MotoGP 23: la recensione del nuovo mondiale su due ruote!
Torniamo in sella per scoprire il nuovo episodio del titolo Milestone!
Mamma guarda, come Valentino!
Se amate le due ruote non potrete che essere fan dell'incredibile mondo della MotoGP, il campionato che più di tutti rappresenta la massima espressione del motociclismo da corsa, dove i più forti piloti del mondo si sfidano a folli velocità per conquistare il gradino più alto del podio e scrivere il proprio nome nella storia. Come ogni anno eccoci tornare in sella per raccontarvi il videogame che vi permetterà di vivere dal vostro divano le emozioni di sfidare o impersonare atleti del calibro di Francesco Bagnaia, Marc Marquez, Fabio Quartararo o Enea Bastianini. Se siete curiosi di conoscere tutte le novità di questa stagione, restate con noi per leggere tutto d'un fiato la recensione di MotoGP 23!
Sviluppata dalla italianissima Milestone, la saga videoludica sportiva in oggetto è ormai un appuntamento fisso delle nostre primavere e anche quest’anno sarà disponibile per ogni piattaforma presente sul mercato: PC, Nintendo Switch, Xbox One, Xbox Series X/S, PlayStation 4 e PlayStation 5 e proprio l’ammiraglia di casa Sony è la console che abbiamo scelto per testare MotoGP 23. Come in tutte le serie a cadenza annuale dedicate a uno sport, la domanda che il gamer si pone è sempre la stessa: cosa c’è di nuovo che giustifica l’acquisto di un ennesimo episodio, oltre all’aggiornamento del calendario e del roster? Ad uno sguardo poco attento, questo potrebbe sembrare il solito episodio della saga che, a prescindere da tutto, poggia senza dubbio su solidissime basi. Con gli anni il gioco ha saputo raffinarsi, puntando su un modello di gameplay che, nonostante abbia qualche difetto, si mantiene su ottimi livelli. Se però nella realtà ad ogni stagione le moto da corsa si evolvono per essere sempre più competitive, il cavallo di battaglia della Milestone lo scorso anno ci aveva lasciato il desiderio di vedere una virata più decisa verso auspicabili innovazioni di gameplay. Il "pacchetto", non poteva che essere simile al passato, con un'ampia offerta di modalità sia in single player che multiplayer, online o in locale a schermo condiviso.
Giocare da soli permette di godersi gran premi singoli, giri veloci, tutorial, campionati e ovviamente la carriera, di cui parleremo approfonditamente più avanti. In multiplayer oltre a poter sfidare un amico in split screen, avremo a disposizione una vasta gamma di modalità tra cui spicca un ampio spazio dedicato agli esport. Con GP Live ogni settimana potremo partecipare a eventi che ci vedranno combattere con utenti di tutto il mondo tra sessioni intermedie e gare, per poi stilare la classifica finale. Insomma, un fitto calendario dedicato agli amanti del gaming competitivo che potranno dare sfogo al loro desiderio di velocità e sfida. Non dimentichiamoci che potremo anche sfruttare il cross play, ovviamente tra piattaforme di stessa generazione: per capirci, chi ha una Xbox One potrà giocare con utenti PlayStation 4 mentre chi possiede una Series X giocherà contro utenza PlayStation 5 e PC, mentre solo l'edizione per Nintendo Switch rimane esclusa. Oltre alla creazione di un nostro alter ego avremo accesso al day one a tutti i piloti di MotoGP, Moto 2 e Moto 3 aggiornati alla stagione corrente, mentre nei prossimi mesi dovrebbe arrivare anche la Moto E. Da notare come nella versione che abbiamo testato non fosse presente la solita truppa di "vecchie glorie", scelta che troviamo incomprensibile e deludente. Speriamo quindi che si tratti solo della mancanza di un contenuto che verrà sbloccato nei primi giorni di vendita del titolo, visto che sarebbe triste non poter impersonare idoli come Valentino Rossi, Max Biaggi, Casey Stoner e via dicendo.
Non ci sono più le mezza stagioni: arriva il Flag to Flag!
