MX vs. ATV Reflex
di
Torna sugli schermi la serie MX vs ATV.
Dopo aver riscosso un discreto successo (ovviamente parametrando i numeri delle vendite al genere di gioco) con il primo episodio Next Gen, THQ ci riprova ed immette sul mercato un seguito fatto di fango ed acrobazie.
Tutto qui? In fondo c'erano entrambe anche nel primo episodio.
No, fortunatamente la serie non é sprovvista di novità, anche se non sembrano seguire tutte un unico filo conduttore.
E forse é proprio la mancanza di coerenza, l'aspetto che più intacca l'esperienza di gioco su MX vs ATV Reflex.
Ma partiamo dalle basi.
Ovvero da quello che la serie é sempre stata e che continua ad essere: un gioco di guida su fondi sterrati, con mezzi che coinvolgono principalmente le moto da cross e i quad (le serie MX ed ATV appunto), aggiungendo tuttavia altre vetture a quattro ruote senza manubrio ma con un volante, tipo i buggy o alcune jeep dalla stazza più imponente.
Si spazia quindi da competizioni di puro motocross, ad altre maggiormenteremixate in stile Motorstorm. Partiamo con ilnominare Motorstorm, ma l'elenco delle citazioni non é per nulla finito.
Sembra infatti che gli sviluppatori si siano guardati attorno ed abbiano deciso di implementare diversi spunti tratti dai giochi simili. Così abbiamo alcune nuove sezioni da esplorare, per scovare viewpoints e per raggiungere il punto di partenza di alcune competizioni. In questo caso l'ovvio riferimento va a Fuel, che aveva proprio l'esplorazione come feature caratterizzante. Abbiamo un nuovo sistema di acrobazie, ora gestite tramite la levetta analogica destra, con una sorta di esemplificazione che sembra richiamare le tracce più arcade di Pure. Poi abbiamo i tracciati che vengono segnati dal passaggio dei concorrenti, che lasciano solchi in grado di influenzare il comportamento dei mezzi che seguono, e qui il gioco che viene immediatamente chiamato in causa é Sega Rally. A cui si aggiunge appunto la suddetta promiscuità tra due e quattro ruote che oltre al citato Motorstorm é propria anche dei due videogame dedicati alla serie Baja.
Il gioco THQ cerca quindi di miscelare armoniosamente le varie feature inserite, orchestrando il tutto con una struttura di gioco che però riesce nel compito solo parzialmente.
Il problema principale é il fatto che MX vs ATV Reflex sembra voler mantenere un piede in due staffe, ma così finisce un po' per scontentare entrambe le parti: quella alla ricerca di un prodotto prettamente arcade e quella che predilige un gameplay più profondo e maggiormente orientato al realismo.
Alla base di questa incongruenza c'é la fisica che regge il gioco: non é abbastanza credibile e soddisfacente, ma al contempo rende spesso difficoltoso il controllo dei mezzi, specialmente le moto che si impuntano e si sbilanciano in modo alquanto contraddittorio. La levetta analogica destra ,che oltre alle acrobazie regola anche il bilanciamento del pilota, potrebbe contribuire a dare maggior spessore al gameplay. Invece gli sforzi prodotti in questo senso vengono annullati da una fisica di contatto con il terreno poco credibile, ed ancor meno coerente con entrambe le filosofie del gioco, finendo così per vanificare anche la buona idea della continua modifica del tracciato con il passaggio dei mezzi.
Proprio nella fisica, nel bilanciamento dei mezzi e nella sensibilità della trazione delle ruote, che sono gli aspetti che possono fare la differenza in questo genere di videogame, si riscontrano le maggiori dimenticanze.
Gli sviluppatori hanno mancato di attingere dall'esempio che in questo settore si é dimostrato più valido negli ultimi tempi, ovvero quel Trials HD, distribuito tramite Live Arcade, che ha dimostrato quanto una buona implementazione di questi aspetti può rivelarsi fondamentale, anche in un contesto prettamente arcade.
Ecco quindi che le sezioni esplorative, pur presentando alcune sfide alternative che aumentano la varietà delle situazioni di gioco, non sono perfezionate nelle loro dinamiche (spesso ci si ritrova a girovagare senza particolari criteri) come invece accade in Fuel. E così che la serie Baja (quella dei 2XL) risulta più appassionante nei raid con più mezzi, poiché vengono meglio poste in risalto le caratteristiche peculiari dei veicoli. Ed é certo più spettacolare e più gratificante Pure, quando si parla di acrobazie e sistema di controlli appropriato.
Con questo non stiamo dicendo che Mx vs ATV Reflex sia un gioco brutto o non abbia motivo di comparire sugli scaffali.
Perché graficamente tutto sommato é apprezzabile, sia tecnicamente che nell'alternarsi degli scenari.
Perché comunque alcune novità dimostrano che qualche passo avanti é stato fatto, com'é ad esempio per la levetta analogica dedicata all'equilibrio del pilota ed ai riflessi che permettono di recuperarela posizione insella dopo un atterraggio non proprio perfetto. E altrettanto non mancano i potenziamenti alle moto ed una carriera che risulta sicuramente più riuscita nel suo sviluppo rispetto al precedente capitolo, a cui si aggiungono le opzioni legate all'on-line che possono prolungare un po' l'esperienza di gioco.
Come dire che sulla carta ci si é ricordati di tutto quello che serve per fare un racing game.
Però poi, all'atto pratico, non si é investito copiosamente su nessun aspetto, e così il gioco fatica a rimanere davvero impresso nel cuore dei videogiocatori.
Ci si ritrova così a fare i conti con un altro prodotto solamente discreto, ma che noné in grado di mettersi in risalto rispetto alla concorrenza.
