Nail'd
di
Dalla Polonia, con furore
Molto probabilmente la maggior parte del pubblico lega il nome del team Techland alla saga di Call of Juarez, FPS ambientato nel selvaggio west, ma gli sviluppatori polacchi hanno sempre avuto un occhio di riguardo anche per il mondo dei motori. Qualcuno ricorderà sicuramente Xpand Rally, pregevole titolo a cavallo tra simulazione e arcade. I ragazzi ci riprovano, questa volta votando i propri sforzi a Nail'd, gioco di guida off-road che definire “arcade” sarebbe quasi un errore: molto meglio azzardare un superlativo neologistico, qualcosa del tipo “arcadissimo”. Saliamo in sella alla nostra motocicletta o al nostro quad per lanciarci in folli gare al limite del realistico, dove l'unica regola sarà quella di tagliare il traguardo per primi.
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Non servono trame per Nail'd, ma semplicemente un circuito, un mezzo e degli avversari da sconfiggere. Scelto il nostro veicolo e se saremo “piloti o pilotesse”, possiamo lanciarci in una trafila di gare suddivise in differenti modalità che vanno dalla classica prova a tempo sino alla sequela di tornei in cui primeggiare per sbloccare quelli successivi. In quattro ambientazioni differenti da cui sono ricavati quattordici circuiti, potremo lanciarci verso la bandiera a scacchi sfruttando il nostro mezzo ma, soprattutto, i nostri riflessi e l'immancabile turbo. Con salti di dimensioni quasi epiche e il passare attraverso a cerchi o porte apposite, potremo caricare la nostra barra del boost e acquisire una velocità ancor più elevata, per mettere così dietro alla nostra targa ogni concorrente. Per dirla in termini da picchiaduro, potrete inanellare bonus in stile combo, così da tenere costante l'andatura e fare il vuoto o tentare un epico recupero.
Le piste sono tutte ricavate in zone naturali, tra fiumi, foreste, canyon o simili, con qualche costruzione umana ad aggiungere maggior varietà, come ferrovie, fabbriche abbandonate o strade semi deserte. Colpisce particolarmente la quantità di bivi e tragitti alternativi possibili, davvero tanti e ben studiati, in quelli che si rivelano essere percorsi multipli da imparare una partita dopo l'altra per cercare di utilizzare quello più utile alla migliore traiettoria. Le prime corse saranno infatti stracolme di errori e crash contro pareti o altri elementi (persino treni in corsa), un po' per la mancanza della necessaria conoscenza dell'ambiente circostante, un po' per la velocità con cui il mondo ci passerà accanto. Meglio mettersi d'impegno e fare qualche giro di prova per dare poi il massimo.
Trazione totale
Il gameplay a nostra disposizione non scende minimamente a patti con qualsiasi velleità simulativa, ma ci mette in mano un controllo dei veicoli fatto di trazione quasi fantascientifica e sterzate che fanno a pugni con qualsiasi legge fisica. Dimenticate (o quasi) il freno e preparatevi a derapare ovunque, anche su muri! Se proprio volessimo azzardare un paragone con qualcosa di già visto, potremmo citare WipeOut, fatte comunque le dovute differenze tra un capolavoro senza tempo e un gioco da poco gettatosi nella mischia delle corse arcade. Naturalmente vincendo andremo a sbloccare non solo nuove gare, ma anche opzioni per customizzare a nostro piacimento moto e quad. Nulla di trascendentale, soprattutto dal punto di vista tecnico, dove ci saranno pezzi come motori, carene e manubri da selezionare, non tanto in base al loro aspetto, ma principalmente per i cambiamenti che porteranno sulle prestazioni in pista.
Ogni scelta andrà a favorire una delle qualità del mezzo, come velocità, accelerazione e capacità di sterzare in aria o sul suolo. Insomma, non si potrà avere il quod perfetto, ma ci si dovrà adeguare a scegliere uno stile che riterremo più adatto per le varie situazioni. Naturalmente potremo anche dedicarci a cambiare l'aspetto visivo del nostro “destriero”, utilizzando nuovi colori per ogni sua parte o mettendo sticker preconfezionati. Qualche opzione anche per dare un tocco di stile alla tuta del nostro pilota, ma comunque nulla d'esagerato, l'occhio rimane comunque puntato sulla corsa vera e propria.
