Monaco Grand Prix Racing Simulation 2
di
Redazione Gamesurf
In particolare, la prima delle due novità, come il nome lascia intuire, permette di intraprendere la carriera di un vero pilota: disputando un campionato con una monoposto di un team minore, bisogna ben figurare nelle varie gare per farsi notare da team più grossi che, eventualmente, offriranno un ingaggio più alto e una vettura più performante in grado di lottare per la vittoria la stagione successiva
La modalità Scenario, invece, ci mette di fronte a 10 particolari situazioni, capitate realmente la scorsa stagione, che dobbiamo risolvere a nostro favore: ad esempio riuscire a vincere il Gran Premio di Ungheria con una macchina che negli ultimi giri diventa inguidabile (l'anno scorso, se ricordate, Damon Hill perse la gara proprio all'ultimo giro per problemi meccanici), o, ancora, disputando l'ultima gara della stagione con un solo punto di vantaggio nel mondiale sul nostro avversario diretto, dobbiamo riuscire ad arrivargli davanti (o a non farlo arrivare... inutile spiegare a cosa si riferisce, vero?). Ad onor del vero, i nomi inventati fanno perdere un po' di fascino a questa modalità, che, comunque, rimane molto interessante, soprattutto se in seguito verranno implementati altri scenari (come, ad esempio, l'ultima gara del campionato in corso)
Per quanto riguarda le classiche modalità di Pratica, Gran Premio e Campionato non dovrebbe esserci bisogno di spiegazioni
La Corsa Semplice dà la possibilità di disputare una gara su un circuito a scelta senza bisogno di prove e qualifiche, mentre con la Corsa a Tempo possiamo provare a realizzare i giri record da scambiare con gli amici. La modalità Campionato Personalizzato, infine, permette di creare un mondiale con i Gran Premi che più ci aggradano
Alla prima occhiata le novità grosse rispetto al predecessore sembrano esaurisi qui. Pur non essendo, come abbiamo detto sopra, un simulatore prettamente Arcade, Monaco, esattamente nella stessa maniera di Formula 1 Racing Simulation, può essere giocato anche a livello Facile, in modo da consentire a chi non ha molta dimestichezza con i giochi di guida di gareggiare senza preoccuparsi di assetti, regole di gara e rischi di danneggiare la monoposto con manovre troppo avventate. Con questo livello non tutte le modalità di gioco possono essere usate, ma vengono resi disponibili tutti gli aiuti (frenata automatica, ABS, antiderapata, anti-slittamento, servo sterzo e marce automatiche). Il livello Realistico, con tre gradazioni di difficoltà crescenti (a seconda del grado selezionato gli avversari sono più tosti e meno aiuti che possono essere attivati), rappresenta invece il pane adatto ai denti di chi con i simulatori di guida vive giorno e notte. Selezionandolo, infatti, si avrà accesso in ogni modalità al ricco menu che consente di regolare al meglio la macchina. Ogni singolo aspetto della vettura può essere configurato con molta precisione (é persino possibile aumentare il numero di giri del motore, perdendo però affidabilità) e la completa telemetria permette di verificare i vantaggi e gli svantaggi di ogni singolo cambiamento. Possono essere attivate varie regole di gara come lo stop & go per partenza anticipata, la velocità limitata nella corsia box, il massimo di 12 giri per le prove di qualificazione e di 30 per le prove libere, il tetto di 36 gomme da asciutto e 28 da bagnato per tutto il weekend di gara. Con Monaco sono stati introdotti in più il limite del 107% per i tempi nelle qualificazioni e la possibilità di usare un solo muletto per Gran Premio. Ciò significa che, se durante le prove, siano esse libere o di qualifica, si danneggia in modo irreparabile la vettura per due volte, non si potrà disputare la gara. É possibile impostare anche la "fragilità" della monoposto e le varie rotture più o meno gravi che essa può subire, tra cui spiccano la classica rottura del motore, la fastidiosa rottura delle sospensioni e la perdita di acqua e di olio
La modalità Scenario, invece, ci mette di fronte a 10 particolari situazioni, capitate realmente la scorsa stagione, che dobbiamo risolvere a nostro favore: ad esempio riuscire a vincere il Gran Premio di Ungheria con una macchina che negli ultimi giri diventa inguidabile (l'anno scorso, se ricordate, Damon Hill perse la gara proprio all'ultimo giro per problemi meccanici), o, ancora, disputando l'ultima gara della stagione con un solo punto di vantaggio nel mondiale sul nostro avversario diretto, dobbiamo riuscire ad arrivargli davanti (o a non farlo arrivare... inutile spiegare a cosa si riferisce, vero?). Ad onor del vero, i nomi inventati fanno perdere un po' di fascino a questa modalità, che, comunque, rimane molto interessante, soprattutto se in seguito verranno implementati altri scenari (come, ad esempio, l'ultima gara del campionato in corso)
Per quanto riguarda le classiche modalità di Pratica, Gran Premio e Campionato non dovrebbe esserci bisogno di spiegazioni
