Monster Rancher 3
di
Redazione Gamesurf
Inoltre l'introduzione di molti personaggi permette di portare avanti anche un buon numero di sottotrame, alcune delle quali vi permetteranno di "sbloccare" mostri segreti, come Zan (mostro artificiale) e Joker. State bene attenti però, perché quando iniziate una sottotrama dovrete portarla a termine prima di poterne cominciare di nuove. Se la situazione da questo punto di vista sembra stagnare, provate a cambiare locazione, può darsi che vi siate lasciati alle spalle qualcosa. (Attenzione anche a un piccolo "bug" presente nel gioco: leggere il box specifico per maggiori informazioni)
Altra caratteristica nuova é quella degli oggetti non a uso singolo, gestiti comodamente tramite un altro menù, e degli accessori che ci rendono possibile personalizzare il nostro mostro con bandane, occhiali, borchie e altri ammenicoli (in genere modificano anche le statistiche). Il sistema di combattimento, invece, é pressoché invariato, rispetto agli episodi precedenti ed é sempre possibile mantenere un controllo limitato sul mostro o lasciarlo agire da solo (consigliabile la prima scelta). Questa volta tuttavia é possibile attribuire a un pulsante una singola tecnica/abilità (skill), il che limita le skill utilizzabili in combattimento a quattro, ma d'altro canto rende impossibile il confondersi tra un colpo e l'altro (rimangono sempre attuabili a seconda della distanza)
Se da un lato il sistema é meno caotico, il limitare le abilità a quattro non sembra la soluzione migliore, soprattutto quando di fronte a una nuova skill non se ne conoscono le potenzialità (e si rischia di scartare una skill molto più utile). Si potrebbe fare di meglio insomma. Dove invece si doveva fare di meglio é nell'aspetto sonoro del gioco: non solo le musiche sono noiose e ripetitive, ma anche i suoni prodotti dai mostri sono piuttosto banali e non rispecchiano la quantità di espressioni e la gamma di stati d'animo che quest'ultimi possono provare
Graficamente invece il lavoro svolto da Tecmo é eccelso: "cel shading" in gran quantità, paesaggi ben definiti e scelta dei colori ottima. Il mondo poetico di Monster Rancher 3, insomma, é sublime nelle scelte cromatiche e nella definizione dei mostri, tutti molto curati ed estremamente personalizzati... ma scade pesantemente nel sonoro. Infatti, mentre i mostri sono generalmente molto più complessi da gestire rispetto ai precedenti capitoli (nostro continuo polo di paragone) il sonoro é rimasto invariato e non riesce a degnamente rappresentare le diverse sfumature caratteriali delle creature, cosa in parte sopperita dalle ottime animazioni
Altra caratteristica nuova é quella degli oggetti non a uso singolo, gestiti comodamente tramite un altro menù, e degli accessori che ci rendono possibile personalizzare il nostro mostro con bandane, occhiali, borchie e altri ammenicoli (in genere modificano anche le statistiche). Il sistema di combattimento, invece, é pressoché invariato, rispetto agli episodi precedenti ed é sempre possibile mantenere un controllo limitato sul mostro o lasciarlo agire da solo (consigliabile la prima scelta). Questa volta tuttavia é possibile attribuire a un pulsante una singola tecnica/abilità (skill), il che limita le skill utilizzabili in combattimento a quattro, ma d'altro canto rende impossibile il confondersi tra un colpo e l'altro (rimangono sempre attuabili a seconda della distanza)
Se da un lato il sistema é meno caotico, il limitare le abilità a quattro non sembra la soluzione migliore, soprattutto quando di fronte a una nuova skill non se ne conoscono le potenzialità (e si rischia di scartare una skill molto più utile). Si potrebbe fare di meglio insomma. Dove invece si doveva fare di meglio é nell'aspetto sonoro del gioco: non solo le musiche sono noiose e ripetitive, ma anche i suoni prodotti dai mostri sono piuttosto banali e non rispecchiano la quantità di espressioni e la gamma di stati d'animo che quest'ultimi possono provare
Graficamente invece il lavoro svolto da Tecmo é eccelso: "cel shading" in gran quantità, paesaggi ben definiti e scelta dei colori ottima. Il mondo poetico di Monster Rancher 3, insomma, é sublime nelle scelte cromatiche e nella definizione dei mostri, tutti molto curati ed estremamente personalizzati... ma scade pesantemente nel sonoro. Infatti, mentre i mostri sono generalmente molto più complessi da gestire rispetto ai precedenti capitoli (nostro continuo polo di paragone) il sonoro é rimasto invariato e non riesce a degnamente rappresentare le diverse sfumature caratteriali delle creature, cosa in parte sopperita dalle ottime animazioni
Monster Rancher 3
Monster Rancher 3
Monster Rancher 3 è un ottimo gioco. certo può non piacere a chi non sopravvive senza sangue e realismo, ma al di là di tutto quest'ultimo capitolo può riuscire a conquistare anche gli scettici. Forte di un motore grafico di ottimo livello riesce a immergere il giocatore nelle vicende, tanto che molto spesso si ritroverà a inalberarsi con un mostro troppo capriccioso o pigro. Dolce, allegro, spensierato e triste allo stesso tempo è un gioco piacevole e accattivante. Sempre tenendo presente il postulato (o si ama lo si odia) il gioco Tecmo si lascia amare più facilmente di quanto non si faccia odiare.