Monaco Grand Prix Racing Simulation 2

di Redazione Gamesurf
Dopo questa lunga descrizione delle numerose opzioni del gioco, scendiamo finalmente in pista. Anche in questo caso la prima impressione é quella di poche modifiche rispetto al predecessore. Per certi versi é vero. La grafica non ha avuto aggiornamenti sostanziali, ma solo lievi miglioramenti: sono state utilizzate textures più definite e sono stati implementati alcuni nuovi effetti di luce. Particolarmente interessante é la simulazione del disturbo visivo che si ha, affrontando i tunnel di Montecarlo e Suzuka, quando si passa da zone illuminate dal sole all'oscurità e poi di nuovo alla luce

Il modello di guida, però, ha subito qualche piccolo cambiamento: la monoposto, sia in modalità facile che utilizzando gli assetti standard a livello realistico, é leggermente sottosterzante e non presenta più quella tendenza, a volte casuale, al sovrasterzo e alle perdite di aderenza, risultando così un po' più semplice da guidare. Invariata é l'ottima gestione della variabilità delle condizioni atmosferiche (non é raro passare da un sole che spacca le pietre al diluvio universale e tornare a percorrere gli ultimi giri all'asciutto), ma, purtroppo, non é altrettanto ben supportata dalle possibilità di scelta delle gomme. Infatti le soluzioni sono limitate a gomme con mescola dura o morbida per l'asciutto e alle "rain" per condizioni da bagnato. Rimangono escluse le famose intermedie, che in queste ultime due stagioni di Formula 1 hanno spesse volte fatto la differenza. É stata introdotta la possibilità di modificare in corsa l'assetto delle barre anti-rollio e la ripartizione di frenata e una più accurata gestione della strategia box
Il sonoro, invece, é assolutamente immutato: i rombi dei motori (onestamente non il massimo) e le comunicazioni dai box sono esattamente gli stessi di Formula 1 Racing Simulation, anche se, come abbiamo detto prima, l'editor incluso permette, teoricamente, di sostuirli tutti
L'intelligenza artificiale degli avversari é piuttosto buona: sono degli ossi abbastanza duri da superare e, se vedono una porta aperta, non esitano a tentare l'infilata. Facendosi vedere negli specchietti dai doppiati, essi solitamente si scanseranno dalla traiettoria ottimale (ma Coulthard, é sempre in agguato...)