Monster Hunter World
Monster Hunter World, insieme a Dragonball Fighter Z, rappresentava sicuramente il titolo più atteso di questo inizio 2018.
Personalmente ho passato oltre 1400 ore di gioco tra i capitoli usciti su PSP (risultando il gioco dopo World of Warcraft in cui ho investito più tempo nella mia “carriera” videoludica), ma quando la serie è migrata sulle console Nintendo, il mio interesse è andato scemando, fino al ritorno con questo capitolo su PS4 (la versione da me provata) e Xbox One (e in futuro anche per PC), anche se in Giappone uscirà solo sulla macchina targata Sony.
Fin dai primi video di gameplay mostrati negli ultimi mesi la sensazione era quella di poter avere tra le mani un prodotto degno della denominazione "Tripla A", ma come sempre, considerando l'hype che si è creato, il rischio di delusione è sempre dietro l'angolo quando si ha il prodotto finito in mano.
Dal punto di vista di un recensore comunque è un titolo molto impegnativo, visto che a differenza della maggior parte dei giochi, dove con 20-30 ore riesci ad analizzare quasi tutto quello che hanno da offrirti, lo stesso lasso temporale su Monster Hunter World significa forse aver visto la punta dell'iceberg.
Per i fan accaniti della serie, Monster Hunter World rappresenterà un nuovo inizio. Per quanto il "core" del gioco sia rimasto praticamente immutato (d'altronde perchè mai dovrebbe cambiare visto che ha funzionato alla grande fino ad oggi), la Capcom ha deciso di mettere mano e apportare tanti miglioramenti in lungo e largo.
In primis, e oserei dire finalmente dopo tanti anni, abbiamo uno story mode.
Il nostro personaggio fa parte della Quinta Flotta, contingente di un più ampio progetto di ricerca che ha come scopo studiare il fenomeno della migrazione dei Draghi Anziani dal Vecchio al Nuovo Continente, che avviene con regolarità ogni 10 anni.
Dopo il movimentato filmato iniziale ed aver perso un po' di tempo con l'editor del personaggio (potrete modificare l'aspetto anche successivamente nei vostri alloggi), faremo conoscenza della nostra nuova base operativa Astera, villaggio costruito dalla Commissione di ricerca, in cui potremmo trovare tutto quello che ci serve durante le nostre missioni.
In questo capitolo diventa centrale nella nostra avventura la conoscenza dei mostri che andremo ad affrontare, ma non solo da un punto di vista delle loro abilità per affrontarli al meglio durante le nostre sessioni di caccia, ma all'interno del villaggio di Astera avremo proprio dei biologi che ci chiederanno di scoprire tracce e studiare tutto quello che riguarda le creature.
Man mano che conosceremo meglio i nostri avversari, attraverso le guide di gioco potremmo scoprire quali sono i loro punti deboli, come e quali parti di corazza è possibile scalfire e che tipo di loot ci possiamo aspettare.
Quindi non avremo solo le classiche missioni di uccisione o cattura, che rappresentano però ancora la maggioranza all’interno del gioco, ma ci verrà anche chiesto di raccogliere informazioni.
L'esplorazione diventa parte vitale del gioco e consiglio vivamente di perdere un po' di tempo per conoscere le mappe in cui andremo ad operare, visto che una delle novità più importanti rispetto ai precedenti capitoli è proprio quella riguardante le aree di caccia.
Infatti i veterani del gioco erano abituati a vedere le mappe divise in zone numerate accessibili da entrate/uscite poste ai bordi delle stesse zone. I numeri in mini mappa sono ancora presenti e saranno molto utili durante le battute di caccia online per dare indicazioni rapide agli altri giocatori.
In Monster Hunter World l'area di gioco è unica e continua, ma soprattutto piena di tanti passaggi che i giocatori, man mano che prenderanno la mano, dovrebbero sfruttare per raggiungere la loro preda e impostare un'imboscata, magari con un bell'attacco dall'alto per saltargli sulla schiena, o scappare da un predatore per cui non eravamo pronti al momento, esattamente quello che ho fatto la prima volta che ho visto un Anjanath.
Ad aiutarci nelle nostre missioni avremo le nostre fidate armi: sono ben 14 e ognuna con le sue caratteristiche e stile di gioco peculiari. Senza esagerare, solo il cambiare arma ci dà la sensazione di star giocando ad un gioco diverso.
Dalla velocità e rapidità di esecuzione di spada e scudo o delle doppie lame, ai colpi caricati del martello; dallo stile conservativo della lancia a quello alla lunga distanza di arco o balestra. Senza scordarci tutte le armi ibride o addirittura trasformabili.
Ovviamente, ogni giocatore tenderà a specializzarsi in un due, massimo tre armi, per alternarle a seconda dell'esigenza del momento.
Ma possiamo parlare di armi (e armature) senza parlare del sistema di craft di Monster Hunter World? Assolutamente no, visto che, ancor più delle sessioni di caccia, è il lavoro in forgia forse il vero cuore pulsante della saga.
