Modern Groove Ministry of Sound Edition
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Quando Chris Deering, Ken Kutaragi e i tanti capoccia di Sony hanno proposto e pensato la PlayStation 2 come una "macchina multimediale", non pensavano, probabilmente, proprio a quanto offerto da Ubi Soft con questo Moderngroove Ministry of Sound Edition, ma la via per il "centro" tecnologico del vostro salotto sembra passare anche attraverso questa produzione inglese..
A volerla dire tutta, prodotti simili a questo Moderngroove se ne sono visti da quasi dieci anni, soprattutto pensando ad alcune applicazioni per Mega CD capaci di offrire nomi altrettanto, se non più, altisonanti di Ministry of Sound. E' però indubbio che le capacità tecniche e di visualizzazione della PlayStation 2 diano nuovo senso e motivazione di esistere a un prodotto come Moderngrove. A proposito, ma di cosa si tratta esattamente?
"WE GOT THE GROOVE, WE GOT THE SOUND..."
"Unisci effetti visivi dinamici con esclusivi set da DJ", questo recita, letteralmente, la confezione di Moderngroove. A tutti gli effetti il prodotto Ubi Soft permette di ascoltare la bellezza di 60 tracce (oltre 5 ore di musica, mica robetta) preparate in esclusiva da cinque DJ che rappresentano la punta di diamante di quella che é ormai diventata un'etichetta vera e proprio, la discoteca londinese Ministry of Sound, in (piena) attività sin dal 1991
I protagonisti, ovvero i DJ, rispondono al nome di Paul Jackson, Paul Dakeyne, Ferry Corsten, Tall Paul, Krafty Kuts. Il DVD-Rom non permette unicamente di ascoltare la musica dei cinque paladini di cui sopra, e ci mancherebbe altro, fornendo difatti la possibilità di visualizzare su schermo una serie pressoché infinita di effetti visivi di qualsiasi natura e sorta. Il tutto si risolve quindi in una specie di studio privato per la produzione di sequenze audio e video. Il giocatore può infatti decidere l'ordine dei brani e la presenza di quale tipologia di effetti inserire nei propri "esperimenti". Sono presenti poi alcune opzioni quale la comparsa di piccole frasi decise dal giocatore, piuttosto che alcuni stralci del testo delle canzoni presenti (parlare di "testo" per dei brani fondamentalmente privi di qualsiasi testo può apparire esagerato, ma s'intende unicamente qualche sequenza di parole avvicinate per formare una sorta di ritornello o, comunque, di motivo ricorrente, tipico di questa scena musicale)
A volerla dire tutta, prodotti simili a questo Moderngroove se ne sono visti da quasi dieci anni, soprattutto pensando ad alcune applicazioni per Mega CD capaci di offrire nomi altrettanto, se non più, altisonanti di Ministry of Sound. E' però indubbio che le capacità tecniche e di visualizzazione della PlayStation 2 diano nuovo senso e motivazione di esistere a un prodotto come Moderngrove. A proposito, ma di cosa si tratta esattamente?
"WE GOT THE GROOVE, WE GOT THE SOUND..."
"Unisci effetti visivi dinamici con esclusivi set da DJ", questo recita, letteralmente, la confezione di Moderngroove. A tutti gli effetti il prodotto Ubi Soft permette di ascoltare la bellezza di 60 tracce (oltre 5 ore di musica, mica robetta) preparate in esclusiva da cinque DJ che rappresentano la punta di diamante di quella che é ormai diventata un'etichetta vera e proprio, la discoteca londinese Ministry of Sound, in (piena) attività sin dal 1991
I protagonisti, ovvero i DJ, rispondono al nome di Paul Jackson, Paul Dakeyne, Ferry Corsten, Tall Paul, Krafty Kuts. Il DVD-Rom non permette unicamente di ascoltare la musica dei cinque paladini di cui sopra, e ci mancherebbe altro, fornendo difatti la possibilità di visualizzare su schermo una serie pressoché infinita di effetti visivi di qualsiasi natura e sorta. Il tutto si risolve quindi in una specie di studio privato per la produzione di sequenze audio e video. Il giocatore può infatti decidere l'ordine dei brani e la presenza di quale tipologia di effetti inserire nei propri "esperimenti". Sono presenti poi alcune opzioni quale la comparsa di piccole frasi decise dal giocatore, piuttosto che alcuni stralci del testo delle canzoni presenti (parlare di "testo" per dei brani fondamentalmente privi di qualsiasi testo può apparire esagerato, ma s'intende unicamente qualche sequenza di parole avvicinate per formare una sorta di ritornello o, comunque, di motivo ricorrente, tipico di questa scena musicale)