Mugen Souls
di
Un altro elemento di gioco in cui saranno fondamentali gli Shampuru é la lotta tra navi volanti: nei viaggi tra un pianeta e l'altro, infatti, spesso dovremo difendere la nostra nave G-Castle da altri navigatori. Il combattimento si svolge secondo le tinte della morra cinese, con le tre mosse-chiave di attacco, colpo perforante o barriera riflettente a cui si aggiungono mosse speciali o poteri di riparazione, ma l'efficacia di ciascuno di questi elementi dipenderà dal numero di Shampuru accumulati.
Mugen Souls non si ferma qui: potrete creare nuove truppe con l'apposito editor, esplorare l'arena denominata Mugen World in caccia di oggetti speciali o anche solo per levellare i vostri personaggi, accumulare “mugen points” per potenziare gli attacchi speciali e così via, fino a realizzare combo che infliggono danni su ordine dei nove zeri. Tutto questo costruito su una vicenda che di nonsense non ha solamente le basi citate: farete conoscenza con Demon Lord timidi ed Eroi appassionati di bikini, con donnaioli da quattro soldi e cameriere sadiche, oltre che passare il tempo a “peonizzare” i continenti per convincerli a spostarsi l'uno accanto all'altro...
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Che Mugen Souls nasca per posizionarsi in una nicchia molto specifica del panorama videoludico non é certo un mistero: la filosofia alla base del concept, dell'ambientazione e della trama é estremamente orientata a una ristretta fascia di super-otaku, al limite del feticismo tanto del “Moe” quanto del JRPG classico - qualcosa tra l'altro al limite dell'Indie. Non é pertanto una sorpresa che anche la realizzazione grafica segua canoni tradizionali, specifici e particolarmente Indie, comunque propri di Compile Heart. Abbiamo pertanto portrait bidimensionali solo leggermente animati per i dialoghi e modelli 3D in cell-shading per le azioni di gioco.
Se però per i primi non c'é nulla da eccepire, per i secondi e per la realizzazione del mondo non possiamo esimerci dal segnalare un quantitativo veramente esiguo di poligoni, una cura molto superficiale delle textures ed un risultato globale piuttosto debole. Passi il non dedicare investimenti e sforzi superlativi all'aspetto grafico di un titolo che comunque basa i suoi punti di forza su tutt'altro, ma una volta che si opta per l'utilizzo di un motore grafico 3D nativo di questa generazione forse non sarebbe una cattiva idea quella di sfruttarlo un minimo... Unico punto veramente a suo favore: il tutto gira a 1080p.
Assolutamente positivo invece il giudizio sul sonoro: il gioco propone numerose musiche di vario genere, a partire da quelle concepite per i vari mondi (ciascuno con un'ambientazione differente), passando per i temi dei vari personaggi, fino alle musiche da battaglia o a quelle dei vari siparietti, dal semi-serio al totalmente nonsense. Divertenti gli effetti speciali - tutti in stile Anime - e ottimi i doppiaggi in Giapponese, preferibili a quelli più modesti in Americano. Il gioco é sottotitolato esclusivamente in lingua Inglese.
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Nel gioco sono presenti numerosi tutorial e non a caso, visto che sin dall'inizio abbiamo la possibilità di utilizzare i Moe Attack, croce e delizia del sistema. Passando per le battaglie astro-navali e per i combattimenti generici, si arriva poi agli elementi più avanzati, come la succitata Peonball, o la presenza di “cristalli” sul campo di battaglia che influenzano le caratteristiche e lo status dei lottatori, e che se distrutti o “peonizzati” riflettono l'effetto su tutti i nemici. Andando avanti nel sistema si accede al Mugen World e poi ancora oltre, rendendosi conto che mentre la storia prosegue alcune sezioni dei mondi visitati rimangono precluse, in attesa di fasi di gioco ben più avanzate.
É innegabile che il brio e l'humor totalmente nonsense di Mugen Souls siano il vero motore di gioco, ma anche che dedicare tempo al grinding e al “peoning” può essere piuttosto rilassante e trascinante. Il risultato é quello di un'esperienza di gioco piacevole, serena e divertente, sebbene - e permetteteci di rimarcarlo un'ennesima volta - dedicata ad una nicchia assai specifica di giocatori. Nicchia che però troverà ad attenderla un monte-ore potenziale decisamente corposo: per passare dai 20-50-100 punti di danno dei primi livelli ai... MILIARDI (non stiamo scherzando) che il gioco supporta ci vogliono sicuramente moltissime ore. Anche questa, dopotutto, é una caratteristiche dei titoli Compile Heart e Nippon Ichi...
