Mort The Chicken

di Redazione Gamesurf
Uno degli aspetti più interessanti di Mort the Chicken é sicuramente la grande quantità di scelte che potremo effettuare per personalizzare la nostra avventura. Aprendo dal menu principale quello delle opzioni, infatti, si ha la possibilità d'impostare a nostro piacimento oltre al volume degli effetti sonori e a quello delle musiche, anche la configurazione dei controlli e il livello di difficoltà del gioco che più preferiamo. Una particolarità é rappresentata dall'opzione "Cheat mode" selezionando la quale si accedere a una schermata in cui é possibile inserire i codici segreti per rendere più divertente il gioco

GIOCABILITA' E MEDIOCRITA' A BRACCETTO
Per quanto Mort the Chicken si riveli complessivamente gradevole a livello di gameplay (anche se molto semplice e rovinato da un respawning estremo dei cubi nemici, che ci ricompaiono davanti agli occhi pochi secondi dopo essere stati eliminati) purtroppo la nota dolente di questo videogioco é rappresentata dall'aspetto grafico. Un framerate decisamente basso, un orizzonte vicinissimo (che gli sviluppatori non hanno neanche cercato di camuffare con la classica nebbiolina!), gravi problemi di pop-up (che spesso coinvolgono grandi porzioni dello sfondo), modelli tridimensionali dei personaggi rozzi e squadrati (!) ed infine numerosi problemi fra le collisioni dei poligoni sono i principali responsabili di un risultato così deludente. Neanche il sonoro riesce a risollevare le sorti di questo videogioco: le simpatiche musiche miste all'allegro vociare dei polli sicuramente ben si adattano allo spirito di Mort the Chicken, ma, principalmente a causa della ripetitività dei motivetti, a lungo andare potrebbero annoiare al punto tale da farci togliere completamente il volume dopo pochissimi livelli.