MotoGP 08

di Bizio Cirillo
Sicuramente non siamo più nell'era del Motomondiale dominato quasi esclusivamente dai piloti italiani, ma in quest'ultimo periodo non possiamo certo lamentarci. Con il secondo posto di Simone Corsi nella 125, ed il primo di “Super Pippo” Simoncelli e del “Dottor Rossi” rispettivamente nelle classi 250 e MotoGP, il bottino dei nostri piloti di casa é infatti andato ben oltre le più rosee previsioni, specie considerando la penuria ormai cronica di giovani di talento (eccetto forse Andrea Dovizioso) capaci di prendere il testimone lasciato di Biaggi & Co. Un anno 2008, dunque, motociclisticamente parlando nel segno del nostro Bel Paese, bissato anche sul fronte ludico dal debutto di MotoGP 08 dell'altrettanto italianissimo team Milestone.



Sebbene il titolo edito da Capcom introduca qualche interessante novità di rilievo (prima fra tutte la possibilità di cimentarsi con tutte le classi del Motomondiale di sponda Dorna), la versione 08 di MotoGP non si discosta in realtà più di tanto da quanto già visto nell'omonima serie firmata THQ e Climax. Le principali modalità di gioco spaziano infatti dalla classica Gara Secca all'Attacco al Tempo passando per l'altrettanto solita Carriera, fino alla nuova opzione “Sfide” che sulla falsariga di quanto già visto in SBK 08, richiederà di raggiungere determinati obbiettivi in gara (giro veloce, massima velocità, numero di sorpassi ed affini) al fine di sbloccare interessanti extra da aggiungere alla propria galleria personale.

Come é facilmente intuibile il cuore pulsante d i questo MotoGP resta tuttavia la modalità Carriera, che consente non solo di creare il proprio alterego virtuale ma soprattutto di guidarlo lungo il percorso che andrà dai bassifondi della classe 125 fino alle vette della MotoGP. Come in ogni modalità Carriera che si rispetti, l'esito finale é ovviamente legato ai risultati ottenuti in ogni week-end di gara inserito nel calendario (lo stesso del campionato ufficiale), risultati che non potranno ovviamente prescindere dalla propria capacità di intervenire sulla messa a punto della moto (un'apposita sezione consentirà di agire in qualunque momento su aspetti quali mescola del pneumatico anteriore, mescola del pneumatico posteriore, velocità in curva o di piega, rapporto del cambio e durezza delle sospensioni). Tali fattori, potranno poi essere migliorati nel corso del gioco “spendendo” i crediti ottenibili grazie a piazzamenti di prestigio, piazzamenti che oltre a determinare la classifica generale “favoriranno” poi sia il passaggio ad un team più prestigioso che l'eventuale salto alla classe cilindrica superiore.

Simulazione si, ma con moderazione...
C'era molta attesa per questo MotoGP 08, determinata per lo più dalla speranza da parte degli appassionati di mettere le mani su un titolo in grado di ereditare gli aspetti più “simulativi” di quel SBK 08 sviluppato guarda caso sempre da Milestone. Ed effettivamente sotto questo punto di vista qualche beneficio s'é visto, sebbene la scelta di affidarsi ad un sistema di messa a punto meno “profondo” renda anche questo MotoGP decisamente più “abbordabile” di quanto non sia il sopraccitato SBK. Partendo da questo presupposto ben si spiega l'introduzione dei tre differenti stili di guida (Arcade, Avanzato e Simulazione), in grado di garantire un buon feeling con il gioco tanto al pilota alle prime armi quanto a quello più smaliziato.

