Mystery Case Files: Il Caso Malgrave
di
Simone Murtas
Per tutti gli amanti delle avventure classiche e, soprattutto, di quelle a metà fra poliziesco e mistero, ecco l'ultima proposta della Big Fish Games: Mystery Case Files, Il caso Malgrave.
Si tratta, appunto, di un'avventura grafica di tipico stampo "punta e clicca", che fanno di atmosfera e ambientazione i propri punti di forza, lasciando ad altri generi di giochi effetti speciali e adrenalina.
La storia racconta di un'isola le cui acque, secondo la leggenda, sarebbero in grado di regalare l'eterna giovinezza. Il signor Malgrave, un facoltoso industriale, arrivò sull'isola per curarsi e, innamoratosene, vi investì tutti i suoi averi. Furono anni di prosperità, i turisti arrivavano a frotte e tutto sembrava andare per il meglio. Dopo qualche tempo, però, l'isola venne dimenticata e nessuno seppe più nulla dei suoi abitanti.
E' a questo punto della storia che un pacco postale arriva all'agenzia investigativa Mystery Case Files, spedito niente meno che dal signor Malgrave. Il ricco possidente invoca il nostro aiuto per non si sa bene quale problema e, in men che non si dica, eccoci su una barchetta che approda al piccolo molo dell'isola pronti a cominciare l'avventura.
Il gioco propone diverse modalità che consentono di giocare da soli o in compagnia di amici. La modalità classica é definita "storia", durante la quale si dovrà esplorare l'isola per svelarne tutti i misteri, seguendo il filo logico della vicenda raccontata dal gioco.
La struttura é quella tipica delle avventure del genere con tanto di inventario dove vengono elencati gli oggetti raccolti, il taccuino con gli appunti più importanti, una mappa, una galleria di immagini che si sbloccano all'avanzare del giocatore e altro ancora.
L'attività principale del gioco é quella dell'esplorazione degli ambienti: viene proposta una scena che rappresenta una stanza o un luogo all'aperto e il giocatore, attraverso il puntatore, dovrà cercare di scoprire gli oggetti e le vie che servono a risolvere gli enigmi e i misteri del gioco.
Gli ambienti sono costruiti con un sistema tridimensionale, ma piuttosto che cercare il fotorealismo, si affidano una sorta di effetto dipinto molto suggestivo che riesce a calare il giocatore nella perfetta atmosfera di mistero ed abbandono dell'isola.
Gli spostamenti da una scena all'altra sono realizzati con brevi animazioni e ogni ambientazione può essere esplorata attraverso il puntatore spostando, entro certi limiti, l'inquadratura.
Alcuni degli oggetti delle scene richiedono l'intervento del giocatore per essere attivati e consentire l'accesso a nuove locazioni: ad esempio bisognerà segare la catena di un portone (dopo aver trovato la sega, naturalmente), far scattare un meccanismo per abbassare un ponticello e così via.
Alcune scene, per essere sbloccate, richiedono la soluzione di un enigma rappresentato da un meccanismo particolare, sul quale il giocatore dovrà mettere a prova logica e deduzione. I meccanismi sono di vario genere e, per fortuna, nessuno di essi é a tempo, così da permette al giocatore di ragionare con calma.
Durante lo svolgimento del gioco ci si imbatterà spessissimo in alcune scene che richiedono particolare attenzione. Si tratterà, infatti, di scovare un lungo elenco di oggetti, un po' come l'"aguzzate la vista" delle riviste di enigmistica. Gli ambienti di queste scene sono davvero pieni di oggetti e richiedono un certo impegno.
Le scene possono essere ingrandite o rimpicciolite in 3 diversi passi, così da aiutare ulteriormente nella ricerca; talvolta, infatti le descrizioni degli oggetti sono piuttosto generiche e si fatica più a capire cosa si stia cercando che a individuare l'oggetto stesso.
Per fortuna c'é un sistema di aiuto che si rivela davvero utile per qualche oggetto mimetizzato con particolare efficacia e che, altrimenti, bloccherebbe irrimediabilmente il giocatore.
Il gioco, insomma, é davvero un classico del genere, adatto forse più a chi si avvicini alle avventure per la prima volta, piuttosto che ai navigati giocatori. La storia, infatti, non sembra essere stata sviluppata con sufficiente convinzione e non riesce a coinvolgere più di tanto. In questo modo, il continuo proporsi di scene "trova l'oggetto" diventa un po' troppo ripetitivo, alla lunga, e neanche la varietà degli enigmi su cui ragionare riesce a spezzare questa monotonia.
