Mortal Kombat 9

di Tommaso Alisonno
Discorso similare può essere fatto per la grafica: alla base c'é il lavoro svolto per la versione PS3, com'é possibile notare dai modelli utilizzati nei dialoghi e nei minigiochi “Test your... something”, ma quando si passa all'arena di combattimento vera e propria é impossibile non notare un sostanziale calo di dettaglio, sia nel numero dei poligoni sia nella cura delle textures, tanto sui modelli di gioco quanto sul fondale. D'un tratto, se non fosse per la risoluzione, gli effetti e la fluidità, si potrebbe quasi credere di essere catapultati su un titolo PSP, e ciò certo non gioca a suo favore. Giusto qualche colpo di coda, come lo scalare della qualità verso l'alto nelle mosse X-Ray o il modificarsi delle texture man mano che il personaggio si danneggia, ci permette di non definire la grafica propriamente “brutta”, ma certamente PS Vita ci ha già regalato esempi migliori.

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Il sistema di gioco non é particolarmente complesso: l'elenco di mosse a disposizione dei lottatori non é ristrettissima ma neppure troppo vasta, prediligendo l'efficacia di ogni singola combo ad una varietà difficilmente padroneggiabile - altro elemento che accomuna il gioco ai primi episodi del brand piuttosto che a produzioni più moderne. Ad ogni modo la varietà é assicurata dalla presenza di un roster di 32 lottatori, ciascuno con le sue peculiarità e - perché no? - anche di qualche mossa a primo acchito un po' sbilanciata, ma solo per chi non sa come contrastarla attivamente. Ecco pertanto che Mortal Kombat si configura come uno di quei giochi che si accontenta di poche ore per essere assimilato, ma che in seguito richiede riflessi ed esperienza per essere padroneggiato, specie al variare dell'avversario.



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Se dunque é vero che la modalità Storia la si gioca una sola volta, é altrettanto vero che prima di terminare la Skalata con tutti i lottatori, soprattutto ai livelli di difficoltà più alti, saranno necessarie non poche ore, alle quali si aggiungono quelle necessarie per superare le due Torri delle Sfide. E, naturalmente, non finisce qui: al motto di “Kombatti ovunque”, Mortal Kombat su Vita offre anche la modalità Versus, sia ad-hoc sia tramite Internet - problemi di matchmaking permettendo. Se dunque siamo disposti a passare sopra un comparto tecnico che avrebbe forse potuto puntare più in alto, ci troviamo per le mani un lavoro veramente ottimo che i fan della saga e in generale gli amanti dei picchiaduro non dovrebbero lasciarsi sfuggire; inoltre, la sua natura di reboot permette anche ai neofiti di calarsi nella vicenda senza problemi.



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