Mortal Kombat 4

di Redazione Gamesurf
Se tre o quattro anni fa la violenza digitale, nonché la giocabilità tutto sommato buona di MK lo resero un vero e proprio hit, dopo un paio di episodi e dopo che Tekkene e Virtua Fighter erano entrati nella mente di tutti, poco rimaneva da dire al titolo Midway. Il primo MK era un buon gioco, il secondo ancora meglio, il terzo una ciofeca di valore incalcobaile (in senso negativo) e Ultimake MK e MK Trilogy solo bieche operazioni commerciali. Chi è riuscito a riproporsi sempre è stato Street Fighter della Capcom. Vuoi perché gli affezionati alla saga di Ryu e soci sono comunque una marea in più di quelli di Sub Zero; vuoi perché mantiene un appeal e una struttura di gioco che gli inglesi definirebbero "slightly better" Insomma, a MK serviva un resettamento, un bel format e via di nuovo..


ARE YOU PREPARED?
Mortal Kombat 4 è treddì, ma non è 3D. Spieghiamoci, lo stile di gioco rimane particolarmente aderente alle regole settate dai vari Mortal Kombat precedenti. Dopo pochi minuti di gioco vi renderete conto che è cambiato veramente poco, quasi nulla oseremmo dire. MK 4 assomiglia molto di più a un picchiaduro bidimensionale che a un qualsiasi Soul Edge o Tekken, è male? Bho, questo dipende da chi ci gioca. L'aspetto migliore della situazione è che il gioco ricorda molto di più Mortal Kombat 2 che le ultime squallide versoni pubblicate. Dimenticatevi i personaggi improbabili e ridicoli di Mortal Kombat 3, dimenticatevi di quelli messi dentro giusto per far numero di Ultimate Mortal Kombat, dimenticatevi (e questa volta ci mettiamo un "purtroppo") delle Animality, Babality, Friendship e Mercy. Siamo quasi tutti d'accordo sul fatto che si trattava di vere e proprie idiozie il più delle volte, tra un etto di Babality e qualche manciata di Friendship inutili, ma erano comunque elementi l'interesse che riuscivano a tenere incollati al video ancora un po' per provare la duecentesima fatality e via di quetso pass. vabbé, non si può avere tutto in MK4 troviamo i personaggi caratteristici della saga, quelli veri, con il Dio Rayden, con il Pescivendolo più amato del mondo, Sub Zero, con l'amichetto Scorpion, con lo spaccapalle Cage e via di questo passo Senza dimenticare Sonya, il belloccio cinese Liu Kang e altri personaggi novi. Tra questi i più interessanti sono probabilmente Shinnok, Jarek e Tanya, una combattente estremamente violenta. Ohh, quasi dimenticavo Reptile, piccolo grande eroe dei tempi andati di MK 1 (in cui era un personaggio segreto) E' anche vero che alcuni combattenti possono rimanere un po' anonimi, mentre altri sfoggiano alcune mosse fin troppo "simpatiche" (ma nulla a che vedere con le tristezze immonde di Cyrax di MK3), stiamo pensando principalmente a Quan Chi: trattasi di un membro mancato dei Kiss che lancia enormi teschi verdi, ma dopotutto è simpatico e con delle buone potenzialità nascoste.

SHOW YOUR MERCY
Modalità di gioco nascoste? Opzioni iper innovative? Nulla di tutto questo, ed eccoci a un bel limite di MK4. Arcade mode, Endurance, Tournament e Team mode, stoppetete. Non siamo ai livelli dei vari Street Fighter Alpha o Street Fighter VS. X-Men, però non siamo neanche agli standard settati dalla Namco ormai. L'Endurance mode è un metodo di gioco partorito sin dal primo MK1 che vede il giocatore scegliere un personaggio e quindi affrontare un tot di avversari con una sola vita, un po' come King of Fighters per intenderci. Il Team mode permette a due giocatori dis fidarsi scegliendo più combattenti e formando una squadra, mentre il Tournament (come si può arguire dal nome) presenta un torneo a eliminazione diretta per un elevato numero di giocatori (fino a 8) Assieme a tutto questo campeggia l'opzione practice, utile soprattutto all'inizio per prendere la mano con il sistema di controllo e la risposta dei comandi di MK4, sempre particolare rispetto agli altri picchiaduro di questo genere. Fortunatamente la longevità è assicurata da diversi livelli di difficoltà e dalla possibilità di scegliere la lunghezza dell'arcade mode (quanti nemici incontrare). Ma parlando di difficoltà non si può tralasciare l'annoso problema della AI di MK. Anche in MK4 sembra che spesso i giocatori avversari "barino" piuttosto che mostrarsi con delle tecniche migliori di quelle del giocatore umano. Possibile che si picchia per anni e anni il solito bestione Goro e lui con due colpi ci uccide? Possibile, più che altro, che, pur avendo camminato in profondità (con i tasti L2 e R2), quell'ammasso di lardo ci colpisca lo stesso? Vabbé, sta di fatto che a livello easy è possibile terminare il gioco quasi solo utilizzando la solita serie di pungazzi in faccia, tanto sanguinolenti quanto potenti, la situazione migliora sensibilmente nei livelli di difficoltà più avanzati.


FINISH HIM:
Ed eccoci arrivati alla sezione che non può mancare in ogni recensione di qualsivoglia Mortal Kombat, quella inerente alla violenza. Slurp, tutti pronti a censurare e ad indignarvi? Ok, allora andiamo. Come già detto sono rimaste solo le Fatality normali, eliminate babality, Friendship, Animality e via di questo passo. Sono state aggiunte molte Fatality inerenti ai singoli stage, ce n'è una per ognuno in due livelli, in quello di Goro e nelle Prigioni Le Fatality rimaste non sono più molto evocative, sarà che ne abbiamo
viste di tutti i colori ormai, o forse sarà che le più belle la Midway le ha gia sparate fuori negli anni scorsi, ad ogni modo le fatality di MK4 sono belline e simpatiche ma spesso tradiscono una carenza di idee. Ad ogni modo tirare i vari sganassoni e vedere partire il sangue fa la solita scena, se vi divertivate prima, anche in MK4 c'è tanto di quel pomodoro da tenere sveglia anche la cuoca più raffinata du munno

CHOOSE YOUR DESTINY:
Tecnicamente MK4 è un buon gioco, ottimi effetti di luce (utilizzati per le palle di fuoco e roba simile) e animazioni ben fatte, anche se nulla di sconvolgente. Alcuni fondali sono ben realizzati, altri sono un po' abbandonati a loro stessi e si rivelano piuttosto spogli. I combattenti sono realizzati con un buon numero di poligoni, nulla a che vedere con Tekken 3, ma perlomeno non si stacca nessun braccio o nessuna gamba, come nel vecchio Toshinden 2. Una nota negativa sono le winning pose, gli "atteggiamenti" dei
combattenti dopo che hanno vinto, alcuni ben fatti,a ltri irritanti e ripetuti per più personaggi Mortal Kombat 4 ha il pregio di essere riuscito a farsi vedere di nuovo, scrollandosi di dosso un quintale di polvere e riproponendosi allo stesso modo come un gioco nuovo ma dal sapore antico, il che non è da considerarsi a tutti i costi un aspetto negativo.