Monster Inc.

di Giuseppe "Sovrano" Schirru

Sei un mostro! Sarai bello te!
Il gioco, dove ci troveremo rivivere l'atmosfera e l'ambientazione del film, è un platform in 3d con impostazione simile ad altri celebri titoli come Rayman 2 o Sphyro the dragon, ovverosia offre una grande libertà di perlustrare il fondale, con un sistema di telecamere attivo e nel quale dovremo raccogliere oggetti dei quali però parleremo in seguito.
Ci troveremo a vestire i panni di Mike e Sullivan, i due mostri in precedenza menzionati, e di dover compiere svariate azioni: scegliendo uno dei due mostri bisognerà prima di tutto completare i vari addestramenti che si terranno nelle locazioni più disparate, che vanno dalla città, al deserto a delle distese gelate.
Qui bisognerà guadagnare le varie medaglie per sbloccare nuove aree, nuove abilità e nuovi filmati: si, perché ogni qual volta porteremo a termine una delle sezioni e guadagneremo così una medaglia, sbloccheremo dei filmati che sono degli spezzoni del film, dei veri e propri trailers che ci faranno sorridere con scenette davvero divertenti. Tornando alle azioni di gioco, per portare a termine i vari livelli, sarà necessario guadagnare le tre medaglie (oro, argento, bronzo). Bisognerà fondamentalmente raccogliere tutti i vasetti di una strana sostanza colorata, chiamata melma primordiale, necessaria per far incrementare il livello dell'indicatore dello spavento. Facendo ciò sarà possibile spaventare i "nervi", dei piccoli androidi dalle sembianze di bambino utilizzati dai mostri per fare pratica nell'arte dello spavento.

Tu sei più brutto di me, sei uno spaventamostri!
La grafica del gioco può suscitare pareri contrastanti per via dello stile. Se da un lato si può constatare che il motore grafico giri in maniera fluida e veloce, senza spixellamenti o salti di poligoni, dall'altro vede la prevalenza di figure squadrate, anche laddove delle strutture più morbide e rotondeggianti sarebbero state sicuramente più apprezzate. In effetti scrutando attentamente la grafica del gioco si capisce che le potenzialità dell'emotion engine di PS2 sono ben più elevate e che anzi questo gioco sarebbe stato adatto più ad una versione potenziata di PSone che ad una console a 128 bit. Se ammiriamo infatti le fattezze del re attuale dei platform, ovvero Sonic Adventure 2 per l'ormai trapassato Dreamcast, quest'ultimo domina il confronto umiliando l'avversario, ma va anche detto che parecchi titoli sfigurerebbero di fronte all'ultimo platform del Sonic Team. Gli unici elementi veramente ben realizzati sono gli stupendi filmati, che però non sono altro che, come abbiamo già detto in precedenza, trailer del film, e quindi non proprio giudicabili in quanto estranei alla realizzazione del gioco. I due personaggi principali, sono ben caratterizzati anche se sembrano solo le copie sbiadite delle loro controparti del film. Come ormai parecchi sanno, uno degli effetti speciali più belli del film è costituito dalla pelliccia di Sulley: quasi un milione di peli che si muovono molto verosimilmente e che hanno richiesto parecchi mesi per il loro sviluppo. Parliamo ora del Sulley protagonista del videogame, dove la pelliccia è sparita, o almeno è presente ma poco visibile in quanto è solo disegnata sulle texture e, confondendosi con gli altri colori del corpo, fa risultare il suddetto mostro glabro. Comunque sia l'unica cosa piuttosto fastidiosa riguardante il comparto grafico rimane il sistema di telecamere: questo fa uso di una sola inquadratura che cercherà per quel che è possibile di seguire il personaggio da dietro. Il fatto che non si possa agire su questa inquadratura, fa si che spesso e volentieri le visuali rendano ostici salti e quant'altro dovrebbe essere più immediato e non compromesso dalla visuale di gioco.