Moto Racer 3 Gold Edition
di
Simone Murtas
Definire tutta la saga di MotoRacer come una simulazione sarebbe senz'altro esagerato, ma sarebbe altresì riduttivo etichettarla come semplice arcade.
Uno dei fiori all'occhiello dei titoli precedenti (pienamente confermato anche in questa edizione) è senz'altro costituito dall'alta giocabilità e dall'immediatezza con la quale ci si ritrova a pilotare le moto, senza troppe complicazioni o "tecnicismi". Allo stesso tempo, il motore fisico e grafico, offrono quel grado di realismo indispensabile per rendere eccitanti derapate, pieghe da brivido e salti mozzafiato, senza però scadere nell'eccesso diventando frustrante e difficile come un simulatore troppo meticoloso.
Ecco spiegato l'innegabile clamore suscitato da Motoracer fino ad oggi: uno dei primi dei giochi di successo per PC riguardanti il motociclismo.
Quest'ultima edizione del gioco si propone come un "restyling" dell'ultima proposta che aggiunge un "Deluxe" al 3 che la caratterizzava.
Ma in cosa consisterebbe tutto questo lusso?
In effetti i cambiamenti sono ben pochi e non riguardano ne la struttura del gioco ne, tanto meno, il motore grafico che, seppure al momento della sua uscita poteva essere considerato di buona fattura, ora accusa pesantemente l'incedere degli anni.
Le novità vere e proprie consistono nella possibilità di avere a disposizione 10 nuovi modelli di motociclette (per un totale di 50) due nuove piste, modalità particolari come le minimoto, i piloti "deformed" (come i pupazzi caricature con le teste enormi) e altre simpatiche trovate.
Assolutamente importante è l'introduzione della modalità multiplayer.
Cinque modi diversi di dire "GAS"!
Il bello di giocare a MotoRacer è che racchiude, in un unico titolo, tutti i lati più belli e divertenti dell'andare in moto, sia che si voglia sfrecciare sull'asfalto di un circuito, con il ginocchio che raschia per terra ad ogni curva, sia che si ami saltare e sguazzare fra fango e polvere.
Mettersi in sella ad una moto senza preoccuparsi minimamente delle conseguenze (sia per se stessi che per la moto) è sostanzialmente il sogno d'ogni motociclista e MotoRacer può renderlo realtà... anche se "virtuale".
Tutto sembra ideato per semplificare la vita del giocatore e dargli la possibilità di divertirsi il più possibile.
E' presente, ad esempio, una piccola sezione di setup nella quale è possibile "preparare" la moto secondo le proprie esigenze.
E' possibile scegliere che tipo di gomme montare, la mappatura della centralina (regolando di conseguenza la distribuzione della potenza) e i rapporti delle marce. Le opzioni sono comunque limitate e semplici, così che sia facile cambiare configurazione senza impegnarsi in arditi tecnicismi.
Le modalità di gioco offerte sono ben cinque e includono una classica corsa su circuito asfaltato a bordo di moto da Gran Premio, cross, gare di Trial indoor, freestyle e guida stradale nel traffico.
Nel caso delle classiche gare su pista o di cross, come nelle versioni precedenti, si possono affrontare sessioni di pratica, gare singole o interi campionati, gareggiando, di conseguenza, da soli o contro gli avversari guidati dal computer, la cui bravura può essere tarata mediante tre livelli.
La modalità di corsa su pista prevede l'impiego di motociclette 2 tempi di 250 e 500 centimetri cubici. La sensazione d'accelerazione e di velocità c'è tutta, insieme ad un modello di guida molto permissivo che permette di buttarsi in curva a tutta birra senza porsi troppo problemi, di inchiodare anche nel bel mezzo di una piega e di cadere solamente quando si esagera davvero. I sofisti della fisica e i perfezionisti della guida storceranno il naso di fronte a tanta "semplicità", ma, almeno ogni tanto, il dover pensare solamente a tenere spalancata la manetta offre non pochi spunti di divertimento. Peccato solo che nella modalità di gara cross, durante i salti, non sia possibile "smanettare" col gas per inclinare la moto in avanti o indietro
(in virtù del momento prodotto dalla rotazione della ruota posteriore) o, semplicemente, per fare i "tamarri" e godere del baccano prodotto dallo scarico.