Dopo aver riscosso un discreto successo (ovviamente parametrando i numeri delle vendite al genere di gioco) con il primo episodio Next Gen, THQ ci riprova ed immette sul mercato un seguito fatto di fango ed acrobazie.
Tutto qui? In fondo c'erano entrambe anche nel primo episodio.
No, fortunatamente la serie non é sprovvista di novità, anche se non sembrano seguire tutte un unico filo conduttore.
E forse é proprio la mancanza di coerenza, l'aspetto che più intacca l'esperienza di gioco su MX vs ATV Reflex.
Ma partiamo dalle basi.
Ovvero da quello che la serie é sempre stata e che continua ad essere: un gioco di guida su fondi sterrati, con mezzi che coinvolgono principalmente le moto da cross e i quad (le serie MX ed ATV appunto), aggiungendo tuttavia altre vetture a quattro ruote senza manubrio ma con un volante, tipo i buggy o alcune jeep dalla stazza più imponente.
Si spazia quindi da competizioni di puro motocross, ad altre maggiormenteremixate in stile Motorstorm. Partiamo con ilnominare Motorstorm, ma l'elenco delle citazioni non é per nulla finito.
Sembra infatti che gli sviluppatori si siano guardati attorno ed abbiano deciso di implementare diversi spunti tratti dai giochi simili. Così abbiamo alcune nuove sezioni da esplorare, per scovare viewpoints e per raggiungere il punto di partenza di alcune competizioni. In questo caso l'ovvio riferimento va a Fuel, che aveva proprio l'esplorazione come feature caratterizzante. Abbiamo un nuovo sistema di acrobazie, ora gestite tramite la levetta analogica destra, con una sorta di esemplificazione che sembra richiamare le tracce più arcade di Pure. Poi abbiamo i tracciati che vengono segnati dal passaggio dei concorrenti, che lasciano solchi in grado di influenzare il comportamento dei mezzi che seguono, e qui il gioco che viene immediatamente chiamato in causa é Sega Rally. A cui si aggiunge appunto la suddetta promiscuità tra due e quattro ruote che oltre al citato Motorstorm é propria anche dei due videogame dedicati alla serie Baja.
Il gioco THQ cerca quindi di miscelare armoniosamente le varie feature inserite, orchestrando il tutto con una struttura di gioco che però riesce nel compito solo parzialmente.
Il problema principale é il fatto che MX vs ATV Reflex sembra voler mantenere un piede in due staffe, ma così finisce un po' per scontentare entrambe le parti: quella alla ricerca di un prodotto prettamente arcade e quella che predilige un gameplay più profondo e maggiormente orientato al realismo.
Alla base di questa incongruenza c'é la fisica che regge il gioco: non é abbastanza credibile e soddisfacente, ma al contempo rende spesso difficoltoso il controllo dei mezzi, specialmente le moto che si impuntano e si sbilanciano in modo alquanto contraddittorio. La levetta analogica destra ,che oltre alle acrobazie regola anche il bilanciamento del pilota, potrebbe contribuire a dare maggior spessore al gameplay. Invece gli sforzi prodotti in questo senso vengono annullati da una fisica di contatto con il terreno poco credibile, ed ancor meno coerente con entrambe le filosofie del gioco, finendo così per vanificare anche la buona idea della continua modifica del tracciato con il passaggio dei mezzi.
Proprio nella fisica, nel bilanciamento dei mezzi e nella sensibilità della trazione delle ruote, che sono gli aspetti che possono fare la differenza in questo genere di videogame, si riscontrano le maggiori dimenticanze.
Gli sviluppatori hanno mancato di attingere dall'esempio che in questo settore si é dimostrato più valido negli ultimi tempi, ovvero quel Trials HD, distribuito tramite Live Arcade, che ha dimostrato quanto una buona implementazione di questi aspetti può rivelarsi fondamentale, anche in un contesto prettamente arcade.
Ecco quindi che le sezioni esplorative, pur presentando alcune sfide alternative che aumentano la varietà delle situazioni di gioco, non sono perfezionate nelle loro dinamiche (spesso ci si ritrova a girovagare senza particolari criteri) come invece accade in Fuel. E così che la serie Baja (quella dei 2XL) risulta più appassionante nei raid con più mezzi, poiché vengono meglio poste in risalto le caratteristiche peculiari dei veicoli. Ed é certo più spettacolare e più gratificante Pure, quando si parla di acrobazie e sistema di controlli appropriato.
Con questo non stiamo dicendo che Mx vs ATV Reflex sia un gioco brutto o non abbia motivo di comparire sugli scaffali.
Perché graficamente tutto sommato é apprezzabile, sia tecnicamente che nell'alternarsi degli scenari.
Perché comunque alcune novità dimostrano che qualche passo avanti é stato fatto, com'é ad esempio per la levetta analogica dedicata all'equilibrio del pilota ed ai riflessi che permettono di recuperarela posizione insella dopo un atterraggio non proprio perfetto. E altrettanto non mancano i potenziamenti alle moto ed una carriera che risulta sicuramente più riuscita nel suo sviluppo rispetto al precedente capitolo, a cui si aggiungono le opzioni legate all'on-line che possono prolungare un po' l'esperienza di gioco.
Come dire che sulla carta ci si é ricordati di tutto quello che serve per fare un racing game.
Però poi, all'atto pratico, non si é investito copiosamente su nessun aspetto, e così il gioco fatica a rimanere davvero impresso nel cuore dei videogiocatori.
Ci si ritrova così a fare i conti con un altro prodotto solamente discreto, ma che noné in grado di mettersi in risalto rispetto alla concorrenza.