La storia, insomma, rimane un po' "sospesa" e non si capisce bene cosa si debba fare, se non risolvere quasi meccanicamente gli enigmi e trovare tutti gli oggetti. Uno "spunto" in più vorrebbe arrivare da una sorta di polverina magica che bisogna raccogliere per sbloccare certe serrature, polverina che si accumula semplicemente trovando tutti gli oggetti delle scene "aguzzate la vista", ma che alla fine si rivela poco determinante e poco interessante.
Una nota negativa é da attribuire al puntatore guidato dal wii-mote che appare rallentato da una fastidiosa inerzia che lo rende un po' impreciso e fastidioso da usare in certe occasioni.
A parte la modalità classica, il gioco presenta delle interessanti opzioni per il gioco multiplayer, cosa senz'altro non troppo usuale nel caso di un'avventura punta e clicca.
Le tipologie di gioco proposte in questo caso sono tre: a tempo, esplosivo e classico e possono partecipare fino a quattro giocatori collegati con i relativi controller alla stessa Wii.
Nel gioco "a tempo" i giocatori si sfidano a trovare gli oggetti proposti prima degli altri, al meglio di tre diverse ambientazioni, con la possibilità di calibrare difficoltà e durata secondo i propri gusti.
Il modo "Esplosivo" vede uno dei giocatori con in mano una bomba dalla miccia accesa. Scopo del gioco é rinvenire sulla scena gli oggetti richiesti in modo da poter passare la bomba al giocatore successivo. Ovviamente, con l'andare avanti del gioco, gli oggetti da trovare saranno sempre meglio nascosti e diventerà sempre più complicato riuscire a sbarazzarsi in fretta del pericoloso ordigno.
Il "classico", infine, é una sfida aperta dove tutti i giocatori dovranno cercare di trovare il maggior numero di oggetti possibile per ottenere il punteggio più alto e vincere la partita.
Il Caso Malgrave si propone come una classica avventura punta e clicca, ben strutturata e dalla grafica piacevole, ma che pecca un po' per profondità e sviluppo della storia e per ripetitività. Le novità, rispetto a molti altri giochi del genere, non sono tantissime e praticamente si limitano alle 3 funzioni multiplayer. Queste, seppure diano un tocco di originalità, non riescono comunque a dare un vero e proprio valore aggiunto al gioco.
Si tratta, appunto, di un'avventura grafica di tipico stampo "punta e clicca", che fanno di atmosfera e ambientazione i propri punti di forza, lasciando ad altri generi di giochi effetti speciali e adrenalina.
La storia racconta di un'isola le cui acque, secondo la leggenda, sarebbero in grado di regalare l'eterna giovinezza. Il signor Malgrave, un facoltoso industriale, arrivò sull'isola per curarsi e, innamoratosene, vi investì tutti i suoi averi. Furono anni di prosperità, i turisti arrivavano a frotte e tutto sembrava andare per il meglio. Dopo qualche tempo, però, l'isola venne dimenticata e nessuno seppe più nulla dei suoi abitanti.
E' a questo punto della storia che un pacco postale arriva all'agenzia investigativa Mystery Case Files, spedito niente meno che dal signor Malgrave. Il ricco possidente invoca il nostro aiuto per non si sa bene quale problema e, in men che non si dica, eccoci su una barchetta che approda al piccolo molo dell'isola pronti a cominciare l'avventura.
Il gioco propone diverse modalità che consentono di giocare da soli o in compagnia di amici. La modalità classica é definita "storia", durante la quale si dovrà esplorare l'isola per svelarne tutti i misteri, seguendo il filo logico della vicenda raccontata dal gioco.
La struttura é quella tipica delle avventure del genere con tanto di inventario dove vengono elencati gli oggetti raccolti, il taccuino con gli appunti più importanti, una mappa, una galleria di immagini che si sbloccano all'avanzare del giocatore e altro ancora.
L'attività principale del gioco é quella dell'esplorazione degli ambienti: viene proposta una scena che rappresenta una stanza o un luogo all'aperto e il giocatore, attraverso il puntatore, dovrà cercare di scoprire gli oggetti e le vie che servono a risolvere gli enigmi e i misteri del gioco.
Gli ambienti sono costruiti con un sistema tridimensionale, ma piuttosto che cercare il fotorealismo, si affidano una sorta di effetto dipinto molto suggestivo che riesce a calare il giocatore nella perfetta atmosfera di mistero ed abbandono dell'isola.
Gli spostamenti da una scena all'altra sono realizzati con brevi animazioni e ogni ambientazione può essere esplorata attraverso il puntatore spostando, entro certi limiti, l'inquadratura.
Alcuni degli oggetti delle scene richiedono l'intervento del giocatore per essere attivati e consentire l'accesso a nuove locazioni: ad esempio bisognerà segare la catena di un portone (dopo aver trovato la sega, naturalmente), far scattare un meccanismo per abbassare un ponticello e così via.