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Molto probabilmente la maggior parte del pubblico lega il nome del team Techland alla saga di Call of Juarez, FPS ambientato nel selvaggio west, ma gli sviluppatori polacchi hanno sempre avuto un occhio di riguardo anche per il mondo dei motori. Qualcuno ricorderà sicuramente Xpand Rally, pregevole titolo a cavallo tra simulazione e arcade. I ragazzi ci riprovano, questa volta votando i propri sforzi a Nail'd, gioco di guida off-road che definire “arcade” sarebbe quasi un errore: molto meglio azzardare un superlativo neologistico, qualcosa del tipo “arcadissimo”. Saliamo in sella alla nostra motocicletta o al nostro quad per lanciarci in folli gare al limite del realistico, dove l'unica regola sarà quella di tagliare il traguardo per primi.
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Non servono trame per Nail'd, ma semplicemente un circuito, un mezzo e degli avversari da sconfiggere. Scelto il nostro veicolo e se saremo “piloti o pilotesse”, possiamo lanciarci in una trafila di gare suddivise in differenti modalità che vanno dalla classica prova a tempo sino alla sequela di tornei in cui primeggiare per sbloccare quelli successivi. In quattro ambientazioni differenti da cui sono ricavati quattordici circuiti, potremo lanciarci verso la bandiera a scacchi sfruttando il nostro mezzo ma, soprattutto, i nostri riflessi e l'immancabile turbo. Con salti di dimensioni quasi epiche e il passare attraverso a cerchi o porte apposite, potremo caricare la nostra barra del boost e acquisire una velocità ancor più elevata, per mettere così dietro alla nostra targa ogni concorrente. Per dirla in termini da picchiaduro, potrete inanellare bonus in stile combo, così da tenere costante l'andatura e fare il vuoto o tentare un epico recupero.
Le piste sono tutte ricavate in zone naturali, tra fiumi, foreste, canyon o simili, con qualche costruzione umana ad aggiungere maggior varietà, come ferrovie, fabbriche abbandonate o strade semi deserte. Colpisce particolarmente la quantità di bivi e tragitti alternativi possibili, davvero tanti e ben studiati, in quelli che si rivelano essere percorsi multipli da imparare una partita dopo l'altra per cercare di utilizzare quello più utile alla migliore traiettoria. Le prime corse saranno infatti stracolme di errori e crash contro pareti o altri elementi (persino treni in corsa), un po' per la mancanza della necessaria conoscenza dell'ambiente circostante, un po' per la velocità con cui il mondo ci passerà accanto. Meglio mettersi d'impegno e fare qualche giro di prova per dare poi il massimo.
Trazione totale
Il gameplay a nostra disposizione non scende minimamente a patti con qualsiasi velleità simulativa, ma ci mette in mano un controllo dei veicoli fatto di trazione quasi fantascientifica e sterzate che fanno a pugni con qualsiasi legge fisica. Dimenticate (o quasi) il freno e preparatevi a derapare ovunque, anche su muri! Se proprio volessimo azzardare un paragone con qualcosa di già visto, potremmo citare WipeOut, fatte comunque le dovute differenze tra un capolavoro senza tempo e un gioco da poco gettatosi nella mischia delle corse arcade. Naturalmente vincendo andremo a sbloccare non solo nuove gare, ma anche opzioni per customizzare a nostro piacimento moto e quad. Nulla di trascendentale, soprattutto dal punto di vista tecnico, dove ci saranno pezzi come motori, carene e manubri da selezionare, non tanto in base al loro aspetto, ma principalmente per i cambiamenti che porteranno sulle prestazioni in pista.
Ogni scelta andrà a favorire una delle qualità del mezzo, come velocità, accelerazione e capacità di sterzare in aria o sul suolo. Insomma, non si potrà avere il quod perfetto, ma ci si dovrà adeguare a scegliere uno stile che riterremo più adatto per le varie situazioni. Naturalmente potremo anche dedicarci a cambiare l'aspetto visivo del nostro “destriero”, utilizzando nuovi colori per ogni sua parte o mettendo sticker preconfezionati. Qualche opzione anche per dare un tocco di stile alla tuta del nostro pilota, ma comunque nulla d'esagerato, l'occhio rimane comunque puntato sulla corsa vera e propria.
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