Oltre ad aggiornare la lista dei piloti ufficiali e dei circuiti (con anche alcuni tracciati storici come Laguna Seca) in MotoGP 23 ci sono importanti novità legate al meteo. Le condizioni meteorologiche potranno essere settate come variabili e si potrebbero creare situazioni di incertezza che da un momento all'altro potrebbero tramutare una gara sotto il sole in una difficile prova sul bagnato. Al meteo è legato l'inserimento del Flag to Flag, cioè la possibilità di rientrare ai box e cambiare la moto passando da un assetto per l'asciutto a uno da bagnato o viceversa. La scelta starà a voi e implicherà non pochi fattori strategici: meglio tenere duro un giro in più o correre a box per sfruttare il prima possibile il cambio di condizioni? A voi la decisione! Quello che però ci ha maggiormente colpito è quanto è stato fatto riguardo alla guida delle moto. Oltre alla solita pletora di sostegni, attivabili o disattivabili, Milestone ha aggiunto i cosiddetti aiuti neurali, cioè un complesso sistema di intelligenza artificiale che va a registrare i comportamenti del giocatore e crea delle correzioni più o meno grandi al suo modo di guidare. Fermo restando che inserendo tutti gli aiuti disponibili chiunque potrebbe portare a termine un Gran Premio, già passando in modalità classica, sfruttando solo in maniera moderata gli aiuti neurali, si gode di una giocabilità davvero ottima. Gli aiuti non sono assolutamente invasivi, ma vanno a dare leggerissime correzioni che, per quanto mi riguarda, ho notato principalmente in ingresso e percorrenza di curva. Non si tratta di una "mano invisibile" che fa il lavoro sporco per il giocatore, ma di un sofisticato sistema che ritocca l'input dell'utente. Se non sapete affrontare una curva, il sistema non vi renderà magicamente in grado di percorrerla al meglio, ma la guida assumerà una maggiore "rotondità", regalandoci ottime sensazioni. Naturalmente potrete disattivare il tutto e così ve la vedrete faccia a faccia, senza alcun filtro, con la potenza di veri mostri su due ruote: una esperienza per veri hard core gamer!
Rispetto al precedente episodio tutte le moto hanno guadagnato in agilità e si “sente” chiaramente una maggiore leggerezza dei veicoli, soprattutto per quanto riguarda la classe regina. Si fa molta meno fatica a sollevare una MotoGP, ma questo non significa che la sua gestione in cambio di direzione sia più semplice o agevolata. Rimane assolutamente necessario combinare i movimenti con la gestione di freni e gas, pena ritrovarsi con la moto sdraiata e il sedere sull'asfalto. A riguardo attendiamo il rilascio delle Moto E che dovrebbero essere i mezzi più pesanti del pacchetto, per capire se anch'esse risulteranno "alleggerite". Se gli input da dare al controller rimangono identici al passato, i risultati sono molto più credibili e danno una sensazione più marcata di simulazione (non che MotoGP 22 si potesse considerare arcade). Consigliamo vivamente di giocare partendo dalla modalità classica facendo un doveroso passaggio dal tutorial dedicato allo studio dei vari circuiti, utilissimo per diventare realmente competitivi. L’altro fulcro del gioco in singolo è la carriera che quest'anno prende le distanze dal lato manageriale, per quanto ne rimanga una traccia nella parte di sviluppo e ricerca delle componenti della moto, e si focalizza maggiormente sull’esperienza del pilota e tutto quello che a lui ruota attorno.