Non appena la moto si stacca da terra, infatti, il comando del gas scende al minimo automaticamente. Questo si rivela particolarmente fastidioso specialmente nei "whoops" (serie di piccoli dossi successivi) sui quali si sta più per aria che per terra, dove invece sarebbe proficuo (e non poco divertente) tenere il gas sempre aperto e far mangiare un po' di polvere a chi sta dietro.
In compenso ci si può divertire a saltare muri e a scalare pareti quasi verticali in sella (si fa per dire, perché nemmeno c'è, visto che tanto si sta sempre in piedi) ad una moto da trial. Questa specialità prevede che il giocatore affronti una serie di percorsi altamente spettacolari ispirati a fantasiose ambientazioni come, ad esempio, un cantiere edile, un'industria o un bosco.
Chiunque abbia avuto la fortuna di seguire una gara indoor di trial in TV (o magari dal vivo), ritroverà insomma, esattamente le stesse ardite strutture e "stramberie" che si possono vedere nei circuiti reali, come botti gigantesche, tronchi di legno sospesi, e altri ostacoli fantasiosi. E proprio in virtù di questi percorsi arditi ed eterogenei ci si può davvero divertire pilotando il proprio personaggio come un vero pilota da Trial, vedendolo mantenere l'equilibro, spostare il peso da una parte all'altra o saltellare per trovare la posizione migliore.
Da questo punto di vista le animazioni sono davvero ineccepibili e riproducono in maniera molto fedele le posture dei piloti.
Anche la guida vera e propria della moto è all'altezza dell'impatto grafico e richiede un minimo di pratica prima di essere acquisita in maniera efficace.
Ma già dopo alcune sedute di prova sarà un vero spasso tenere tirati i freni per far salire di giri il motore fino a partire di slancio per saltare ostacoli alti fino a due metri! Nella modalità Trial, ovviamente, lo scontro con gli avversari avviene solo tramite il cronometro ed il conteggio delle penalità.
La modalità freestyle permette di cimentarsi nelle ardite acrobazie aeree in cui molti piloti di cross amano cimentarsi davanti al pubblico, primo fra tutti il famoso Edgar Torronteras (che non a casa ha prestato il suo nome ad un videogioco quasi interamente dedicato a questa disciplina).Durante queste sessioni, in cui il punteggio d'ogni giocatore viene assegnato in base al numero e al tipo d'acrobazie che riesce ad effettuare in volo, si hanno a disposizione alcuni minuti all'interno di un'arena disegnata con il solo scopo di offrire quanti più alti e possibili trampolini agli atleti.
Imparando le giuste sequenze di movimenti da effettuare una volta in aria si potranno emulare le gesta dei grandi campioni di questa spettacolare disciplina.
Qualcuno potrebbe trovare i salti e le piroette effettuati dai piloti del gioco esagerati e poco realistici, ma prima di esprimere un giudizio sarebbe meglio si documentasse guardando qualche gara reale, per rendersi conto che salti di 10metri sono perfettamente naturali!
La modalità di corsa nel traffico, potrebbe invece far pensare ad una versione motociclistica di giochi come "The Need for Speed", ma la delusione è dietro l'angolo.
I percorsi sono piuttosto stretti e riguardano strade a senso unico, quindi niente sorpassi azzardati con rischio di frontali! L'alternarsi continuo di muri e tunnel da poco respiro alle scene, insieme alle lunghe curve appena accentuate o, di contro, a brusche deviazioni a 90°. Mancano, insomma, delle curve "medie", a formare un percorso valido che dia un po' di ritmo e che offra la possibilità di lanciarsi in qualche frenetica e spericolata piega fra il traffico.
Le automobili procedono in maniera disordinata e cambiano di corsia da un momento all'altro, apparentemente senza motivo, ma questo può essere considerato certamente un alto elemento di realismo, come sa bene chiunque abbia esperienza di guida su due ruote in mezzo al traffico!
L'aggiunta di questa possibilità che ha distinto MotoRacer 3 dagli altri giochi del genere ha aperto la strada ad una nuova tipologia di giochi ispirati alle spericolatezze di motociclisti posti in situazioni realistiche ed in mezzo al traffico, come dimostrano molte edizioni di giochi di guida urbana che prima erano dedicati esclusivamente alle quattro ruote.
