Mysims Racing

di Davide Tognon
Il genere kart racing, oggi molto popolare, nacque diciassette anni orsono con Super Mario Kart. Da
allora, sulla scia del baffuto idraulico, numerosi beniamini del panorama videoludico (da Sonic a
Crash Bandicoot, passando per Bomberman ecc...) si sono cimentati in questa specialità; ultimi in
ordine di tempo i Sims, nella versione Wii MySims. Come é lecito aspettarsi da un esponente della
serie targata Electronic Arts, la creazione di un pilota e di una vettura personalizzati assume fin
dalle prime fasi un ruolo centrale.



Il discreto editor a disposizione consente di plasmare unacerta varietà di alter ego virtuali anche se, in un videogame che fa della caratterizzazione il suopunto di forza, suona come una stonatura la mancata implementazione dei Mii, che pure per stile nonappaiono tanto diversi dai MySims. Per quanto riguarda le macchine, se ne possono costruire di tre tipi, a seconda delle dimensioni (mini, medie e maxi). Oltre alle vistose modifiche esteticheapportabili, che sfociano in addobbi stravaganti quali teschi, girandole, vele e altro ancora, siinstallano altresì componenti meccanici (telaio, sospensioni et similia) al fine di migliorare leprestazioni del veicolo, che si riassumono nei parametri velocità, accelerazione, peso emanovrabilità.

Pilota e auto così modellati vanno utilizzati nella modalità principale, Storia. Qui si raccontano
le vicende di una ridente località, Velocittà, che vanta un passato di importante polo motoristico,
ma oggi attende un asso del volante pronto a rinverdirne gli antichi fasti. Ovviamente l'artificio
narrativo é solo un banale pretesto per mettere il giocatore di fronte a delle sfide, che vengono
proposte direttamente dagli abitanti del luogo. Queste si presentano sotto sei differenti forme:
gara singola, campionato, prova a cronometro, corsa ad ostacoli, 1vs1 e raccolta di oggetti. Una
volta scesi in pista, la competizione si svolge seguendo le dinamiche tipiche del genere: circuiti
tortuosi, accelerazioni improvvise, salti e sportellate coi vicini.

Si può accumulare il turbo con iconsueti voli acrobatici e derapate, oppure racimolando lungo il percorso le essenze, gemme che servono anche a pagare la produzione di nuove parti della vettura, nell'apposita officina(espediente poco azzeccato, poiché di tale moneta se ne ha sempre in sovrabbondanza, circostanza he ne rende inutile la stessa esistenza). Oltre a scatenare il turbo, si possono sfruttare i potenziatori, strumenti che spesso hanno come unico scopo quello di danneggiare gli avversari.Tirare un pallone contro il nemico, piantare un albero proprio davanti ad un bolide lanciato,coprire lo schermo altrui riempendolo di cuoricini, ribaltare la visuale... Ogni bassezza divienelecita per mezzo del nutrito arsenale. Inoltre, alcuni potenziatori colpiscono tutti i concorrenti che precedono, altri vengono rilasciati automaticamente alle spalle, per altri occorre prendere lamira e così via.



Nonostante il repertorio di power-up, l'esperienza di MySims Racing non si discosta da quella già
vista in titoli del medesimo tenore e non si fa notare per alcun aspetto in particolare, risultando
quindi troppo anonima. I tracciati percorribili, contraddistinti dagli immancabili percorsi
alternativi e dalle scorciatoie, sono in totale una quindicina, un numero troppo esiguo per
sottrarre la modalità Storia ad una sconfortante sensazione di ripetitività.

Sono supportati tutti i metodi di controllo. Il solo Wiimote basta per governare soddisfacentementel'auto, lo sterzo (effettuato tramite l'inclinazione del telecomando stesso) non crea problemi, semmai scaturisce qualche imbarazzo dall'imprecisione del salto (che si ottiene oscillando iltelecomando verso l'alto). Aggiungendo il nunchuck, pur col maggior numero di tasti a disposizionee con l'analogico, il giudizio rimane lo stesso: positivo, ma persiste l'incertezza sul salto.Infine, Classic Pad e pad Gamecube, sebbene la mappatura non sia comodissima, svolgono bene il loromestiere.

Fra le altre modalità, oltre alla gara singola "mordi e fuggi", va annoverato ilmultiplayer in split screen, da due a quattro giocatori. I kart racing, vuoi per l'immediatezza,vuoi per il fascino della corsa, sono sempre stati videogames ideali da affrontare in compagnia, equi non si fa eccezione; qualche perplessità può però destarsi dalla citata mancanza di personalitàpropria a MySims racing.

Il comparto tecnico delude le aspettative. Sarebbe di sicuro ingeneroso pretendere un grande
impatto visivo da un titolo di questo genere, ma resta l'impressione che si sarebbe potuto (e
dovuto) fare molto di più sotto il profilo grafico. Per ciò che concerne il sonoro, vocette e
musichette rivelano come si sia puntato molto su estemporaneità e simpatia, una scelta
semplicistica ma pienamente condivisibile. Per concludere, chiunque abbia familiarità con i giochi di kart sa benissimo cosa gli ha riservato Electronic Arts, perché qui si ritrovano i pregi ed i difetti tipici della categoria. Unaesperienza fin troppo pedissequa, una tara questa che non solo impedisce a MySims racing diemergere, ma ne rende anche dura la vita al confronto con l'agguerrita concorrenza.