Come sempre si parte dalla Moto 3 e si cerca a suon di risultati di guadagnarsi la chiamata in team sempre più prestigiosi, passando dalla Moto 2 sino ad arrivare ai fasti della Moto GP. Potrete scegliere di giocare stagioni complete o con meno Gran Premi, ma l’obiettivo sarà sempre quello di raggiungere la vetta del mondiale. Bruciare le tappe e accettare la prima offerta per entrare nel giro della MotoGP, ma in un team di basso profilo o magari tenere duro in Moto 3 e Moto 2, vincere i rispettivi campionati per entrare nella classe regina con un contratto prestigioso? A voi la scelta. Nel mentre dovrete anche gestire i rapporti con gli altri piloti, sia tramite social che vi serviranno a rispondere ai post che gli altri piloti vi indirizzeranno e con cui potrete cercare di mantenere rapporti cordiali o entrare in aperta polemica. Anche dare troppe sportellate in gara potrebbe aiutare a non farvi molti amici nel paddock e a subire entrate un po’ troppo aggressive dagli avversari, ma durante la nostra prova non abbiamo notato poi troppe differenze di comportamento avversario nei diversi casi. La carriera di MotoGP 23 si arricchisce anche dei Turning Point, momenti specifici in cui in base al nostro comportamento la nostra avventura sportiva potrebbe prendere diverse pieghe: impressionare un talent scout grazie a una gara di alto livello potrebbe farci avere l'occasione della vita, mentre rimanere nell'anonimato ci terrà lontani dei riflettori. Questo è solo un esempio delle situazioni che potrebbero accadere, ma l'inserimento di questi bivi rende più divertente e svecchia un po' questa modalità. Nel dubbio, davanti a un Turning Point, voi osate: potrebbero aprirsi le porte per la top class delle due ruote!
Milestone e Dual Sense: amore a primo controller!
Aver provato MotoGP 23 su PlayStation 5 ci ha permesso di usufruire di tutte le particolarità del Dual Sense. Milestone ancora una volta ha dimostrato di essere quanto di meglio ci sia sul mercato riguardo allo sfruttare i grilletti adattivi, offrendo un’esperienza assolutamente immersiva e che permette al giocatore di “sentire” grazie a resistenze differenti il comportamento degli pneumatici e del motore. Come gli anni scorsi esagerare con il gas in uscita di curva significa perdere il posteriore e sentire i grilletti d’un tratto abbandonare qualsiasi resistenza, così da simulare alla perfezione lo slittamento della moto e alla stessa maniera tanti altri comportamenti del mezzo si rifletteranno sul Dual Sense e sulle nostre mani, Che dire: per quel che mi riguarda Milestone è l’unico team ad aver toccato i picchi delle funzionalità del controller di PlayStation 5 ai livelli di Pholyphony e al suo superbo Gran Turismo 7, e scusate se è poco. Più altalenante invece il comparto tecnico: se da un lato il livello di qualità dell’immagine è davvero elevato, con una cura maniacale per i particolari al punto che nel foto-mode arriverete a godervi persino i bulloni delle moto, il frame rate non si è rivelato sempre costante, con alcune situazioni in cui abbiamo patito diversi rallentamenti. Rimane il fatto che la grafica è di ottimo livello così come il sonoro, con i motori che rappresentano alla perfezione le controparti reali e vi faranno sentire un sella al bolide dei vostri sogni.
Ancora una volta però, a margine di un ottimo titolo, ci ritroviamo a segnalare due problemi che la saga di MotoGP si porta dietro da anni: da un lato l’intelligenza artificiale avversaria ha ancora qualche momento di black out che si traduce in piloti gestiti dalla cpu che ci finiscono addosso in azioni kamikaze, dall’altro la poco curata presenza del rewind, cioè il poter tornare indietro di qualche secondo nelle gare per impostare meglio una specifica manovra. Il rewind sarà infatti attivabile o disattivabile senza mezze misure, mentre avremmo gradito poterne limitare l’uso, magari a tre o quattro volte per gara così da non poterne abusare, ma avere comunque occasione di non gettare alle ortiche un gran premio per un singolo errore, nostro o di un avversario. MotoGP 23 ci ha colpito grazie a un gameplay di spessore e davvero molto soddisfacente, unito a un comparto tecnico di alto livello, per quanto ancora ancorato a uno sviluppo cross gen. Saranno ancora presenti alcuni difetti e qualche rallentamento, ma una cosa è chiara: la qualità di MotoGP 23 non si discute. Correte a indossare tuta e casco: il mondiale più entusiasmante del mondo delle due ruote aspetta solo voi!