Alcune scene, per essere sbloccate, richiedono la soluzione di un enigma rappresentato da un meccanismo particolare, sul quale il giocatore dovrà mettere a prova logica e deduzione. I meccanismi sono di vario genere e, per fortuna, nessuno di essi é a tempo, così da permette al giocatore di ragionare con calma.
Durante lo svolgimento del gioco ci si imbatterà spessissimo in alcune scene che richiedono particolare attenzione. Si tratterà, infatti, di scovare un lungo elenco di oggetti, un po' come l'"aguzzate la vista" delle riviste di enigmistica. Gli ambienti di queste scene sono davvero pieni di oggetti e richiedono un certo impegno.
Le scene possono essere ingrandite o rimpicciolite in 3 diversi passi, così da aiutare ulteriormente nella ricerca; talvolta, infatti le descrizioni degli oggetti sono piuttosto generiche e si fatica più a capire cosa si stia cercando che a individuare l'oggetto stesso.
Per fortuna c'é un sistema di aiuto che si rivela davvero utile per qualche oggetto mimetizzato con particolare efficacia e che, altrimenti, bloccherebbe irrimediabilmente il giocatore.
Il gioco, insomma, é davvero un classico del genere, adatto forse più a chi si avvicini alle avventure per la prima volta, piuttosto che ai navigati giocatori. La storia, infatti, non sembra essere stata sviluppata con sufficiente convinzione e non riesce a coinvolgere più di tanto. In questo modo, il continuo proporsi di scene "trova l'oggetto" diventa un po' troppo ripetitivo, alla lunga, e neanche la varietà degli enigmi su cui ragionare riesce a spezzare questa monotonia.
La storia, insomma, rimane un po' "sospesa" e non si capisce bene cosa si debba fare, se non risolvere quasi meccanicamente gli enigmi e trovare tutti gli oggetti. Uno "spunto" in più vorrebbe arrivare da una sorta di polverina magica che bisogna raccogliere per sbloccare certe serrature, polverina che si accumula semplicemente trovando tutti gli oggetti delle scene "aguzzate la vista", ma che alla fine si rivela poco determinante e poco interessante.
Una nota negativa é da attribuire al puntatore guidato dal wii-mote che appare rallentato da una fastidiosa inerzia che lo rende un po' impreciso e fastidioso da usare in certe occasioni.
A parte la modalità classica, il gioco presenta delle interessanti opzioni per il gioco multiplayer, cosa senz'altro non troppo usuale nel caso di un'avventura punta e clicca.
Le tipologie di gioco proposte in questo caso sono tre: a tempo, esplosivo e classico e possono partecipare fino a quattro giocatori collegati con i relativi controller alla stessa Wii.
Nel gioco "a tempo" i giocatori si sfidano a trovare gli oggetti proposti prima degli altri, al meglio di tre diverse ambientazioni, con la possibilità di calibrare difficoltà e durata secondo i propri gusti.
Il modo "Esplosivo" vede uno dei giocatori con in mano una bomba dalla miccia accesa. Scopo del gioco é rinvenire sulla scena gli oggetti richiesti in modo da poter passare la bomba al giocatore successivo. Ovviamente, con l'andare avanti del gioco, gli oggetti da trovare saranno sempre meglio nascosti e diventerà sempre più complicato riuscire a sbarazzarsi in fretta del pericoloso ordigno.
Il "classico", infine, é una sfida aperta dove tutti i giocatori dovranno cercare di trovare il maggior numero di oggetti possibile per ottenere il punteggio più alto e vincere la partita.
Il Caso Malgrave si propone come una classica avventura punta e clicca, ben strutturata e dalla grafica piacevole, ma che pecca un po' per profondità e sviluppo della storia e per ripetitività. Le novità, rispetto a molti altri giochi del genere, non sono tantissime e praticamente si limitano alle 3 funzioni multiplayer. Queste, seppure diano un tocco di originalità, non riescono comunque a dare un vero e proprio valore aggiunto al gioco.
Mystery Case Files: Il Caso Malgrave
6
Voto
Redazione
Mystery Case Files: Il Caso Malgrave
Il Caso Malgrave é un'avventura grafica delle più classiche, con una storia misteriosa da sbrogliare, oggetti da cercare, raccogliere e combinare fra di loro per risolvere gli enigmi. La trama si svolge lineare e, come un libro, parte e finisce così come é stata concepita seguendo un percorso praticamente obbligato. Suggestione e atmosfere sono ben trasmesse dalla grafica sobria, ma curata e un minimo di valore aggiunto viene procurato dalla possibilità di coinvolgere fino a quattro giocatori in tre minigiochi tipo "aguzzate la vista".