Ore perse a cercare quell'ultimo materiale raro, necessario per costruirsi l'arma o armatura dei propri sogni, possono sembrare a volte frustranti, ma in realtà regalano tantissima soddisfazione per aver centrato il proprio obiettivo.
Da questo punto di vista Monster Hunter World porta delle piccole aggiunte che aiutano i giocatori.
Nella sezione dedicata al crafting è possibile infatti visualizzare l'intero ramo delle armi e quindi poter programmare nel lungo periodo come muoverci per apportare miglioramenti al nostro equipaggiamento.
Altra piccola feature di questo capitolo è quello di poter inserire un oggetto da craftare in lista desideri, in maniera tale che, non appena i materiali necessari siano stati trovati, il gioco ci segnalerà la possibilità di creare l'equipaggiamento scelto.
Le armature come sempre, oltre a dare bonus difensivi (sia fisici che elementali), attiveranno le abilità secondarie e saranno migliorabili tramite l'uso delle sfere armature, oltre ai nostri Zenny, in maniera tale da potenziare le statistiche di ogni singolo pezzo.
Personalmente ho sempre reputato lo studio delle migliori combinazioni possibili dei pezzi di armatura un gioco all'interno del gioco in ogni capitolo di Monster Hunter.
Anche qui, come nel caso delle armi, a seconda dell'esigenza è necessario avere sempre più set disponibili, per poter effettuare le sessioni di caccia nella maniera più efficiente possibile, che alla lunga diventerà il vostro obiettivo principale.
Tanto per dirne una, mica volete presentarvi con un'armatura con valori di resistenza negativi al fuoco contro un Rathalos??? (ndr: quando ero giovane e stupido mi è capitato nel primo Monster Hunter su PSP di essere oneshottato da una palla di fuoco nel mio primo scontro contro un Rathalos proprio per la mia scelta infelice sull’armatura da usare in quella missione. Da quel giorno vado in giro in tuta ignifuga).
Se a livello di gameplay Capcom non ha portato grosse innovazioni, dato che non era assolutamente necessario, sul comparto tecnico ha invece svolto un ingente lavoro, sfruttando al meglio le rinnovate potenze di calcolo dell'attuale generazione di console.
Le mappe di gioco (ce ne sono 6) sono immense. A volte è anche facile perdersi, soprattutto nelle prime visite. Ma quello che stupisce è la libertà di movimento del giocatore ed l'aver eliminato le zone di entrata/uscita rende l'esperienza di gioco fluida e continua, senza quelle interruzioni che spezzavano il ritmo nei precedenti capitoli.
Interessante feature, sempre realizzata con l’obiettivo di rendere più immediato il gioco per i neofiti, è quella degli insetti guida. Queste specie di lucciole ci indicheranno punti di interesse, come nodi di raccolta piuttosto che le tracce dei mostri, permettendoci di tenere d’occhio lo schermo, senza perderci nulla che possa servire, anche se a volte capita di avere segnalazioni nelle vicinanze fuorvianti, scoprendo che l’oggetto indicato si trova al di sopra delle nostre teste e quindi, per essere raggiunto, necessita di una bella scarpinata.
Le ambientazioni sono favolose e il sonoro è realizzato in maniera adeguata. La pioggia che batte sul terreno, il ronzio degli insetti quando ci avviciniamo ad essi, il fragore dato dal ruggito dei mostri: tutto contribuisce ad immergersi in un'esperienza di gioco veramente fantastica.
E poi ci sono loro, i protagonisti indiscussi del gioco: i mostri. La maggior parte di essi provengono dalle generazioni precedenti di Monster Hunter, ma Capcom ci ha fornito anche qualche inedito. Affrontarli è un piacere per gli occhi ma non solo.
Nel corso delle vostre avventure imparerete a conoscere il loro pattern di attacchi (sicuramente più armoniosi rispetto ad un tempo) ma soprattutto a conoscere le loro abitudini. Infatti spesso e volentieri può capitare che durante una missione in cui dovrete affrontare un certo tipo di mostro, un altro farà capolino e a seconda dell’indole dei due potrebbero iniziare ad attaccarsi fra di loro, dandovi la possibilità di rimettervi in sesto con qualche item, oppure uno dei due darsi alla fuga, magari quello che stavate braccando da qualche minuto, per vostra somma disperazione.
Tutto questo rende l’ecosistema di Monster Hunter World realmente dinamico.
Nell’era del multiplayer, bisogna tessere le lodi di questo titolo, che è completamente fruibile in solitario. Nulla vi vieta di affrontare tutto quello che il gioco ha da fornirvi senza l’aiuto di nessuno.
Proprio per questo motivo il reparto online di Monster Hunter World è esattamente quello che ci aspetta da qualsiasi titolo: un valore aggiunto, e non il cuore del gioco, come ormai oggi spesso capita.
Certamente giocare con altri cacciatori è molto divertente e permette di attuare strategie di caccia differenti da quelle utilizzabili in single player, come ad esempio l’utilizzo del corno da caccia per buffare il party o l’uso di armi elementali per paralizzare, avvelenare o addormentare il mostro per infliggere danni ingenti in minor tempo.