Il motore grafico si è rivelato piacevolmente rinnovato, offrendo una fluidità e una velocità davvero esaltanti nelle gare su asfalto e nel motocross, senza tralasciare alcuni preziosismi come la strumentazione della moto da cross che si sporca di fango con il procedere della gara.
Nelle competizioni di trial, invece, sicuramente più lente, sono state dirottate molte risorse nella cura dei giochi di luce e degli scenari, offrendo risultati davvero egregi.
Sempre in questa modalità esiste addirittura la possibilità di spostare a piacimento l'inquadratura durante il gioco per osservare la situazione da ogni angolazione ed agire di conseguenza.
La risposta ai comandi è sempre prontissima e il gioco non accusa rallentamenti di nessun genere. Come detto in precedenza però gli anni si sentono ed il confronto con i giochi di corse contemporanei è senz'altro improponibile specialmente in virtù delle potenzialità delle DirectX e dei chip grafici attuali.
Anche la sezione sonora è stata ampiamente rinnovata e i suoni dei motori sono davvero ben riusciti, ricostruendo alla perfezione le timbriche caratteristiche motori a due tempi. Il gioco offre una modalità multiplayer in grado di collegare fino a 4 giocatori in rete IPX o TCP/IP e i soliti "bloccaggi" di moto e circuiti fruibili solo in seguito alla vittoria in alcune gare o al raggiungimento di determinati risultati.
Uno dei fiori all'occhiello dei titoli precedenti (pienamente confermato anche in questa edizione) è senz'altro costituito dall'alta giocabilità e dall'immediatezza con la quale ci si ritrova a pilotare le moto, senza troppe complicazioni o "tecnicismi". Allo stesso tempo, il motore fisico e grafico, offrono quel grado di realismo indispensabile per rendere eccitanti derapate, pieghe da brivido e salti mozzafiato, senza però scadere nell'eccesso diventando frustrante e difficile come un simulatore troppo meticoloso.
Ecco spiegato l'innegabile clamore suscitato da Motoracer fino ad oggi: uno dei primi dei giochi di successo per PC riguardanti il motociclismo.
Quest'ultima edizione del gioco si propone come un "restyling" dell'ultima proposta che aggiunge un "Deluxe" al 3 che la caratterizzava.
Ma in cosa consisterebbe tutto questo lusso?
In effetti i cambiamenti sono ben pochi e non riguardano ne la struttura del gioco ne, tanto meno, il motore grafico che, seppure al momento della sua uscita poteva essere considerato di buona fattura, ora accusa pesantemente l'incedere degli anni.
Le novità vere e proprie consistono nella possibilità di avere a disposizione 10 nuovi modelli di motociclette (per un totale di 50) due nuove piste, modalità particolari come le minimoto, i piloti "deformed" (come i pupazzi caricature con le teste enormi) e altre simpatiche trovate.
Assolutamente importante è l'introduzione della modalità multiplayer.
Cinque modi diversi di dire "GAS"!
Il bello di giocare a MotoRacer è che racchiude, in un unico titolo, tutti i lati più belli e divertenti dell'andare in moto, sia che si voglia sfrecciare sull'asfalto di un circuito, con il ginocchio che raschia per terra ad ogni curva, sia che si ami saltare e sguazzare fra fango e polvere.
Mettersi in sella ad una moto senza preoccuparsi minimamente delle conseguenze (sia per se stessi che per la moto) è sostanzialmente il sogno d'ogni motociclista e MotoRacer può renderlo realtà... anche se "virtuale".
Tutto sembra ideato per semplificare la vita del giocatore e dargli la possibilità di divertirsi il più possibile.
E' presente, ad esempio, una piccola sezione di setup nella quale è possibile "preparare" la moto secondo le proprie esigenze.
E' possibile scegliere che tipo di gomme montare, la mappatura della centralina (regolando di conseguenza la distribuzione della potenza) e i rapporti delle marce. Le opzioni sono comunque limitate e semplici, così che sia facile cambiare configurazione senza impegnarsi in arditi tecnicismi.
Le modalità di gioco offerte sono ben cinque e includono una classica corsa su circuito asfaltato a bordo di moto da Gran Premio, cross, gare di Trial indoor, freestyle e guida stradale nel traffico.