Delle tre possibilità, l'opzione Arcade é senz'ombra di dubbio quella più semplice e meno appagante. La presenza degli aiuti legati alla trazione, alla frenata ed allo spostamento dei carichi sia in fase di accelerazione che di rilascio, non consente infatti al giocatore di “recepire” le basi di questa disciplina, mentre la pressoché totale impossibilità di finire con il sedere per terra (sia in occasione delle uscite sul prato o sulla ghiaia che durante i contatti prolungati con gli altri piloti) in qualunque condizione di gara ed asfalto unitamente all'incapacità degli avversari controllati dalla CPU di approntare una “resistenza” degna di questo nome anche ai livelli di difficoltà più elevati, determina un appiattimento dell'esperienza di gioco tale da rendere l'opzione stessa a dir poco pleonastica.


Sicuramente più interessante é invece lo stile di guida alla base dell'opzione “Avanzato”, che pur concedendo ingressi in curva un po' più azzardati del solito e lievi contatti con gli altri piloti, prevede una più accurata gestione della moto sia durante le frenata (non mancheranno i classici sbacchettamenti con relativa perdita di aderenza sull'avantreno in conseguenza di un'entrata in curva troppo pinzata) che durante la percorrenza e l'uscita dalle curve.

Per gli amanti del realismo più “spinto” esiste invece l'opzione “Simulazione”, in cui anche il minimo errore in frenata, in accelerazione e di traiettoria si tradurrà in altrettante cadute. In quest'ultimo caso, considerando il livello di simulazione predisposto dal team di sviluppo, diventa inoltre fondamentale sia considerare il rapporto peso / potenza del bolide sotto il proprio controllo (rispetto ad una moto della classe 125 o 250 una MotoGP sarà ovviamente più veloce ma anche meno agile e più brusca nelle accelerazioni) che sopratutto evitare tanto le pericolose digressioni sulla parte esterna del tracciato quanto i contatti -anche se minimi- con gli altri piloti presenti in pista, fattori questi che al contrario di quello che accade con l'opzione Arcade e per certi versi anche con quella “Avanzato”, avrebbero come effetto quello di compromettere in modo pressoché irrimediabile il risultato stesso della gara.

Tecnicamente non eccelso
Pur attestandosi su livelli più che discreti, dal punto di vista tecnico la prima incarnazione di nuova generazione del Motomonidale secondo Capcom e Milestone non fa certo gridare al miracolo. A fronte di un'ottima realizzazione poligonale sia delle moto che dei tracciati (inutile puntare il dito sulle carenze grafiche di quest'ultimi vista l'estrema attinenza degli stessi con le loro controparti reali), la qualità delle texture utilizzate sia per le livree che per i piloti non appaiono sempre all'altezza della situazione, evidenziando preoccupanti perdite di definizione specie durante le fasi più concitate delle gare ed ancor più in quelle della classe 125, che al contrario della classe regina e della 250 conta ben 35 mezzi contemporanei sulla pista.

Sicuramente buona la fluidità generale e la sensazione di velocità offerta dal gioco, mentre da rivedere sia l'animazione del pacchetto moto/pilota in occasione delle cadute (a dir poco innaturali) che gli effetti particellari utilizzati nelle uscite di pista (troppo artefatti). Sempre a proposito di note negative, da rimarcare la presenza di fastidiosi fenomeni di clipping che tenderanno ad impastare” il pilota con il proprio mezzo, mentre al contrario va segnalato sia il buon risultato ottenuto nella riproduzione dell'effetto pioggia (con tanto di telecamera che tenderà a bagnarsi con il trascorrere dei minuti) che sopratutto l'ottima mappatura del sistema di controllo, che oltre a deputare la gestione della frenata e dell'accelerazione ai due grilletti ed al thumbstick di sinistra e quella dei movimenti lungo l'asse X della moto, riesce nell'intento di creare il perfetto feeling fra il giocatore ed il mezzo sotto il proprio controllo. Venendo infine al comparto audio ed al multiplayer, stupisce per quanto riguarda il primo aspetto la scelta di affidarsi ad un impianto sonoro minimalista (totalmente assente la telecronaca) infarcito di musiche hi-tech piuttosto discutibili., mentre per quanto concerne il multiplayer, va rimarcata la presenza di una modalità multigiocatore ristretta unicamente al servizio Xbox Live.