Zero 3, King of Fighters '99), picchiaduro 3D (Power Stone, Soul Calibur, Vitua Fighter 3tb), giochi di guida (Sega Rally 2, Buggy HeatSpeed Devils in prossima uscita PAL) e molto altro ancora. Cosa manca? Un bello sparatutto, magari in 3D, magari con velleità strategico-tattiche, magari Mobile Suit Gundam Side Story... e la Bandai ci riprova

La fama che si é creata la Bandai tra i videogiocatori non é propriamente definibile "delle migliori": dozzinali riduzioni (é proprio il caso di dirlo) in videogiochi di innumerevoli serie animate, fumetti e tutto quanto va a comporre la cultura dei manga e degli OAV nipponici. Picchiaduro, platform, giochi di guida, tutto (o quasi) scadeva nella più misera insufficienza. E Mobile Suit Gundam Side Story? Eccola finalmente, l'eccezione
Se volete farvi una veloce idea di cosa voglia dire giocare a MSGSD per Dreamcast, pensate a Mechwarrior. Similarmente al titolo Activision, infatti, occorre guidare i mecha corazzati all'attacco dei nemici, prodigandosi in battaglie ambientate in diversi scenari (cittadine futuristiche notturne, o nel sole del giorno, spazi aperti e incontaminati e altro ancora). Ovviamente la gestione del gioco prevede la collaborazione del proprio mech con altri due compagni: a differenza di quanto si potrebbe inizialmente pensare, i mecha alleati sono dotati di una buona intelligenza artificiale e rappresentano ottimi sia nell'attacco che nella difesa (si possono settare come guardie del corpo del proprio mecha), o ancora come scout avanzati, che vanno alla scoperta di territorio ancora inesplorato. Ma grande valore, come unità d'avamposto, é dato al [XXX], un piccolo carro capace di fungere da vero radar-mobile; é quindi utile (nonché consigliabile) fornirgli un percorso predefinito (che prevede un massimo di tre tappe/punti focali). In tal modo, consultando poi la mappa a disposizione, si può venire a conoscenza della posizione dei mecha avversari. Non sono invece segnalati su tale mappa gli obiettivi minori, torrette antiaeree, camion di supporto e quant'altro