Monster Hunter

di Tommaso Alisonno
Il campo visivo disponibile è piuttosto ampio, anche se poi le zone vengono caricate in blocchi relativamente piccoli, col risultato che attraversare diversi ambienti può richiedere parecchio tempo solamente nei caricamenti: la cosa è accettabile fintanto che avete molte cose da fare in un singolo punto (come abbattere cinque o sei Velociprey), ma naturalmente può essere fastidiosa in tutti i frangenti in cui è necessario spostarsi da una parte all'altra della mappa. Il sonoro si attesta su livelli discreti, con musiche tra il tribale e il maestoso in pieno stile "Jurassic Park", ovviamente adattissime, ed un nutrito set di campionamenti tra cui scegliere la voce del proprio alter ego. Anche i versi prodotti da animali e dinosauri sono ben ricreati, ed in effetti l'unico difetto riscontrato è il fatto che il gioco riproduce sempre lo stesso campionamento durante gli attacchi, a prescindere se questi vanno a segno o mancano il bersaglio, generando confusione.

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La giocabilità è il parametro più complesso di Monster Hunter: tante cose che possono essere buone per il SinglePlayer sono infatti "di troppo" nel gioco OnLine, mentre altre di cui il giocatore singolo farebbe a meno risultano cruciali quando si gioca in compagnia. Ad esempio, i sistemi di raccolta risorse, di estrazione dei minerali, di pesca e di cucina sono abbastanza accattivanti fintanto che il tempo che ci si dedica non diventa un'attesa snervante per gli altri giocatori; viceversa, alcune armi molto potenti, come spadoni o lance, sono assolutamente inutilizzabili per il giocatore singolo in quanto troppo lente ed ingombranti e necessitano inconfutabilmente del supporto di un artigliere che copra la fuga tra un attacco e l'altro. Il gioco in singolo rischia pertanto di trasformarsi in una ripetitiva (e alla lunga noiosa) ricerca di risorse con cui potenziare le armi e le armature, finché non ci si ritrova bardati oltre ogni limite e pronti per unirsi alle missioni OnLine... solo che a quel punto non c'è più niente da "potenziare" e il gioco diventa una sorta di FPS in versione Crictoniana.
A
nche il sistema di controllo, che proibisce molte azioni importanti quando si brandisce l'arma, tende a far preferire il gioco online, in cui è infatti possibile fuggire a curarsi o a preparare le armi da lancio mentre i compagni tengono occupato il mostro di turno. Insomma: tutto in Monster Hunter ritorna all'importanza ed alla notevole prevalenza del gioco OnLine su quello in locale, trasformando quest'ultimo in parte in una "preparazione" al primo e in parte in un "contentino" per chi non accede ai servizi internet. Un esperimento sicuramente coraggioso con le sue peculiarità, ma anche rischioso in quanto potrebbe facilmente deludere il singolo giocatore. Da tenere in considerazione solo se l'idea di andare a caccia di mostri con altri giocatori vi eccita.

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