Mystery Detective
Mackenzie è l'investigatrice più rinomata della città. Ok, forse non è rinomata, ma è sicuramente la più giovane investigatrice del luogo. Va bene, va bene, non lo è ancora a tutti gli effetti, ma adesso che per essere ammessi al circolo dei detective sono stati abbassati i requisiti necessari, anche lei potrebbe riuscirvi! E per farlo dovrà impegnarsi per risolvere qualche caso, mettendosi in mostra e sfruttando le sue qualità. Non sarà facile, visti gli strambi personaggi che animano la cittadina, senza contare che ad aiutarla (per modo di dire...) avrà unicamente il suo maggiordomo, una specie d'inventore dal colorito violaceo, e un simpatico funghetto capace di camminare, che la seguirà ovunque, pronto a mangiare qualsiasi cosa gli si faccia annusare.
Come se non bastasse, dover investigare in un luogo dove la popolazione è talmente strana da far cadere qualsiasi parvenza di logicità nelle azioni, renderà molto problematico il compito della nostra piccola eroina. Ecco l'incipit di Mystery Detective, ultima fatica della 505 Games. Siamo davanti ad una classica avventura grafica "punta&clicca", dove le meccaniche di gioco ricalcano il gameplay che tante gioie ha donati ai giocatori con qualche annetto sulle spalle, con titoli come Monkey Island, Sam&Max o Full Throtle, vere pietre miliari del divertimento videoludico. Che il Nintendo DS sia una piattaforma particolarmente adatta ad ospitare questa tipologia di giochi, grazie al touch screen e al doppio schermo, è risaputo, purtroppo però, ben pochi sviluppatori si sono cimentati nell'impresa, forse anche per la difficoltà d'avvicinarsi agli standard a cui ci avevano abituato case come la Sierra e la Lucas Art. Mystery Detective è appunto il tentativo di proporre il tanto amato gameplay.
Per portare Mackenzie alla soluzione dei casi che via a via le verranno assegnati, non dovremo fa altro che muoverci per i vari luoghi a disposizione, parlare con tutti i personaggi che incontreremo e raccogliere oggetti da combinare o usare in base alle necessità delle differenti situazioni. L'azione si svolge sullo schermo inferiore della nostra console portatile, mentre in quello superiore potremo osservare la protagonista in prima persona e studiarne i pensieri e le espressioni. Chiunque vorrà imbarcarsi in queste vicende, verrà risucchiato da quello che si può definire senza paura di smentite, uno stile grafico e narrativo di ottima qualità. Non aspettatevi modelli poligonali di particolare fattura o eleganti giochi di luce, troverete invece un tratto fumettoso, degno di un curato disegno animato con sfumature noir, non certo facile da descrivere; mai come questa volta vi rimando a osservare le immagini a corredo dell'articolo. A far da cornice, una narrazione ironica e pungente, sostenuta sia dai dialoghi che dai pensieri della nostra investigatrice, sempre pronta a commentare quanto di più strano gli si para davanti agli occhi.
Discreto anche il sonoro, composto da un buon numero di tracce che si sposano diligentemente con il susseguirsi degli eventi.
Tutto sembra filare alla perfezione, se non fosse per il fatto che per portare a giusta soluzione gli avvenimenti, dovremo ingegnarci nel risolvere enigmi che raramente hanno un filo conduttore logico. Intendiamoci, in un mondo volutamente realizzato con una vena di surrealità, era facile attendersi qualche situazione fuori da comune, qui però ci si troverà spesso nella situazione di dover procedere per tentativi a causa della mancanza di riferimenti comprensibili. Il principale difetto che però invalida molto di quanto di buono è stato programmato è la scarsa durata del gioco. Con poche ore potrete portare a termine tutti i capitoli disponibili nella storia, senza contattare la possibilità di passare un po' di tempo su alcuni bonus, che comunque non migliorano di molto la situazione generale.
Mystery Detective vive dunque di un dualismo tra uno stile invidiabile e una durata insoddisfacente, che ne inficia di molto la valutazione finale. Quel che ci auguriamo, è di vedere presto in Europa il secondo capitolo della saga, con la speranza che un po' d'esperienza in più possa portare all'eliminazione di queste fastidiose carenze. Siamo certi però, che chiunque dovesse incrociare Mackenzie e il suo funghetti, non potrà non ammirarne l'ironia e l'accattivante aspetto grafico.
