Monster Hunter 3 Ultimate

di Roberto Vicario
Nell'hands on che ha preceduto questa recensione vi abbiamo raccontato di come la serie Monster Hunter in terra nipponica sia paragonabile ad un vero e proprio culto. Sebbene qui in Europa la popolarità non tocchi gli stessi livelli, Capcom ha distanza di qualche tempo dalle uscite giapponesi ha sempre rilasciato anche nel vecchio continente i titoli della serie.
Ecco quindi che ci troviamo a parlare di Monster Hunter 3: Ultimate, versione ulteriormente revisionata e filtrata di quel Monster Hunter Tri G uscito a fine 2011 per 3DS giapponese e successivamente convertito per WiiU con l'effige di Monster Hunter 3G Hd. Version.
Dopo decine di ore spese a cacciare mostri, siamo pronti ad analizzare nel dettaglio la versione europea di questo gioco.



Nuove facce e graditi ritorni
Monster Hunter 3: Ultimate continua sulla scia intrapresa da Capcom, in particolar modo per i suoi picchiaduro, che vede un costante rilascio di versioni aggiornate che, oltre a sistemare problemi di ogni sorta, aggiungono costantemente nuovi elementi di gioco.
Anche in questo caso, se confrontiamo quest'ultima versione con l'originale per Wii, noteremo che Capcom non ha lesinato nel portare all'interno del già vastissimo spettro di scelte, nuovi elementi che rendono questo titolo ancora più completo in termini di possibilità offerte dal farming, crafting e ovviamente dalla caccia.
Prima di addentrarci nella trama - che anche in questa versione risulta abbastanza risicata - analizziamo più nel dettaglio le novità che abbiamo potuto scovare nelle ore spese all'interno dell'universo di Monster Hunter. Ovviamente grosso risalto é stato dato ai mostri, veri protagonisti della nostra avventura, che potranno contare su un nuovissima variante acquatica che farà da sfondo anche alla parte narrativa, chiamato Lagiacrus. A questo nuovo bestione verranno affiancati più di 70 differenti mostri che contano un volto totalmente nuovo (Brachydios), alcune varianti inedite di razze già viste nel capitolo per Wii, ed il ritorno di alcune specie viste in Monster Hunter Freedoom 2 per PSP.

Ai mostri saranno affiancate ovviamente centinaia di nuove quest sia per quanto riguarda le missioni in singolo che in multigiocatore, suddivise in uccisioni di mostri, recupero di oggetti, farming e così via. Non mancheranno, ovviamente, nemmeno la componente di crafting con l'aggiunta di nuovi materiali da combinare tra di loro e nuove armi e nuove armature da far equipaggiare al nostro eroe. Chiude il cerchi il ritorno di Misty Peaks come location e due totalmente inedite. Come avrete quindi facilmente intuito, sotto l'aspetto meramente numerico il titolo offre una quantità di contenuti tale da poter stuzzicare anche l'interesse di quella fascia di giocatori che probabilmente hanno già consumato ore e ore di gioco sulla versione originale per Wii.


Addentrandoci nella componente narrativa, scopriamo come gli sviluppatori abbiano cercato di portare la storia verso un livello leggermente superiore rispetto a quello visto nei capitoli passati. Nei panni di un anonimo cacciatore dovremo cercare di risollevare la sorte del villaggio di Moga colpito dall'arrivo di un potente mostro marino che ha distrutto tutto nel suo passaggio. In maniera abbastanza progressiva, così da far prendere confidenza al giocatore con tutti gli elementi di gioco, prenderemo parte alla ricreazione della zona portuale (hub centrale di gioco), che vedrà popolarsi di nuove possibilità: Fabbro, Mercante, Cuoco, fattoria e così via. Un modo sicuramente valido per inserire gradualmente chi si avvicina per la prima volta alla serie. Ovviamente, lo scopo finale sarà quello di uccidere il mostro marino completando così il nostro viaggio di crescita. Come in passato avremo missioni di diverso tipo che saranno suddivise tramite un ranking a stelle dalle più facili alle più difficili. A queste si aggiungo missioni urgenti che sarà possibile attivare in un lasso temporale limitato e che porteranno a benefici di diverso tipo.

Infine, tra le tante cose che si potranno sbloccare per quanto riguarda la modalità singolo giocatore, ci saranno degli aiutanti (shakalaka) che in fase di combattimento ci potranno dare una mano, rivelandosi particolarmente utili sopratutto nelle battaglie di grado avanzato e quindi più estenuanti.

Molto importante si rivelerà anche un gatto in grado di trasportarci dal villaggio di Moga al porto di Tanzia che oltre a rivelarsi un hub di gioco più grosso e movimentato del villaggio, avrà la possibilità di essere visitato sia in modalità singolo giocatore (con quest totalmente diverse da quelle del villaggio di Moga e più incentrate sull'uccisione di bestie di grossa taglia) che soprattutto in multiplayer, dove sarà adibito alla ricezione di nuovi giocatori, alla scelte delle quest e alla preparazione della battaglia.



Proprio in questo luogo, purtroppo, si palesa anche il più grande difetto del titolo vista l'impossibilità di poter giocatore online con altri giocatori se non attraverso un connessione locale. Per dovere di cronaca é giusto dire che a breve dovrebbe essere rilasciata una patch che darà la possibilità al WiiU di fare da hotspot per la versione portatile, ma oltre a non poter essere presa come scusa per l'importante mancanza, rende estremamente macchinosa la modalità di gioco.

Un peccato, soprattutto alla luce del fatto che Monster Hunter é da sempre un titolo che basa la sua esperienza più core nelle battaglie giocate in compagnia di amici o conoscenti. Un vero pilastro su cui Capcom e la serie hanno sempre fatto leva e che in queste versione, paragonata con la controparte (assolutamente identica!) per WiiU, perde ai punti.

A rendere ancora più amaro il boccone da digerire ci pensa anche una caratteristica gradita come quella del cross save. In poche parole, i salvataggi della partita saranno assolutamente condivisibili dalle due versioni di gioco. Questo vuole che se il giocatore é in possesso di entrambe le versioni del gioco, una volta spento WiiU potrà portare avanti l'avventura sulla sua console portatile. Caratteristica, questa, che scommettiamo si rivelerà decisamente apprezzata da parte dei fan, così come la possibilità di giocare in cross play tra WiiU e 3Ds che, come vi abbiamo raccontato nel nostro hands on pre recensione, permetterà di creare party composti da tre giocatori in possesso della portatile e di un giocatore al comando della nuova armiraglia Nintendo. Caratteristica, questa, che ribadiamo rende ancora pià divertente il titolo giocato in locale con un gruppo di amici.



Siamo davvero davanti alla versione definitiva?
Ma come si presenta il gioco a livello di gameplay? Dopo un cospicuo monte ore di gioco e pur non avendo avuto la possibilità di testare il prodotto con il circle pad Pro (che ricordiamo supporterà) possiamo tranquillamente affermare che il titolo funziona decisamente bene. La presenza del doppio schermo permette di avere sul pannello superiore lo scorrimento delle immagini di gioco, mentre in quello sottostante avremo una serie di shortcut - totalmente personalizzabili-, che agevoleranno lo ricerca nel zaino, la visualizzazione della mappa oppure la semplice gestione della telecamera grazie ad una croce direzionale virtuale che, una volta presa la mano, sopperisce in maniera egregia alla mancanza del circle pad, nel qual caso il giocatore non volesse comprarlo.