MotoRacer 3
di
Redazione Gamesurf
WHEN I WAKE UP IN MY MAKE-UP..
Nell'espressione "in un videogioco conta il divertimento, non la grafica" risiede probabilmente il luogo comune più diffuso (e saggio) applicato all'industria dell'intrattenimento elettronico, in un settore ormai ammaliato dal dato tecnologico, talvolta distratto da fattori contingenti e povero dello spirito originario che animava i suoi progenitori. Tuttavia, ciò non dovrebbe rappresentare un alibi concesso agli sviluppatori, per curare sommariamente quegli aspetti che spingono all'acquisto di nuove piattaforme e all'aggiornamento dei sistemi da gioco; non può, in sostanza, pregiudicare la forma estetica di un prodotto, specie se i requisiti tecnici necessitano di hardware all'avanguardia e specifiche onerose. Motoracer 3, purtroppo, imbocca la strata sbagliata: la programmazione lacunosa svilisce la forma e mortifica al contempo la giocabilità, esibisce un frame rate deludente e insieme riduce il dettaglio dei fondali, degli elementi poligonali, degli sprite, generando quel mancato senso di coinvolgimento che é forse il dato più allarmante presente nel titolo Dephine. Lo scrolling resta incomprensibilmente esitante anche su PC di fascia alta e alcune modalità, in particolare il motocross o le corse nel traffico di Parigi, ne risultano irrimediabilmente compromesse. Il medesimo discorso resta valido anche per il comparto sonoro, inficiato da effetti fastidiosi, temi musicali al limite del tollerabile e campionamenti digitalizzati di fattura mediocre, ma é nei caricamenti che la situazione si fa sconcertante: estremamente farraginosi, alla luce di un'istallazione (l'unica consentita) piuttosto ingente, 650 MB
In definitiva, quando le inefficienze tecniche producono effetti negativi sul divertimento o le potenzialità di un prodotto vengono inibite da una realizzazione superficiale, anche i luoghi comuni più sensati perdono la loro efficacia; per i racing game, in particolare, genere in cui la velocità costituisce un elemento imprescindibile e mortificare quest'aspetto significa essenzialmente porre un pesante freno al divertimento
Nell'espressione "in un videogioco conta il divertimento, non la grafica" risiede probabilmente il luogo comune più diffuso (e saggio) applicato all'industria dell'intrattenimento elettronico, in un settore ormai ammaliato dal dato tecnologico, talvolta distratto da fattori contingenti e povero dello spirito originario che animava i suoi progenitori. Tuttavia, ciò non dovrebbe rappresentare un alibi concesso agli sviluppatori, per curare sommariamente quegli aspetti che spingono all'acquisto di nuove piattaforme e all'aggiornamento dei sistemi da gioco; non può, in sostanza, pregiudicare la forma estetica di un prodotto, specie se i requisiti tecnici necessitano di hardware all'avanguardia e specifiche onerose. Motoracer 3, purtroppo, imbocca la strata sbagliata: la programmazione lacunosa svilisce la forma e mortifica al contempo la giocabilità, esibisce un frame rate deludente e insieme riduce il dettaglio dei fondali, degli elementi poligonali, degli sprite, generando quel mancato senso di coinvolgimento che é forse il dato più allarmante presente nel titolo Dephine. Lo scrolling resta incomprensibilmente esitante anche su PC di fascia alta e alcune modalità, in particolare il motocross o le corse nel traffico di Parigi, ne risultano irrimediabilmente compromesse. Il medesimo discorso resta valido anche per il comparto sonoro, inficiato da effetti fastidiosi, temi musicali al limite del tollerabile e campionamenti digitalizzati di fattura mediocre, ma é nei caricamenti che la situazione si fa sconcertante: estremamente farraginosi, alla luce di un'istallazione (l'unica consentita) piuttosto ingente, 650 MB
In definitiva, quando le inefficienze tecniche producono effetti negativi sul divertimento o le potenzialità di un prodotto vengono inibite da una realizzazione superficiale, anche i luoghi comuni più sensati perdono la loro efficacia; per i racing game, in particolare, genere in cui la velocità costituisce un elemento imprescindibile e mortificare quest'aspetto significa essenzialmente porre un pesante freno al divertimento
MotoRacer 3
4.5
Voto
Redazione
MotoRacer 3
Giocare a Motoracer 3 si rivela un'esperienza frustrante per via di una realizzazione tecnica assolutamente approssimativa, capace di compromettere in maniera irrimediabile il coinvolgimento e l'appagamento di fronte alle tante modalità presenti. La meccanica di gioco ripropone, esasperandoli, gli stessi contenuti che avevano reso popolare il capostipite della serie ma è orfana, questa volta, di un nucleo portante e di solide fondamenta: le discipline più avvincenti, che pure offrono un divertimento limitato nel tempo, restano quelle "accessorie" mentre le tradizionali competizioni su motocross e motomondale risultano mortificate da una cosmesi non all'altezza delle specifiche tecniche richieste. L'ottimo design dei circuiti compensa a stento la grave omissione di un editor per la costruzione dei tracciati, così come la possibilità di sfidare fino ad otto avversari su reti LAN o collegati ad Internet, consola solo relativamente per l'assenza di un'opzione multiplayer in split screen.