Mortal Kombat Deception

di Bizio Cirillo

Prendendo spunto dal prequel la modalità Konquest, modificata nella struttura e resa più simile ad un RPG in terza persona, ci permetterà infine di viaggiare attraverso l'Outworld, comunicare con personaggi non giocanti, ricevere incarichi, e naturalmente effettuare gli allenamenti necessari per affrontare le orde di nemici che tenteranno di sbarrarci la strada. Se da un lato la suddetta modalità allungherà di parecchie ore la durata del gioco (occorrerà portare a termine l'intera avventura per sbloccarne i personaggi nascosti), l'eccessiva ripetitività dell'azione potrebbe indurvi fin troppo rapidamente a rivolgere la vostra attenzione altrove.

Luci ed ombre
Dal punto di vista tecnico Mortal Kombat Deception presenta più ombre che luci. Pur proponendo arene multi livello di discreta fattura, tanto nella qualità delle texture che nella varietà cromatica, l'ultima fatica di casa Midway presta purtroppo il fianco alle critiche legate alla presenza, ancora una volta, di personaggi piuttosto approssimativi sia sotto il profilo prettamente grafico che in particolare nelle animazioni, fin troppo legnose per un titolo di questa portata. L'ottimo frame rate raggiunto, costantemente ancorato sui 60 FPS, fa invece da contro altare ad un comparto audio inadeguato e fondato su musiche di stampo gotico assolutamente anonime.
Nonostante i difetti sopraelencati, la presenza di due interessanti variazioni al tema come il Puzzle Kombat ed il Chess Kombat, unitamente al multiplayer online, utilizzabile sia con la modalità di gioco principale che con i due mini game appena citati, fanno di Deception la migliore alternativa ai beat em'up 3D attualmente in commercio.

112