Per la prima volta potremmo finalmente giocare con i “colleghi” asiatici, ma soprattutto, grazie ad una nuova feature, anche mentre stiamo giocando in solitaria potremmo chiedere aiuto ad altri cacciatori online una volta scoperto che la missione in corso risulta oltre le nostre capacità attuali.
Per poter accedere alla sezione online del gioco dovrete visitare “l’ultimo piano” di Astera, ossia la nave volante Caccia Celeste.
In questo luogo avremo accesso a tutte le feature dedicate al multiplayer (tra cui un simpatico minigame di braccio di ferro), ma anche la possibilità di metterci alla prova nell’Arena contro i mostri incontrati nel Nuovo Mondo di Monster Hunter World (sia in single player che in gruppo), dove, a seconda dei tempi che realizzeremo, potremmo avere ricompense migliori, risultando quindi un ottimo modo per farmare.
Fino ad ora ho soltanto tessuto le lodi di Monster Hunter World, ma questo non significa che il gioco sia completamente privo di difetti.
In primis, proprio per la sua peculiare natura, è un gioco che potrebbe scoraggiare chi non ha mai giocato ad un titolo della saga prima di oggi, dato che per entrare nel cuore del gioco vero e proprio sono necessarie decine di ore.
In secondo luogo, ho trovato, pur giocando su una PS4 Pro, i tempi di caricamento abbastanza lunghi. Se da una parte possono essere giustificabili perchè la mole di dati a livello grafico da caricare è veramente immensa, considerando che il gioco metterà in memoria TUTTA la mappa in una sola volta senza richiedere in nessun momento durante le missioni altro tipo di caricamento, dall’altra ci troviamo davanti a console che dovrebbero essere in grado di eseguire questo tipo di operazione in tempi più brevi.
Sarebbe interessante confrontare, non appena le altre recensioni saranno online, questi tempi di attesa con quelli della Xbox One X e, in futuro, (seconda metà del 2018) con quelli per PC o magari con chi ha montato un SSD sulla propria PS4.
Continuando a cercare il pelo dell’uovo, a volte l’ambiente in cui ci muoviamo tende ad essere graficamente confusionario, con tanta roba su schermo, portandoci talvolta a perdere un attimo il senso dell’orientamento e dover ricorrere spesso all’utilizzo della mappa (anche la mini mappa risulta spesso insufficiente)
Su PS4 Pro sono state abilitate 3 modalità grafiche tra cui scegliere:
- 1) Qualità grafica
- 2) Frame Rate
- 3) Risoluzione
La prima è la scelta per chi vuole avere il miglior impatto visivo su schermo, con tanto di feature aggiuntive e una risoluzione nativa di 1080p.
La seconda opzione, quella da me scelta per avere un’esperienza di gioco più “stabile”, predilige per l’appunto la stabilità del framerate, che ci permette di avere anche una reattività maggiore durante le sessioni di gioco.
L’ultima invece serve per sfruttare al meglio la tecnologia 4k, ma purtroppo, non essendo fornito del supporto tecnologico necessario, non ho avuto maniera di esaminarla.
Il gioco graficamente è impegnativo ed infatti non si raggiungono i fantomatici 60fps, anche se onestamente non ne ho sentito la mancanza. Quello che posso segnalare che in alcuni momenti più concitati, come ad esempio la presenza contemporanea di due grossi mostri su schermo, si potrebbe assistere a qualche piccolo calo di frame rate, ma nulla di incapacitante a livello di gameplay.
Le hitbox, fondamentali da sempre nei titoli Monster Hunter, presentano invece qualche problema. A detta di tanti giocatori alcuni mostri presentano delle hitboxes veramente immense, motivo per il quale evitare i loro attacchi è molto complicato. Tutto questo ha portato le comunità dedicate al gioco a riportare alla luce gli scontri contro il Plesioth, uno dei mostri più odiati dell’intera saga, proprio a causa dei suoi attacchi ed i veterani potranno capire la frustrazione di affrontare quel maledetto getto d’acqua laser, anche se io ricordo anche il doppio salto del Narcaruga con terrore.
Con il tempo e l’allenamento, si riuscirà ad evitare questi attacchi, ma i primi scontri tenderanno ad essere un massacro per noi cacciatori.
Ho trovato Monster Hunter World un titolo fantastico, come speravo e mi aspettavo, evitando di subire una grande delusione dopo tutta l’attesa di questi mesi.
Il cuore del gioco è rimasto immutato, ma Capcom ha saputo fare quelle piccole migliorie in vari settori del gioco e renderlo, a mio avviso, più fruibile anche per i “verginelli” della saga.
Senza considera già l’enorme longevità del titolo, gli sviluppatori hanno già dichiarato che i giocatori riceveranno nel tempo DLC gratuiti con cui saranno aggiunti nuovi contenuti in forma di missioni speciali, mostri ed equipaggiamento.
Anche in Monster Hunter World sarà presente uno store, ma Capcom ha deciso di venire incontro alle richieste dei fan, lasciando la possibilità di acquistare con moneta reale, solo oggetti estetici e niente che possa alterare il gameplay effettivo (quindi nessuna “arma definitiva” a pagamento, tanto per intenderci).