Come se non bastasse, dover investigare in un luogo dove la popolazione è talmente strana da far cadere qualsiasi parvenza di logicità nelle azioni, renderà molto problematico il compito della nostra piccola eroina. Ecco l'incipit di Mystery Detective, ultima fatica della 505 Games. Siamo davanti ad una classica avventura grafica "punta&clicca", dove le meccaniche di gioco ricalcano il gameplay che tante gioie ha donati ai giocatori con qualche annetto sulle spalle, con titoli come Monkey Island, Sam&Max o Full Throtle, vere pietre miliari del divertimento videoludico. Che il Nintendo DS sia una piattaforma particolarmente adatta ad ospitare questa tipologia di giochi, grazie al touch screen e al doppio schermo, è risaputo, purtroppo però, ben pochi sviluppatori si sono cimentati nell'impresa, forse anche per la difficoltà d'avvicinarsi agli standard a cui ci avevano abituato case come la Sierra e la Lucas Art. Mystery Detective è appunto il tentativo di proporre il tanto amato gameplay.
Per portare Mackenzie alla soluzione dei casi che via a via le verranno assegnati, non dovremo fa altro che muoverci per i vari luoghi a disposizione, parlare con tutti i personaggi che incontreremo e raccogliere oggetti da combinare o usare in base alle necessità delle differenti situazioni. L'azione si svolge sullo schermo inferiore della nostra console portatile, mentre in quello superiore potremo osservare la protagonista in prima persona e studiarne i pensieri e le espressioni. Chiunque vorrà imbarcarsi in queste vicende, verrà risucchiato da quello che si può definire senza paura di smentite, uno stile grafico e narrativo di ottima qualità. Non aspettatevi modelli poligonali di particolare fattura o eleganti giochi di luce, troverete invece un tratto fumettoso, degno di un curato disegno animato con sfumature noir, non certo facile da descrivere; mai come questa volta vi rimando a osservare le immagini a corredo dell'articolo. A far da cornice, una narrazione ironica e pungente, sostenuta sia dai dialoghi che dai pensieri della nostra investigatrice, sempre pronta a commentare quanto di più strano gli si para davanti agli occhi.
Discreto anche il sonoro, composto da un buon numero di tracce che si sposano diligentemente con il susseguirsi degli eventi.
Tutto sembra filare alla perfezione, se non fosse per il fatto che per portare a giusta soluzione gli avvenimenti, dovremo ingegnarci nel risolvere enigmi che raramente hanno un filo conduttore logico. Intendiamoci, in un mondo volutamente realizzato con una vena di surrealità, era facile attendersi qualche situazione fuori da comune, qui però ci si troverà spesso nella situazione di dover procedere per tentativi a causa della mancanza di riferimenti comprensibili. Il principale difetto che però invalida molto di quanto di buono è stato programmato è la scarsa durata del gioco. Con poche ore potrete portare a termine tutti i capitoli disponibili nella storia, senza contattare la possibilità di passare un po' di tempo su alcuni bonus, che comunque non migliorano di molto la situazione generale.
Mystery Detective vive dunque di un dualismo tra uno stile invidiabile e una durata insoddisfacente, che ne inficia di molto la valutazione finale. Quel che ci auguriamo, è di vedere presto in Europa il secondo capitolo della saga, con la speranza che un po' d'esperienza in più possa portare all'eliminazione di queste fastidiose carenze. Siamo certi però, che chiunque dovesse incrociare Mackenzie e il suo funghetti, non potrà non ammirarne l'ironia e l'accattivante aspetto grafico.
Mystery Detective
6.5
Voto
Redazione
Mystery Detective
Bello da vedere, piacevole da giocare. Forte di un approccio visivo degno delle migliori avventure grafiche della "golden age" di marca Lucas e Sierra, Mystery Detective fa capolino nel cuore del giocatore in modo assai accattivante. Operazione però riuscita solo a metà. Purtroppo, come una spada di Damocle, quel che di buono c'é nelle avventure della piccola Mackenzie, soffre di una longevità ai minimi storici, tanto da risultare insoddisfacente anche per i novizi del genere. I pochi casi a disposizione hanno il gusto non di un corposo pasto, ma di uno stuzzicante aperitivo che lascia l'acquolina in bocca. Qualcuno potrebbe poi trovare troppo bislacchi alcuni enigmi anche se, per onor del vero, non si può dire che non siano in linea con l'atmosfera surreale che si é voluto ricreare. Notevole cura per il contorno, sino ad un'attenta traduzione in italiano, manca forse qualcosa nel gameplay, che nulla aggiunge alla classica impostazione "punta&clicca".