Nel caso delle classiche gare su pista o di cross, come nelle versioni precedenti, si possono affrontare sessioni di pratica, gare singole o interi campionati, gareggiando, di conseguenza, da soli o contro gli avversari guidati dal computer, la cui bravura può essere tarata mediante tre livelli.
La modalità di corsa su pista prevede l'impiego di motociclette 2 tempi di 250 e 500 centimetri cubici. La sensazione d'accelerazione e di velocità c'è tutta, insieme ad un modello di guida molto permissivo che permette di buttarsi in curva a tutta birra senza porsi troppo problemi, di inchiodare anche nel bel mezzo di una piega e di cadere solamente quando si esagera davvero. I sofisti della fisica e i perfezionisti della guida storceranno il naso di fronte a tanta "semplicità", ma, almeno ogni tanto, il dover pensare solamente a tenere spalancata la manetta offre non pochi spunti di divertimento. Peccato solo che nella modalità di gara cross, durante i salti, non sia possibile "smanettare" col gas per inclinare la moto in avanti o indietro
(in virtù del momento prodotto dalla rotazione della ruota posteriore) o, semplicemente, per fare i "tamarri" e godere del baccano prodotto dallo scarico.
Non appena la moto si stacca da terra, infatti, il comando del gas scende al minimo automaticamente. Questo si rivela particolarmente fastidioso specialmente nei "whoops" (serie di piccoli dossi successivi) sui quali si sta più per aria che per terra, dove invece sarebbe proficuo (e non poco divertente) tenere il gas sempre aperto e far mangiare un po' di polvere a chi sta dietro.
In compenso ci si può divertire a saltare muri e a scalare pareti quasi verticali in sella (si fa per dire, perché nemmeno c'è, visto che tanto si sta sempre in piedi) ad una moto da trial. Questa specialità prevede che il giocatore affronti una serie di percorsi altamente spettacolari ispirati a fantasiose ambientazioni come, ad esempio, un cantiere edile, un'industria o un bosco.
Chiunque abbia avuto la fortuna di seguire una gara indoor di trial in TV (o magari dal vivo), ritroverà insomma, esattamente le stesse ardite strutture e "stramberie" che si possono vedere nei circuiti reali, come botti gigantesche, tronchi di legno sospesi, e altri ostacoli fantasiosi. E proprio in virtù di questi percorsi arditi ed eterogenei ci si può davvero divertire pilotando il proprio personaggio come un vero pilota da Trial, vedendolo mantenere l'equilibro, spostare il peso da una parte all'altra o saltellare per trovare la posizione migliore.
Da questo punto di vista le animazioni sono davvero ineccepibili e riproducono in maniera molto fedele le posture dei piloti.
Anche la guida vera e propria della moto è all'altezza dell'impatto grafico e richiede un minimo di pratica prima di essere acquisita in maniera efficace.
Ma già dopo alcune sedute di prova sarà un vero spasso tenere tirati i freni per far salire di giri il motore fino a partire di slancio per saltare ostacoli alti fino a due metri! Nella modalità Trial, ovviamente, lo scontro con gli avversari avviene solo tramite il cronometro ed il conteggio delle penalità.
La modalità freestyle permette di cimentarsi nelle ardite acrobazie aeree in cui molti piloti di cross amano cimentarsi davanti al pubblico, primo fra tutti il famoso Edgar Torronteras (che non a casa ha prestato il suo nome ad un videogioco quasi interamente dedicato a questa disciplina).Durante queste sessioni, in cui il punteggio d'ogni giocatore viene assegnato in base al numero e al tipo d'acrobazie che riesce ad effettuare in volo, si hanno a disposizione alcuni minuti all'interno di un'arena disegnata con il solo scopo di offrire quanti più alti e possibili trampolini agli atleti.
Imparando le giuste sequenze di movimenti da effettuare una volta in aria si potranno emulare le gesta dei grandi campioni di questa spettacolare disciplina.
Qualcuno potrebbe trovare i salti e le piroette effettuati dai piloti del gioco esagerati e poco realistici, ma prima di esprimere un giudizio sarebbe meglio si documentasse guardando qualche gara reale, per rendersi conto che salti di 10metri sono perfettamente naturali!