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Mugen Souls non si ferma qui: potrete creare nuove truppe con l'apposito editor, esplorare l'arena denominata Mugen World in caccia di oggetti speciali o anche solo per levellare i vostri personaggi, accumulare “mugen points” per potenziare gli attacchi speciali e così via, fino a realizzare combo che infliggono danni su ordine dei nove zeri. Tutto questo costruito su una vicenda che di nonsense non ha solamente le basi citate: farete conoscenza con Demon Lord timidi ed Eroi appassionati di bikini, con donnaioli da quattro soldi e cameriere sadiche, oltre che passare il tempo a “peonizzare” i continenti per convincerli a spostarsi l'uno accanto all'altro...
Che Mugen Souls nasca per posizionarsi in una nicchia molto specifica del panorama videoludico non é certo un mistero: la filosofia alla base del concept, dell'ambientazione e della trama é estremamente orientata a una ristretta fascia di super-otaku, al limite del feticismo tanto del “Moe” quanto del JRPG classico - qualcosa tra l'altro al limite dell'Indie. Non é pertanto una sorpresa che anche la realizzazione grafica segua canoni tradizionali, specifici e particolarmente Indie, comunque propri di Compile Heart. Abbiamo pertanto portrait bidimensionali solo leggermente animati per i dialoghi e modelli 3D in cell-shading per le azioni di gioco.
Se però per i primi non c'é nulla da eccepire, per i secondi e per la realizzazione del mondo non possiamo esimerci dal segnalare un quantitativo veramente esiguo di poligoni, una cura molto superficiale delle textures ed un risultato globale piuttosto debole. Passi il non dedicare investimenti e sforzi superlativi all'aspetto grafico di un titolo che comunque basa i suoi punti di forza su tutt'altro, ma una volta che si opta per l'utilizzo di un motore grafico 3D nativo di questa generazione forse non sarebbe una cattiva idea quella di sfruttarlo un minimo... Unico punto veramente a suo favore: il tutto gira a 1080p.
Assolutamente positivo invece il giudizio sul sonoro: il gioco propone numerose musiche di vario genere, a partire da quelle concepite per i vari mondi (ciascuno con un'ambientazione differente), passando per i temi dei vari personaggi, fino alle musiche da battaglia o a quelle dei vari siparietti, dal semi-serio al totalmente nonsense. Divertenti gli effetti speciali - tutti in stile Anime - e ottimi i doppiaggi in Giapponese, preferibili a quelli più modesti in Americano. Il gioco é sottotitolato esclusivamente in lingua Inglese.
Nel gioco sono presenti numerosi tutorial e non a caso, visto che sin dall'inizio abbiamo la possibilità di utilizzare i Moe Attack, croce e delizia del sistema. Passando per le battaglie astro-navali e per i combattimenti generici, si arriva poi agli elementi più avanzati, come la succitata Peonball, o la presenza di “cristalli” sul campo di battaglia che influenzano le caratteristiche e lo status dei lottatori, e che se distrutti o “peonizzati” riflettono l'effetto su tutti i nemici. Andando avanti nel sistema si accede al Mugen World e poi ancora oltre, rendendosi conto che mentre la storia prosegue alcune sezioni dei mondi visitati rimangono precluse, in attesa di fasi di gioco ben più avanzate.
É innegabile che il brio e l'humor totalmente nonsense di Mugen Souls siano il vero motore di gioco, ma anche che dedicare tempo al grinding e al “peoning” può essere piuttosto rilassante e trascinante. Il risultato é quello di un'esperienza di gioco piacevole, serena e divertente, sebbene - e permetteteci di rimarcarlo un'ennesima volta - dedicata ad una nicchia assai specifica di giocatori. Nicchia che però troverà ad attenderla un monte-ore potenziale decisamente corposo: per passare dai 20-50-100 punti di danno dei primi livelli ai... MILIARDI (non stiamo scherzando) che il gioco supporta ci vogliono sicuramente moltissime ore. Anche questa, dopotutto, é una caratteristiche dei titoli Compile Heart e Nippon Ichi...