La Corsa Semplice dà la possibilità di disputare una gara su un circuito a scelta senza bisogno di prove e qualifiche, mentre con la Corsa a Tempo possiamo provare a realizzare i giri record da scambiare con gli amici. La modalità Campionato Personalizzato, infine, permette di creare un mondiale con i Gran Premi che più ci aggradano
Alla prima occhiata le novità grosse rispetto al predecessore sembrano esaurisi qui. Pur non essendo, come abbiamo detto sopra, un simulatore prettamente Arcade, Monaco, esattamente nella stessa maniera di Formula 1 Racing Simulation, può essere giocato anche a livello Facile, in modo da consentire a chi non ha molta dimestichezza con i giochi di guida di gareggiare senza preoccuparsi di assetti, regole di gara e rischi di danneggiare la monoposto con manovre troppo avventate. Con questo livello non tutte le modalità di gioco possono essere usate, ma vengono resi disponibili tutti gli aiuti (frenata automatica, ABS, antiderapata, anti-slittamento, servo sterzo e marce automatiche). Il livello Realistico, con tre gradazioni di difficoltà crescenti (a seconda del grado selezionato gli avversari sono più tosti e meno aiuti che possono essere attivati), rappresenta invece il pane adatto ai denti di chi con i simulatori di guida vive giorno e notte. Selezionandolo, infatti, si avrà accesso in ogni modalità al ricco menu che consente di regolare al meglio la macchina. Ogni singolo aspetto della vettura può essere configurato con molta precisione (é persino possibile aumentare il numero di giri del motore, perdendo però affidabilità) e la completa telemetria permette di verificare i vantaggi e gli svantaggi di ogni singolo cambiamento. Possono essere attivate varie regole di gara come lo stop & go per partenza anticipata, la velocità limitata nella corsia box, il massimo di 12 giri per le prove di qualificazione e di 30 per le prove libere, il tetto di 36 gomme da asciutto e 28 da bagnato per tutto il weekend di gara. Con Monaco sono stati introdotti in più il limite del 107% per i tempi nelle qualificazioni e la possibilità di usare un solo muletto per Gran Premio. Ciò significa che, se durante le prove, siano esse libere o di qualifica, si danneggia in modo irreparabile la vettura per due volte, non si potrà disputare la gara. É possibile impostare anche la "fragilità" della monoposto e le varie rotture più o meno gravi che essa può subire, tra cui spiccano la classica rottura del motore, la fastidiosa rottura delle sospensioni e la perdita di acqua e di olio
Monaco Grand Prix Racing Simulation 2
Monaco Grand Prix Racing Simulation 2
In definitiva, vale la pena acquistare questo Monaco Grand Prix Racing Simulation 2? La risposta, come per la maggior parte dei seguiti che presentano poche modifiche rispetto ai predecessori, è la solita: dipende.
Se amate Formula 1 Racing Simulation alla follia e avete passato su di esso ore e ore anche solo per capire quali vantaggi o svantaggi comporta cambiare l'inclinazione degli alettoni di un grado su un certo circuito, Monaco è certamente quello che fa per voi: molte di quelle imperfezioni che vi hanno sempre dato fastidio sono state corrette (non tutte, però), è stato aggiunto un nuovo tracciato su cui gareggiare e sono stati fatti alcuni piccoli ritocchi, senza sostanzialmente modificare la struttura originale del gioco. In più la modalità retrò, pur non avendo, come è già stato detto nella recensione, grosse velleità simulative, è un simpatico diversivo.
Se possedete F1RS, ma, pur apprezzandolo molto, non lo adorate così tanto da non poter vivere senza, probabilmente Monaco non vi serve. Per il "normale" utente, infatti, le limitate novità non valgono la spesa.
Se, infine, non avete F1RS ma, come la maggior parte degli Italiani, amate l'automobilismo, Monaco un pensierino lo merita di sicuro, poichè, pur non essendo perfetto, rappresenta la migliore simulazione di Formula 1 moderna attualmente in circolazione, almeno fino all'arrivo di GP3.
Se amate Formula 1 Racing Simulation alla follia e avete passato su di esso ore e ore anche solo per capire quali vantaggi o svantaggi comporta cambiare l'inclinazione degli alettoni di un grado su un certo circuito, Monaco è certamente quello che fa per voi: molte di quelle imperfezioni che vi hanno sempre dato fastidio sono state corrette (non tutte, però), è stato aggiunto un nuovo tracciato su cui gareggiare e sono stati fatti alcuni piccoli ritocchi, senza sostanzialmente modificare la struttura originale del gioco. In più la modalità retrò, pur non avendo, come è già stato detto nella recensione, grosse velleità simulative, è un simpatico diversivo.
Se possedete F1RS, ma, pur apprezzandolo molto, non lo adorate così tanto da non poter vivere senza, probabilmente Monaco non vi serve. Per il "normale" utente, infatti, le limitate novità non valgono la spesa.
Se, infine, non avete F1RS ma, come la maggior parte degli Italiani, amate l'automobilismo, Monaco un pensierino lo merita di sicuro, poichè, pur non essendo perfetto, rappresenta la migliore simulazione di Formula 1 moderna attualmente in circolazione, almeno fino all'arrivo di GP3.