La modalità di corsa nel traffico, potrebbe invece far pensare ad una versione motociclistica di giochi come "The Need for Speed", ma la delusione è dietro l'angolo.
I percorsi sono piuttosto stretti e riguardano strade a senso unico, quindi niente sorpassi azzardati con rischio di frontali! L'alternarsi continuo di muri e tunnel da poco respiro alle scene, insieme alle lunghe curve appena accentuate o, di contro, a brusche deviazioni a 90°. Mancano, insomma, delle curve "medie", a formare un percorso valido che dia un po' di ritmo e che offra la possibilità di lanciarsi in qualche frenetica e spericolata piega fra il traffico.
Le automobili procedono in maniera disordinata e cambiano di corsia da un momento all'altro, apparentemente senza motivo, ma questo può essere considerato certamente un alto elemento di realismo, come sa bene chiunque abbia esperienza di guida su due ruote in mezzo al traffico!
L'aggiunta di questa possibilità che ha distinto MotoRacer 3 dagli altri giochi del genere ha aperto la strada ad una nuova tipologia di giochi ispirati alle spericolatezze di motociclisti posti in situazioni realistiche ed in mezzo al traffico, come dimostrano molte edizioni di giochi di guida urbana che prima erano dedicati esclusivamente alle quattro ruote.
Il motore grafico si è rivelato piacevolmente rinnovato, offrendo una fluidità e una velocità davvero esaltanti nelle gare su asfalto e nel motocross, senza tralasciare alcuni preziosismi come la strumentazione della moto da cross che si sporca di fango con il procedere della gara.
Nelle competizioni di trial, invece, sicuramente più lente, sono state dirottate molte risorse nella cura dei giochi di luce e degli scenari, offrendo risultati davvero egregi.
Sempre in questa modalità esiste addirittura la possibilità di spostare a piacimento l'inquadratura durante il gioco per osservare la situazione da ogni angolazione ed agire di conseguenza.
La risposta ai comandi è sempre prontissima e il gioco non accusa rallentamenti di nessun genere. Come detto in precedenza però gli anni si sentono ed il confronto con i giochi di corse contemporanei è senz'altro improponibile specialmente in virtù delle potenzialità delle DirectX e dei chip grafici attuali.
Anche la sezione sonora è stata ampiamente rinnovata e i suoni dei motori sono davvero ben riusciti, ricostruendo alla perfezione le timbriche caratteristiche motori a due tempi. Il gioco offre una modalità multiplayer in grado di collegare fino a 4 giocatori in rete IPX o TCP/IP e i soliti "bloccaggi" di moto e circuiti fruibili solo in seguito alla vittoria in alcune gare o al raggiungimento di determinati risultati.
Moto Racer 3 Gold Edition
6.5
Voto
Redazione
Moto Racer 3 Gold Edition
In conclusione si può affermare che Motoracer 3 sia senz'altro un gioco molto ben riuscito, al quale non si può criticare nulla. La riuscitissima formula di gioco è in grado di far divertire sia i piloti "novelli" che i più vissuti smanettoni, miscelando sapientemente arcade e simulazione, sintetizzando gli elementi più divertenti dell'una e dell'altra categoria di giochi.
Questa "Gold Edition" è comunque una banale e, tutto sommato, piuttosto scialba riedizione di Motoracer 3 senza alcun tipo di miglioramento o aggiunta sostanziale.
Chiunque abbia già la vecchia edizione non sentirà certo la necessità di acquistare questa ristampa, a meno che non sia un fan sfegatato e monomaniaco del titolo.
Per gli altri appassionati delle due ruote può essere considerato una valida alternativa ad altri titoli più moderni solo se si è disposti a rinunciare a grafica e dettaglio per giocabilità e varietà di situazioni.
Questa "Gold Edition" è comunque una banale e, tutto sommato, piuttosto scialba riedizione di Motoracer 3 senza alcun tipo di miglioramento o aggiunta sostanziale.
Chiunque abbia già la vecchia edizione non sentirà certo la necessità di acquistare questa ristampa, a meno che non sia un fan sfegatato e monomaniaco del titolo.
Per gli altri appassionati delle due ruote può essere considerato una valida alternativa ad altri titoli più moderni solo se si è disposti a rinunciare a grafica e dettaglio per giocabilità e varietà di situazioni.