MotoGP 2

di Bizio Cirillo

Da rilevare l'opzione ';Leggenda', assolutamente nuova di zecca, in cui avrete la possibilità di sfidare i più grandi campioni di tutti i tempi della classe regina (cioè di misurarvi con piloti del calibro di Freddie Spencer, Kenny Roberts, Waine Rainey o Mick Doohan), e l'opzione ';Sfida', presente invece in entrambe le edizioni, in cui come già accadeva in altri giochi tipo la serie "Gran Turismo" per PS2 o "Vanishing Point" per PSOne dovrete affrontare determinate prove (settantadue in totale) che, se superate, vi daranno la possibilità di sbloccare immagini, piloti e soprattutto la modalità ';Leggenda' (altrimenti non selezionabile).
Purtroppo ancora una volta mancano l'usura pneumatici (fattore fondamentale nel vero motociclismo) ed i danni alle moto in caso di urti o cadute: questi semplici elementi avrebbero senza dubbio aumentato il grado di realismo, elevando "Moto GP2" ad una simulazione a 360 gradi.
La Namco ha sempre dato grande rilievo all'aspetto grafico dei giochi da essa prodotti, e "Moto GP2" non si discosta certamente da questa peculiarità della sua casa madre. Le livree ed i piloti sono stati riprodotti alle perfezione, nonostante la rinuncia al motion capture; le texture che compongono le varie moto sono inoltre molto ricche e sempre uniformi, non risentendo affatto dell'azione frenetica (particolarmente concitata nelle fasi immediatamente successive alla partenza). Tutta la grafica in generale è stata ripulita (è stato infatti usato finalmente l'anti-aliasing per eliminare quelle fastidiose scalettature a cui abbiamo accennato in precedenza), e sono state inserite nuove soluzioni come l'enviromental mapping per simulare l'effetto pioggia (veramente ben realizzato) o come lo shading per gli effetti di traslucenza sulla carrozzeria delle moto e sui caschi dei piloti. L'azione viaggia sempre a 50 fps (difficile assistere a rallentamenti clamorosi) grazie ad un motore grafico che, pur non utilizzando nella versione europea del gioco una frequenza di 60 Hz, risulta sempre essere all'altezza della situazione. Totalmente assenti i difetti di clipping e pop-up, abituali per i giochi del genere. Decisamente azzeccata la fisica dei movimenti: fantastico vedere la moto che vi scivola davanti se sbagliate la staccata nell'affrontare una curva o che va invece in derapata se date un'accelerazione troppo violenta in uscita! Pregevoli, inoltre, anche alcune chicche come i segni delle gomme sull'asfalto, le animazioni dei piloti (che, come accade nelle gare reali, sui rettilinei di tanto in tanto si voltano per verificare la propria distanza dagli avversari mentre prima delle staccate si sollevano dal cupolino per poter affrontare al meglio le curve) o i movimenti fisici delle varie componenti della moto (tipo l'innalzamento o l'abbassamento del forcellone posteriore a seconda della potenza fornita in quel momento al retrotreno). Meno buono il sistema di collisioni (difficile cadere o essere buttati giù da un altro pilota in caso di contatto) e purtroppo assenti i danni fisici alle moto. Da segnalare naturalmente la presenza dell'opzione Replay, che vi darà la possibilità di godervi la vostra gara come una di quelle viste solitamente in TV.
La giocabilità è indubbiamente una delle punte di diamante di "Moto GP2": nessun altro gioco era riuscito, fino ad ora, a produrre un tale realismo ed un tale coinvolgimento! La modalità ';Simulazione' in particolare risulta decisamente impegnativa, richiedendo diverse ore di gioco per raggiungere un sufficiente controllo del mezzo e per memorizzare al meglio i diversi circuiti (solo in questo modo, infatti, potrete riuscire ad effettuare delle staccate al limite, degne del miglior Mick Doohan!); tra l'altro, essendovi la possibilità di dover gareggiare sotto una pioggia battente, dovrete necessariamente apprendere dei diversi stili di guida. Oltretutto in questo sequel l'intelligenza artificiale degli avversari è stata decisamente incrementata, rendendo il tutto davvero più credibile ed entusiasmante. L'unico limite in tema di giocabilità è rappresentato dalla scarsa utilizzabilità delle diverse prospettive (sono sette in tutto, tra cui quella esterna in terza persona e quella soggettiva in prima persona): finirete infatti per usare solo quella in terza persona, a causa della scarsa visuale che avrete dall'interno del casco in quella in prima persona specie nei circuiti bagnati, dove le gocce che cadono sul casco limitano ulteriormente il campo visivo e dell'assoluta inutilità delle altre. La curva di longevità sarà comunque nel complesso piuttosto ampia.
Per quanto riguarda infine il sonoro, come al solito esso è stato realizzato dallo staff Namco campionando i rumori prodotti dalle diverse moto che animano il campionato. In effetti le varianti acustiche delle diverse motorizzazioni sono decisamente percepibili, contribuendo a creare la giusta atmosfera di gara sommandosi agli ottimi effetti esterni prodotti dalla folla presente sugli spalti. Appare invece modesto l'apporto del sonoro musicale, monotematico e in pieno stile techno (tipo quello già usato in "WipEout"), al valore complessivo del gioco.
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